La finlandese Reetta Hurske e lo svizzero Jason Joseph hanno realizzato i migliori risultati tecnici nelle finali dei 60 metri ostacoli dell’ultima giornata degli Europei Indoor andati in scena nella Atakoy Arena di Istanbul.
Hurske ha vinto la finale dei 60 metri ostacoli femminili eguagliando il suo recente record finlandese con 7”79. E’ la prima medaglia per la Finlandia in questa specialità nella storia di questi campionati.
Reetta Hurske: “Mi sono messa sotto pressione prima della partenza. Non so perché ma ero molto nervosa. E’ la mia prima medaglia d’oro. Credo di poter continuare a progredire sulla scia di questo risultato anche nella stagione all’aperto”.
L’olandese Nadine Visser ha vinto la medaglia d’argento con il primato stagionale di 7”84 dopo i due successi nelle precedenti due edizioni degli Europei Indoor a Glasgow 2019 e a Torun 2021. La svizzera Ditaji Kambundji ha portato a casa un’altra medaglia vincendo il bronzo in 7”91 dopo il terzo posto della scorsa estate agli Europei di Monaco sui 100 metri ostacoli.
Per la famiglia Kambundji è la seconda medaglia di questi campionati dopo l’oro di Mujinga nella finale dei 60 metri. Mette Graversgaard ha stabilito un Nuovo record danese in questi campionati piazzandosi al quarto posto in 7”92.
Nadine Visser: “La mia prima reazione è di insoddisfazione. Prima della gara sapevo che sarebbe stata una gara difficile. Il mio tempo di reazione allo sparo non è stato rapido. Sono delusa della partenza. So di poter andare più forte. Sono orgogliosa di aver vinto l’argento ma ero venuta qui per vincere l’oro”.
60 metri ostacoli maschili
Lo svizzero Jason Joseph ha vinto come da pronostico la finale dei 60 metri ostacoli con il crono più veloce in Europa di questa stagione di 7”41 migliorando il suo record nazionale di tre centesimi. Joseph è arrivato a due soli centesimi di secondo dal record dei Campionati stabilito dal grande Colin Jackson con 7”39 nell’edizione di Parigi Bercy 1994. A livello mondiale solo Grant Holloway e Daniel Roberts hanno corso più velocemente dell’ostacolista di Basilea.
Il ventenne polacco Jakub Szymanski ha vinto l’argento con 7”56. Il bronzo europeo dei 110 metri ostacoli Just Kwaou Mathey ha battuto l’azzurro Lorenzo Ndele Simonelli per appena cinque millesimi di secondo in 7”59.
Il giovane ostacolista romano allenato da Giorgio Frinolli ha migliorato il record italiano under 23 vincendo la sfida in chiave italiana con Paolo Dal Molin, che ha chiuso al quinto posto in 7”62. Il neo primatista spagnolo Enrique Llopis è caduto rovinosamente sull’ultimo ostacolo ed è stato trasportato all’ospedale per accertamenti.
Jason Joseph: “Sapevo di non essere il miglior partente. Avevo bisogno di rimanere calmo e di correre la mia gara. Ero sicuro di poter vincere se tutto funzionava alla perfezione. Non ho colpito nessun ostacolo. E’ stata una gara pulita e senza errori. Ero fiducioso di poter vincere dopo il quarto ostacolo”.
Salto in lungo donne
Larissa Iapichino ha vinto una splendida medaglia d’argento al termine di una finale di salto in lungo femminile nella quale ha prima eguagliato il record italiano di 6.91m che condivide con sua mamma Fiona May e successivamente ha incrementato il primato di sei centimetri con 6.97m al sesto tentativo. Fiona May vinse l’oro agli Europei Indoor a Valencia nel 1998 con 6.91m, misura eguagliata due volte dalla figlia ai Campionati Italiani di Ancona del 2021 e nella finale europea di Istanbul.
