Filippo Tortu (foto FIDAL)
Filippo Tortu (foto FIDAL)

Lui è il bianco più veloce del mondo, almeno in questo momento storico, ed uno dei più veloci di sempre visto che solo due atleti della sua stessa etnia, Christophe Lemaitre e Ramil Guliyev, hanno fatto meglio di lui sulla distanza più veloce dell’atletica leggera, i 100 metri.

Filippo Tortu, ormai da quasi 2 due anni, da quel magico 22 giugno 2018, è diventato l’icona dell’atletica italiana nel mondo perché, scendere sotto i 10 secondi netti, non è impresa da poco, specialmente per un bianco e perché, togliere un record storico a Pietro Mennea, lo è ancor meno.

Dopo l’ottima stagione 2019, in cui ha raggiunto la finale dei campionati del mondo, unico bianco e secondo degli europei dietro a un caraibico naturalizzato britannico, Filippo sta preparando, con grande determinazione, la stagione più importante della sua giovane carriera, quella della prima Olimpiade.

Come è normale che sia per atleti così famosi, la sua immagine viene molto richiesta, in questo momento, per campagne di comunicazione sociale sul tema Coronavirus e lui si presta, sempre, con la sua innata e proverbiale generosità.

Sotto il racconto della sua vita di questi giorni, realizzato in esclusiva per sprintnews.it, con tante raccomandazioni indispensabili da seguire.

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