La due volte campionessa olimpica Sydney McLaughlin ha battuto di cinque centesimi di secondo il suo primato del mondo dei 400 metri ostacoli con un sensazionale 51”41, che migliora il 51”46 realizzato in occasione della vittoria nella finale olimpica di Tokyo.
McLaughlin ha stabilito primati del mondo in tre delle quattro finali disputate sui 400m ostacoli. Sulla pista di Hayward Field realizzò il suo primo primato del mondo con 51”90 in occasione della finale dei Trials olimpici statunitensi dello scorso anno.
In questa stagione aveva corso solo due volte prima dei Campionati statunitensi vincendo i 100 metri ostacoli in 12”75 e i 400 metri ostacoli in 51”61 a Nashville. Nei primi due turni di questi Campionati statunitensi ha corso la batteria in 54”11 e la semifinale in 52”90.
La fuoriclasse nativa del New Jersey è figlia di Willie McLaughlin, semifinalista sui 400 metri ai Trials olimpici del 1984, e di Mary Neumeister McLaughlin, velocista ai tempi delle high school. Il fratello Sydney McLauhlin vinse la medaglia d’argento ai Mondiali Under 20 di Bydgosczcz 2016 sui 400m ostacoli. Sydney si rivelò nel 2015 quando vinse il titolo mondiale under 18 a Cali in Colombia.
L’anno successivo fu semifinalista alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016 a soli 16 anni. E’ stata la più giovane atleta statunitense a gareggiare alle Olimpiadi. Nel 2018 ha battuto il record NCAA con 52”75.
Ai Mondiali di Doha 2019 ha vinto la medaglia d’argento alle spalle di Dalilah Muhammad in 52”23 e ora cercherà il primo oro iridato assoluto. Lo scorso Maggio Sydney si è sposata con il campione di football americano Andrè Levrone, wide receiver del campionato NFL.
McLaughlin ha vinto con un margine enorme sulla campionessa NCAA 2022 Ritton Wilson, che ha migliorato il record personale con 53”08. La medaglia d’argento dei Mondiali di Pechino 2015 Shamier Little si è assicurata il posto in squadra per i Mondiali di Eugene grazie al terzo posto in 53”92.
Sydney McLaughlin: “Sapevo che sarebbe stata una gara molto veloce. Ho visto il tempo e sono davvero molto felice di continuare a migliorarmi di altri centesimi di secondo. Ci sono molti aspetti sui quali posso ancora progredire. Ai Mondiali di Eugene voglio regalare un grande spettacolo. Tutto è possibile quando scendo in pista. L’obiettivo è continuare a migliorarmi e spingermi oltre i miei limiti. Continuando a progredire nel corso degli anni ho imparato a conoscere i 400 ostacoli.”
Finale 400 metri maschili
Il campione olimpico della staffetta 4×400 Michael Norman ha vinto la finale dei 400 metri in un eccellente 43”56 realizzando la migliore prestazione mondiale dell’anno. Norman ha migliorato inoltre il primato di Hayward Field da lui stesso stabilito con 43”60 in occasione del Prefontaine Classic di Eugene dello scorso 28 Maggio. Norman detiene i migliori tre tempi nella storia di Hayward Field, avendo corso anche in 43”61 nel 2018.
Champion Allison è arrivato vicino a Norman demolendo il record personale con 43”60. Il due volte campione NCAA Randoph Ross si è assicurato il terzo posto nella squadra per i Mondiali di Eugene piazzandosi al terzo posto in 44”17.
Michael Norman: “Penso di essere davvero in grande forma. Sono davvero felice di essere tornato a grandi livelli. Voglio capire in quali aspetti posso migliorare ancora. Non credo di aver corso una gara perfetta. Non mi sono qualificato per la finale mondiale di Doha e sono arrivato quinto ai Mondiali. Ho superato queste delusioni e ora so che cosa ho provato. Ho imparato da queste difficoltà e ora voglio vivere un’esperienza diversa.”
Finale 400 metri femminili
La campionessa NCAA 2022 dei 400 metri femminili Talitha Diggs ha vinto un altro grande titolo conquistando il successo anche ai Campionati statunitensi in 50”22 davanti alle campionesse olimpiche della staffetta 4×400 Kendall Ellis (50”35) e Lynna Irby (50”57). La finalista mondiale di Doha 2019 Wadeline Jonathas si è piazzata al quarto posto in 50”84.