Soltanto una strepitosa Jazmin Sawyers ha fatto meglio della fiorentina per tre soli centimetri vincendo il suo primo oro in una grande rassegna internazionale con un salto da 7.00m, misura realizzata al quinto tentativo che le ha permesso di migliorare di dieci centimetri il primato personale precedente di 6.90m. Sawyers vinse due bronzi agli Europei outdoor ad Amsterdam 2016 e a Monaco di Baviera 2022.
Sawyers vanta anche un argento nel bob alle Olimpiadi giovanili invernali e una partecipazione al programma Voice of UK dedicato ai giovani cantanti di talento. Jazmyn è infatti una bravissima cantante. In passato ha fatto la presentatrice durante il Gala di fine anno World Athletics e European Athletics.
Dopo l’impresa ha ricevuto l’abbraccio della connazionale Keely Hodgkinson che stava facendo il giro d’onore con la bandiera britannica dopo la vittoria sugli 800 metri.
Jazmin Saywers: “Sono ancora in uno stato di shock. Ho provato per anni a raggiungere i 7 metri ma non ci riuscivo mai. Non pensavo neanche lontanamente di farcela oggi”.
Malaika Mihambo è andata in testa con 6.83m al quarto tentativo, mentre Larissa si è portata in terza posizione con 6.75m. Al quinto tentativo Saywars ha scalzato Iapichino giù dal podio con 7.00m ma l’azzurra ha prontamente risposto riportandosi in zona podio in seconda posizione con 6.91m.
Ivana Vuleta mette a segno un salto da 6.91m che le permette di portarsi in seconda posizione davanti all’azzurra grazie alla seconda miglior misura. Non è finita qui perché Larissa tira fuori il salto più lungo della storia a livello italiano nelle competizioni indoor con 6.97m. Nell’occasione più importante l’azzurra ha tirato fuori il meglio di sé proprio come sua mamma.
Larissa Iapichino: “Sono felicissima. All’ultimo tentativo ho avuto una scarica di adrenalina. E’ esploso qualcosa dentro di me e ho detto: “Dai, ora si salta, e ho saltato. Fino all’ultimo con il fiato sospeso in una gara super tirata con avversarie fantastiche. Assurdo. Cosa c’è dentro questo risultato ? ho lavorato sulla velocità e mi sono stabilizzata su una rincorsa che ho costruito a partire dall’anno scorso. Sono fiera di me e di mio padre Gianni che mi allena.
E’ stata una gara molto aperta fin dall’inizio. E’ stato fantastico saltare contro queste atlete e riuscire a dare il mio meglio. Ho vinto la medaglia d’argento e ancora non riesco a crederci. Ho appena 20 anni. Sono emozionata. Il salto in lungo è molto difficile dal punto di vista mentale. Devi essere forte mentalmente e trovare il giusto approccio. E’ difficile ma divertente quando si salta lontano. Ho sentito molta adrenalina. Quando un’atleta salta 7 metri, anch’io voglio provare a raggiungere quella misura”.
Ivana Vuleta ha vinto il bronzo con 6.91m e un altro salto da 6.90m a completare una serie di alto livello.
La campionessa olimpica e mondiale Malaika Mihambo non è riuscita a vincere neanche questa volta l’unico titolo che manca alla sua collezione e si è dovuta accontentare del quarto posto con 6.83m.
Salto con l’asta maschile
Il norvegese Sondre Guttormsen ha vinto una combattutissima finale di salto con l’asta maschile con 5.80m, misura superata da cinque atleti. Malgrado l’assenza di Armand Duplantis il salto con l’asta è stato vinto da un atleta della Scandinavia.
Guttormsen ha superato tutte le misure fino a 5.80m al primo tentativo prima di commettere due errori a 5.85m.
