Pista atletica (foto libera)
Pista atletica (foto libera)

Lo ammetto, lo avevo anche scritto varie volte, io sullo svolgimento dei Campionati Europei di Parigi, dal 25 al 30 agosto prossimo, ci credevo veramente e le ultime notizie giunte dalla Francia, qualche giorno fa, sullo spostamento del Tour de France alla fine di agosto, mi avevano reso ancor più ottimista, con l’unica riserva che avrebbe potuto esserci, magari, uno spostamento dei campionati di un paio di settimane, verso metà settembre.

Ci speravo da appassionato ma, soprattutto, per tutti i protagonisti di questi sport, alcuni dei quali sento abbastanza frequentemente, che vivono una situazione di inevitabile incertezza e che vedevano quel traguardo come una reale luce in fondo al tunnel, il necessario stimolo per non lasciarsi minimamente andare in un momento in cui, per non farlo, ci vuole realmente una forza d’animo incredibile.

Certo, come hanno dichiarato alcuni, la “salute prima di tutto” ma, come per ogni tipo di attività produttiva, bisogna guardare avanti e allora cerchiamo di capire le ragioni di questo definitivo annullamento e cosa potrà, dunque, accadere di questa stagione agonistica dell’Atletica, privata ormai dei suoi due appuntamenti fondamentali.

L’organizzazione degli Europei di Parigi avrebbe comportato dei rischi legati al fatto di essere una manifestazione di 5 giorni con atleti che arrivavano da tutto il continente e, se si fosse verificato anche un solo caso di contagio, sarebbe stato bloccato tutto, in qualsiasi momento.

Questo avrebbe voluto dire che la preparazione degli atleti per quell’evento avrebbe potuto essere totalmente vanificata, quella preparazione che, certamente, avrebbe impedito loro di partecipare ad altre gare.

E allora bisogna porre l’attenzione sulle gare di un giorno, poche ore, quali quelle di Diamond League o qualsiasi altro meeting a discesa, come importanza.

Penso che la decisione di European Athletics, congiunta con quella degli organizzatori di Parigi, sia stata presa di concerto con World Athletics, nella misura in cui si voglia cercare di creare qualche evento prestigioso, a livello mondiale, anche solo di un giorno.

E’ chiaro, infatti, che l’evento singolo comporta meno rischi e, in funzione dell’evolversi dell’epidemia, si può decidere all’ultimo se e quanto pubblico far entrare, ma se annullato anche un giorno prima non comporta quei danni economici, oltre a quelli sportivi, che potrebbe comportare la cancellazione di un evento di 5/6 giorni.

Credo, in definitiva, che questa decisione di ieri, pur nella situazione di assoluta emergenza che continuiamo a vivere, possa essere anche un’opportunità per gli Atleti, perché si potrà cercare di dare risalto a manifestazioni di un giorno, ugualmente prestigiose, a partire dal recupero di un po’ di date della Diamond League, dove potranno esprimere il loro valore e puntare ad ottenere la prestazione che è uno degli elementi fondamentali nell’Atletica.

 

 

 

 

 

 

 

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