World Athletics in campo per la sostenibilità globale dell’ambiente

    I temi più interessanti emersi dallo Sport Positive Summit 2022

    A un mese dal vertice sul clima delle Nazioni Unite COP27, le figure di spicco del settore che operano nell’intersezione tra sostenibilità e sport si sono riunite negli scorsi giorni sotto l’iconico arco dello stadio di Wembley, a Londra, per il 2022 Sport Positive Summit.

    L’evento, organizzato in collaborazione con le Nazioni Unite per il Cambiamento Climatico (UNCC) e il Comitato Olimpico Internazionale (CIO), ha visto centinaia di delegati, tra cui rappresentanti di organi di governo internazionali, club professionistici, grandi eventi, organizzazioni no-profit, media, atleti e fornitori, riunirsi per discutere, dibattere e condividere le migliori pratiche sull’azione per il clima nello sport.

    Alla conferenza annuale hanno partecipato 410 decisori e influencer, mentre altri 100 hanno partecipato virtualmente da tutto il mondo. Tra gli argomenti trattati, l’innovazione nella sostenibilità, le strategie net zero, il ruolo degli atleti, il potenziale commerciale della sostenibilità, il coinvolgimento dei tifosi, la biodiversità e la forza collettiva dello sport nell’azione per il clima.

    Sono intervenuti Conor Barry, responsabile del coinvolgimento degli stakeholder presso la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, Christian Stamm, senior manager per la sostenibilità e l’azione per il clima presso la FIFA, Jaime McKeown, responsabile per la sostenibilità, la diversità e l’inclusione presso World Rugby e il proprietario della squadra di calcio professionistica inglese Forest Green Rovers, Dale Vince.

    Anche World Athletics, la massima federazione mondiale di Atletica, era presente in quanto partner sportivo dell’evento e questo, ha dato all’organo di governo internazionale l’opportunità di condividere alcune delle sue esperienze, iniziative e risultati dal lancio della sua strategia di sostenibilità dall’aprile del 2020.

    Il responsabile della sostenibilità Bob Ramsak è salito sul palco principale il primo giorno in una sessione intitolata “Passare dall’impegno all’azione”.

    Nel corso della sessione ha condiviso alcuni approfondimenti sui progressi compiuti in tutto lo sport e ha spiegato l’influenza che World Athletics può avere nell’incorporare la sostenibilità nella realizzazione degli eventi.

    Alcune delle parole del manager: “Come federazione internazionale non possediamo squadre, ma siamo proprietari dei nostri campionati e diamo in licenza gli eventi. Stiamo inserendo la sostenibilità nel processo di concessione delle licenze e nel processo di candidatura per le nostre manifestazioni“.

    Questo processo è guidato da due strumenti: una guida alle migliori pratiche per i sistemi di gestione sostenibile degli eventi (SEMS) relativi ai meeting di un giorno, per aiutare gli organizzatori a realizzarli in modo più sostenibile, e, accanto a questo, un Athletics for a Better World Standard, una certificazione a livelli che assegna un punteggio agli eventi per la loro realizzazione sostenibile.

    Questo sistema è stato sperimentato in oltre 50 situazioni nel 2022 e, dopo un altro anno di sperimentazione, entrerà in vigore nel 2023.

    Dall’introduzione del sistema SEMS a dicembre, World Athletics ha fornito un notevole supporto durante il primo anno pilota attraverso una serie di webinar approfonditi in 12 parti che coprono vari elementi della realizzazione di un evento, verifiche in loco della realizzazione sostenibile e debriefing approfonditi post-evento a tu per tu con gli organizzatori.

    Per tutti le edizioni dei campionati del mondo, a partire dal 2027, sarà richiesto un piano di realizzazione sostenibile, concepito per raggiungere il livello oro dello standard Better World.

    Per quanto riguarda il più ampio circuito dei vari meeting di un giorno, in particolare Diamond League e Continental Tour, Ramsak ha detto che ci sono stati alcuni segnali incoraggianti dal lancio del progetto pilota di orientamento degli eventi, non solo per quanto riguarda la creazione di nuove iniziative ambientali, ma anche per l’opportunità di condividere le migliori pratiche già esistenti.

    Le sue parole in tale senso: “È stato davvero incoraggiante vedere cosa stanno già facendo alcune competizioni e come stanno ottenendo risultati Per esempio, i Paavo Nurmi Games di Turku, in Finlandia, il più grande meeting annuale di atletica del Paese, hanno introdotto qualche anno fa delle stazioni di rifornimento d’acqua nel proprio stadio per incoraggiare i tifosi a portare i propri contenitori d’acqua.

    Non ci è voluto molto perché questa iniziativa diventasse il nuovo business as usual. Non ci vuole molto perché questo tipo di cambiamenti di comportamento diventino una normale procedura operativa. Per ora è solo quello che fanno i tifosi”.

    Ramsak ha anche discusso di come l’aumento delle temperature e le considerazioni sulla qualità dell’aria e sull’inquinamento stiano influenzando sempre più i luoghi e i tempi in cui le competizioni possono essere organizzate in sicurezza.

    Tra le decine di relatori presenti all’evento di due giorni c’era anche Aly Criscuolo, responsabile della sostenibilità e della responsabilità sociale d’impresa dei New York Road Runners. Partecipando alla sessione “Sostenere gli spazi verdi e la biodiversità“, Criscuolo ha discusso di come gli organizzatori della maratona di New York sostengano l’ambiente locale attraverso iniziative come il plogging.

    Queste iniziative da parte degli organizzatori di eventi di atletica e corsa sono anche in piena sintonia con la posizione dei protagonisti dello sport. Ramsak ha rivelato che, secondo gli intervistati in occasione dei campionati mondiali di atletica di Eugene negli States e dei campionati mondiali under 20 di Cali in Colombia, tra il 70 e il 75% degli atleti si siano detti estremamente preoccupati o molto preoccupati per la crisi climatica.

    In vista della COP27, che si terrà dal 6 al 18 novembre a Sharm El Sheikh, in Egitto, World Athletics presenterà un programma di atleti ambasciatori della sostenibilità per aiutare sempre di più la causa del cambiamento climatico nello sport e oltre.

    Sport OK Junior