Il greco Emmanouil Karalis e il plurimedagliato polacco Piotr Lisek hanno condiviso la medaglia d’argento. Per Lisek si tratta della quinta medaglia della sua carriera in questi campionati. Il tedesco Torben Blech e il francese Ethan Cormont hanno superato 5.80m ma hanno perso la medaglia per aver commesso un numero maggiore di errori.
Guttormsen ha contribuito al trionfo norvegese nel medagliere con quattro ori e un argento davanti all’Olanda, alla Gran Bretagna e all’Italia.
Sondre Guttormsen: “Sapevo di aver buone possibilità di vincere una medaglia. Non ho tanto tempo per rilassarmi. Settimana prossima tornerò negli Stati Uniti per gareggiare ai Campionati NCAA.”
Claudio Stecchi si è piazzato al sesto posto con un salto da 5.70m realizzato al secondo tentativo dopo una prova riuscita al primo colpo a 5.60m. Il fiorentino ha sbagliato una prova a 5.80m e due a 5.85m.
800 metri femminili
Keely Hodgkinson ha bissato il titolo europeo indoor di due anni fa a Torun fermando il cronometro in 1’58”66 due giorni dopo il suo ventunesimo compleanno. La vice campionessa olimpica e mondiale ha battuto di quasi due secondi la slovena Anita Horvat (2’00”54) e la francese Agnes Raharolahy (2’00”85). Eloisa Coiro si è piazzata settima con 2’02”80, tempo non troppo lontano dal personale.
La Gran Bretagna ha fatto doppietta nel mezzofondo femminile con Hodgkinson e Laura Muir sui 1500m.
Keely Hodginson: “So cosa aspettare da me stessa. Il mio compito è correre e realizzare quello che sono in grado di fare meglio. Mi prenderò qualche giorno di pausa prima di iniziare la preparazione la preparazione per la stagione estiva. Voglio continuare con questa regolarità di risultati”.
800 metri maschili
Lo spagnolo Adrian Ben ha vinto una gara emozionate allo sprint batendo con lo stesso tempo al centesimo di secondo il francese Benjamin Robert in 1’47”34. Il belga Elliot Crestan ha completato il podio in terza posizione in 1’47”65 battendo il bosniaco Amel Tuka (1’47”90). Catalin Tecuceanu è stato il migliore dei due azzurri in finale in settima posizione in 1’48”54 davanti a Simone Barontini, ottavo in 1’48”63.
Adrian Ben: “Ho dato il mio cuore e la mia anima. Il mio piano era rimanere tranquillo e di rimanere nelle prime posizioni nel primo giro. A 200 metri dalla fine mi sono detto; “Ora o mai più. Il livello era altissimo ma ho spinto con le gambe, le braccia e la testa”.
3000 metri maschili
Jakob Ingebrigtsen ha contribuito al ricco bottino della sua Norvegia vincendo i 3000 metri dopo il successo sui 1500 metri. Il campione olimpico dei 1500m ha realizzato il record nazionale con 7’40”32 battendo lo spagnolo Adel Mechaal (7’41”75) , il serbo Elzan Bibic (7’44”03) e l’irlandese Darragh McEhinney (7’44”72).
Ingebrigtsen ha vinto 1500m e 3000m per la seconda edizione consecutiva di questi campionati completando la doppia doppietta dopo essersi imposto su entrambe le distanze anche due anni fa a Torun.
Ingebrigtsen ha aumentato il ritmo nella seconda metà percorrendo la frazione dal 1500m ai 3000m in 3’40”59. Ha lanciato l’allungo decisivo ad un giro dalla fine e ha percorso gli ultimi 200 metri in 26’54”.
Jakob Ingebrsigtsen: “Ho avuto la sensazione di correre da solo. Mi sarebbe piaciuto avere più competizione, ma forse mi aspetto troppo. Gli altri atleti hanno cercato di correre una buona gara e di non lottare solo per il secondo posto”.
