Nuovo record del mondo di McLaughlin nei 400 ostacoli dei Trials: 51″41

La campionessa olimpica di Tokyo migliora il suo già straordinario primato

Nell’ultima gara della terza giornata dei Campionati Statunitensi di atletica in corso di svolgimento all’Hayward Field di Eugene, i cosiddetti Trials, straordinaria prestazione della campionessa olimpica dei 400 ostacoli, Sydney McLaughlin, che ha migliorato di cinque centesimo il suo eccezionale primato del mondo di 51″46 realizzato nella finale a cinque cerchi di Tokyo, correndo in 51″41 ed ottenendo quindi il miglior risultato tecnico, sino ad adesso, di tutta la manifestazione.

Per McLaughlin che era già apparsa in grandissima condizione nella prima gara ufficiale della stagione all’aperto, quando aveva corso in 51”61 a Nashville, si tratta del terzo record del mondo consecutivo nell’ultimo anno, dopo il primo di 51″90 realizzato proprio nella finale dei Trials del 2021 e dopo ovviamente quello della finale giapponese.

La sua grande rivale della specialità, colei alla quale aveva sottratto il primato, la connazionale Dalilah Muhammad, medaglia d’argento a Tokyo 2021 nonché campionessa del mondo a Doha 2019, non ha potuto essere presente in Oregon per un piccolo infortunio, ma sarà in ogni caso presente ai mondiali in virtù della wild card spettante ai campioni iridati uscenti.

Gli altri due posti sul podio della finale dominata da McLaughlin, che valgono anche la qualificazione, sono stati conquistati da Britton Wilson, che aveva vinto il titolo NCAA in 53”86, seconda con il primato personale di 53″08, e da Shamier Little terza con 53″92, che ha così riscattato la delusione per la mancata partecipazione alle Olimpiadi di Tokyo, dopo il quarto posto ai Trials olimpici dell’anno scorso, essendo lei un’atleta che vanta l’eccellente personale di 52”39 realizzato lo scorso anno a Stoccolma, uno dei crono migliori nella storia della specialità.

Da evidenziare, peraltro, come Little sia riuscita ad ottenere il terzo fondamentale posto proprio di un soffio, sei centesimi, davanti a colei che l’aveva estromessa dai giochi olimpici, Anna Cockrell che era poi giunta ottava nella finale di Tokyo.

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Nelle attese batterie dei 200 metri maschili, i due grandi favoriti si mettono subito in mostra con Noah Lyles che chiude in 19″95 mentre il fenomenale diciottenne Erryion Knighton si ferma a 20″08 leggermente meglio dell’argento di Tokyo sulla distanza, Kenny Bednarek, che ferma il cronometro a 20″10 di poco meglio rispetto a Matthew Boling, il velocista statunitense bianco, 20″11.

Qualificato per le semifinali anche Fred Kerley che, dopo le scintille sui 100 metri dove si è migliorato ben tre volte rispetto al suo precedente personale, chiude con un tranquillo 20″29 in attesa di dare il meglio di sè, se avrà ancora abbastanza energie nervose, nelle gare dell’ultima giornata.

Nel primo turno dei 200 femminili, invece, miglior tempo per la velocista bianca, Abby Steiner, con 22″14 davanti a Cambrea Sturgis che ha il secondo crono di qualificazione con 22″24.

Finale 400 metri maschili

Se il record del mondo di McLaughlin sui 400 H femminili va considerato il miglior risultato tecnico dei Trials, almeno sino alla fine della terza giornata, il secondo va certamente riconosciuto a Michael Norman eccezionale vincitore della finale del giro di pista con l’ottimo crono di 43″56 che gli ha regalato il secondo titolo statunitense consecutivo, un anno dopo la vittoria ai Trials olimpici dello scorso anno con 44”07.

Al secondo posto il vice campione NCAA 2022, Champion Allison, che ha chiuso anche lui con un eccellente 43″70 che gli ha consentito di polverizzare il proprio precedente personale, mentre terzo è stato Randolph Ross, due volte campione NCAA a Eugene nel 2021 e nel 2022, con 44″17 in una gara complessivamente dai contenuti elevatissimi.

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Finale 100 metri ostacoli femminili

Bellissima anche questa gara con la vittoria di Kendra Harrison nell’ottimo crono di 12″34, solo di un soffio davanti ad Alaysha Johnson che, pur ottenendo il proprio personale di 12″35, non è riuscita a conquistare il titolo statunitense.

Al terzo posto, e quindi qualificata per i Mondiali, la campionessa NCAA outdoor Alia Armstrong che si è liberata dalla concorrenza delle avversarie realizzando anche lei il personale con il tempo di 12″47.

Ricordiamo che gli Stati Uniti avranno diritto ad una quarta atleta da schierare a Eugene su tale disciplina per i campionati iridati, la campionessa mondiale in carica Nia Ali non presente ai Trials, ma tornata ad ottimi livelli dopo la terza maternità, avendo corso in 12”59 a Gainesville ed essendosi piazzata al terzo posto al Golden Gala di Roma con 12”71.

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Finale 400 metri femminili

Vittoria di Talitha Diggs con 50″22 davanti a Kendall Ellis, seconda in 50″35, e terza Lynna Irb con 50″67, mentre la leggenda Allyson Felix non riesce nel miracolo della qualificazione e chiude al sesto posto con un pur buono 51″24.

Finale salto con l’asta maschile

Gara dai contenuti non elevatissimi con la vittoria dell’argento olimpico Chris Nilsen con 5.70, stessa misura ma con meno errori di Luke Winder secondo, mentre terzo è stato Andrew Irwin con 5,60 a pari merito con Jacob Wooten e, probabilmente, entrambi questi due atleti dovrebbero essere qualificati per i mondiali in quanto Winder in realtà, che li ha preceduti nella finale dei trials, non ha però i requisiti richiesti da World Athletics, di minimo o di ranking.

Sicuramente fuori dai mondiali sia KC Lightfoot che Zac McWorther, rispettivamente quinto e nono nella gara dei Trials sempre con la misura di 5.60, che pur avevano ottenuto in stagione la misura minima richiesta da W.A. di 5,80.

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Finale salto triplo femminile

Vittoria di Keturah Orji con la buona misura di 14,79 con Tori Franklin seconda con 14,59 e Jasmine Moore terza con 14,15.

Tutte e tre le tripliste hanno ampiamente i requisiti di partecipazione ai prossimi mondiali.

Finale giavellotto femminile

Kara Winger si impone con un lancio di 64,26 davanti ad Ariana Ince Velaasa con 60,43 e Avione Allgood-Whetstone con 59,26, con le prime due certamente qualificate per i mondiali, mentre per la terza bisognerà aspettare gli ultimi aggiornamenti del ranking.

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