Diggs è figlia d’arte di Joetta Clarke, che partecipò a quattro Olimpiadi negli 800 metri, e nipote dell’altra ottocentista Hazel Clarke. Diggs è l’unica quattrocentista statunitense ad essere scesa sotto i 50 secondi in questa stagione ed è attualmente quarta nelle liste mondiali stagionaii.
Talitha Diggs: “Dopo aver visto mia mamma e mia zia vincere tanti titoli statunitensi, è fantastico aver vinto per la prima volta ai Campionati nazionali.”
Allyson Felix si è piazzata al sesto posto in 51”24 entrando così a far parte della squadra statunitense delle staffette 4×400 e 4×400 mista che parteciperanno ai Mondiali di Eugene nella sua stagione d’addio. Sarà il decimo Mondiale della sua carriera. Nelle sue precedenti partecipazioni alla manifestazione iridata Felix ha vinto 13 medaglie d’’oro, 3 argenti e 2 bronzi.
Allyson Felix: “Sono contenta di non dover correre più altre gare di 400 metri nella mia vita. L’obiettivo era garantirmi il posto in squadra per una delle staffette dei Mondiali. Non posso essere delusa. Sono grata per tutti i ricordi delle mie passate partecipazioni ai Mondiali e felice di essermi qualificata un’altra volta”.
Finale 100 metri ostacoli femminili
La vice campionessa olimpica e primatista mondiale Kendra Harrison ha vinto la finale dei 100 metri ostacoli femminili in 12”34 migliorando di tre centesimi di secondo il crono più veloce al mondo di questa stagione realizzato da Jasmine Camacho Quinn al Golden Gala con 12”37.
Le emergenti Alaysha Johnson e Aila Armstrong si sono qualificate per il loro primo mondiale piazzandosi rispettivamente al secondo e al terzo posto in 12”35 (primato personale) e in 12”47.
Tonea Marshall è rimasta esclusa pur correndo in un eccellente 12”55. Tia Jones è scesa a sua volta sotto i 12”6 con 12”59. Nia Ali ha corso la semifinale in 12”49 ma ha rinunciato alla finale avendo il posto in squadra per I Mondiali già prenotato grazie alla wild card in qualità di campionessa del mondo in carica.
Salto con l’asta maschile
Il vice campione olimpico Chris Nilsen ha vinto il salto con l’asta maschile con 5.70m battendo il sorprendente Luke Winder per un numero minore di errori. Andrew Irwin si è qualificato per i Mondiali di Eugene grazie al terzo posto con 5.60m battendo a pari misura Jacob Wooten.
Salto triplo femminile
La due volte finalista olimpica Keturah Orji ha vinto il sesto titolo statunitense della sua carriera nel salto triplo femminile con 14.79m salendo al secondo posto nelle liste mondiali stagionali.
Orji ha stabilito inoltre la terza migliore prestazione nella storia a livello statunitense dopo il suo record nazionale di 14.92m realizzato lo scorso anno e il 14.84m realizzato nel 2018. Franklin si è piazzata al secondo posto con 14.59m davanti alla campionessa NCAA indoor e outdoor del salto in lungo e del salto triplo Jasmine Moore (14.15m).
Lancio del giavellotto femminile
Kara Winger ha conquistato il nono titolo statunitense della sua carriera nel lancio del giavellotto femminile stabilendo il primato stagionale con 64.26m. La primatista statunitense Maggie Malone è stata eliminata dopo aver commesso tre nulli.
1500 metri maschili
Lo specialista dei 5000 metri Cooper Teare ha vinto una finale dei 1500 metri molto tattica in 3’45”86 davanti a Jonathan Davis (3’46”01).
1500 metri femminili
Sinclaire Johnson si è aggiudicata la finale dei 1500 metri femminili in 4’03”29 davanti alle finaliste olimpiche Cory McGee (4’04”52) e Elle Purrier St. Pierre (4’05”14).
3000 siepi maschili
Il finalista olimpico e mondiale Hillary Bor ha vinto il terzo titolo statunitense della sua carriera in 8’16”76 battendo il vice campione olimpico di Rio 2016 Evan Jager (8’17”29) e Benard Keter (8’19”16).
Hilary Bor: “Sono contento che Jager si sia qualificato. Sono quasi più felice per lui che per la mia vittoria”.
Evan Jager: “E’ stato un lungo percorso dopo l’infortunio. Sono contento di essere tornato e di essermi qualificato per i Mondiali”.
Lancio del martello maschile
Daniel Haugh è diventato il sesto martellista statunitense a superare la barriera degli 80 metri con 80.18m aggiudicandosi il titolo nazionale davanti al primatista nord americano Rudy Winkler.
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