Salto in alto maschile
L’olandese Douwe Amels ha vinto a sorpresa l’oro nel salto in alto maschile con 2.31m
Andy Protsenko, che inseguiva la prima medaglia d’oro della sua carriera, ha preso il comando della gara superando 2.29m al primo tentativo. Amels, campione europeo under 23 dieci anni fa a Tampere 2013, ha eguagliato il personale indoor con 2.26m al secondo tentativo prima di valicare la misura di 2.29m alla terza prova e 2.31 alla seconda prova a sua disposizione.
Douwe Amels: “Nel 2023 realizzai il personale proprio a Istanbul prima di vincere l’oro agli Europei Under 23. E’ stato molto emozionante perché era da tanto tempo che speravo di vincere una medaglia”.
Eptathlon maschile
Il primatista mondiale del decathlon Kevin Mayer ha vinto il titolo europeo indoor dell’eptathlon con 6348 punti precedendo di sole 30 lunghezze il ventenne norvegese Sander Skotheim (6318 punti). Il bronzo è andato all’estone Risto Lillemets con 6079 punti.
Mayer ha riguadagnato la testa della classifica generale con un totale di 4517 punti dopo aver corso i 60 metri ostacoli in 7”76. Dopo cinque prove Mayer aveva un vantaggio di sette punti sul ventenne norvegese Sander Skotheim, che aveva concluso la prima giornata al comando con un margine di 67 punti sul francese grazie al super 2.19m nel salto in alto.
Skotheim ha stabilito il personale nel salto con l’asta con 5.00 metri. Mayer ha avuto un percorso netto superando 5.00m, 5.20m e 5.30m al primo tentativo.
Mayer aveva un punteggio di 5521 punti prima dei 1000 metri finali e un vantaggio di 101 punti su Skotheim. Mayer, che avava da difendere un vantaggio di 14 secondi sui 1000 metri, ha tagliato il traguardo in 2’44”20 e ha potuto festeggiare il terzo titolo europeo indoor della sua carriera.
Kevin Mayer: “Nafi Thiam é il mio modello. Continua a migliorare e a stabilire record. Voglio essere come lei”.
Staffetta 4×400
Il quartetto del Belgio formato dai fratelli Dylan Borlée e Kevin Borlée, Alexander Doom e dal vice campione europeo Julien Watrin ha vinto il titolo europeo indoor della staffetta 4×400 dopo i trionfi di Praga 2015 e Glasgow 2019 e l’oro mondiale di Belgrado 2022.
I “Belgian” tornadoes, come vengono chiamati gli staffettisti belgi nel loro paese, hanno stabilito il miglior tempo europeo dell’anno con 3’05”83 davanti alla Francia (3’06”52). Liemarvin Bonevacia ha corso la frazione più veloce in assoluto con 45”67 contribuendo alla medaglia di bronzo dell’Olanda (3’06”59)
Julien Watrin: “I ragazzi hanno svolto un grande lavoro e ho dovuto semplicemente intensificare il ritmo.”
Kevin Borlée: “Quando ho consegnato il testimone a Julien ho capito che avremmo vinto”.
Staffetta 4×400 femminile
La scatenata Femke Bol ha guidato l’Olanda alla seconda vittoria consecutiva nella staffetta 4×400 in questa manifestazione con un eccellente 3’25”66. Bol è stata cronometrata in 49”58 nella sua frazione. Le altre tre frazioni sono state corse da Lieke Klaver (50’67). Eveline Saalberg (52”27) and Cateljin Peeters (53.”41)-
Femke Bol: “Ho raggiunto tutto quello che volevo in questa stagione. Non potevo chiedere di più. E’ solo la stagione indoor e mi mancano i miei amati ostacoli. Arrivderci a Budapest”.
La formazione azzurra composta da Alice Mangione, Ayomide Folorunso, Anna Polinari ed Eleonora Marchiando ha vinto una splendida medaglia d’argento con il record italiano di 3’28”91 davanti alla Polonia (3’29”31).
Ayomide Folorunso: “Da ieri pomeriggio avevo un presagio e si è avversato. Ho dovuto aspettare qui tre giorni, senza aver potuto correre la gara individuale. E’ stata una bella avventura e sono contenta di averla condivisa con le ragazze.”
Alice Mangione: “Partire dai blocchi mi fa sempre paura ma oggi ero carica perché sapevamo che la medaglia era possibile. E’ stata una lotta. Ci abbiamo creduto fino alla fine.”
Anna Polinari: “Dopo la finale dell’anno scorso ai Mondiali di Eugene, ho vissuto un’emozione unica grazie alle mie compagne. Come ci siamo gasate ieri con la doppietta azzurra sui 60 metri”.
Eleonora Marchiando: “Si puntava sicuramente al record, ma eravamo consapevoli di potercela giocare. La medaglia era un sogno, anche se partivamo con l’ultimo tempo. È stata una bellissima staffetta in crescendo”.
Salto in lungo maschile
Il fuoriclasse greco Miltiadis Tentoglou ha vinto il terzo titolo europeo indoor consecutivo nel salto in lungo maschile con un salto da 8.30m realizzato al primo tentativo nella finale disputata nella prima mattinata. Tentoglou ha fatto registrare quattro lanci validi oltre la barriera degli 8 metri (8.16m, 8.05m, 8.07m e 8.29m).
Tentoglou ha ripetuto l’eterno duello con lo svedese Thobias Montler, che ha vinto l’argento eguagliando il personale stagionale con 8.19m al secondo tentativo.
Tentoglou e Montler avevano terminato nello stesso ordine anche ai Mondiali Indoor di Belgrado e agli Europei outdoor di Monaco dell’anno scorso.
Il romeno Gabriel Bitan è stato l’unico atleta a raggiungere la barriera degli 8 metri aggiudicandosi la medaglia di bronzo.
Miltiadis Tentoglou: “Se la finale fosse stata nel pomeriggio, avremmo visto salti da 8.50m non soltanto da parte mia, ma anche da parte di altri saltatori. Sono in ottime condizioni. Gareggiare al mattino condiziona i risultati. Ho cercato di andare a dormire presto la notte prima. Continuavo a svegliarmi ogni ora.
Non considero questa medaglia come qualcosa di speciale ma certamente è un piacere essere riuscito a vincere ancora. Thobias Montler gareggia sempre contro di me. Siamo sempre primo e secondo. E’ davvero incedibile. E’ arrivato il momento di pensare alla stagione outdoor. Non vedo l’ora dei Mondiali di Budapest dove punterò a vincere l’unica medaglia d’oro che ancora manca alla mia collezione”.
Salto in alto femminile
Yaroslava Mahuchik ha vinto il secondo titolo europeo indoor della sua carriera due anni dopo il successo nell’edizione di Torun. L’ucraina ha superato tutte le misure a 1.91m, 1.94m, 1.96m e 1.98m sempre al primo tentativo dopo aver fatto fatica nel turno di qualificazione due giorni fa. Mahuchik ha concluso la finale con tre errori a 2.03
Yaroslava Mahuchik: “Ero nervosa durante la qualificazione ma ho usato questi due giorni per rilassarmi. Oggi posso festeggiare la difesa del titolo. Sono felice di avere saltato tutte le misure al primo tentativo, ma il salto a 1.98m non è andato bene. Mi aspettavo di saltare più in alto. Significa che dovrò fare qualche cambiamento per raggiungere misure migliori.”
Pure la diciannovenne olandese Brett Weernan è stata perfetta nel suo percorso superando tutte le misure fino a 1.96m prima di commettere tre errori a 1.98m.
L’ucraina Katerina Tabashnyk ha vinto la medaglia di bronzo con 1.94m battendo la diciassettenne serba Angelina Topic e l’altra ucraina Yuliya Levchenko per un numero minore di errori.