Natalia Kaczmarek ha vinto il suo primo titolo europeo sui 400 metri con un ottimo 48”98 cancellando lo storico primato polacco detenuto dalla leggendaria Irena Szewinska con 49”28 dal lontano 1976. Kaczmarek ha vinto un emozionante testa a testa sul rettilineo finale la giovane irlandese di origini nigeriane Rgasidat Adeleke che ha migliorato il record nazionale di 13 centesimi con 49”07. L’olandese Lieke Klaver si è aggiudicata la medaglia di bronzo in 50”08 battendo la junior ceca Lurdes Manuel (50”52).

Natalia Kaczmarek: “Prima della partenza sognavo di battere il record polacco ma 49”98 era al di là della mia immaginazione. Sono arrivata molto preparata a questi campionati e volevo migliorare la mia medaglia d’argento di Monaco di Baviera e questo è ciò che sono riuscito a raggiungere stasera”.

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400 metri maschili

Il belga Alexander Doom ha vinto il suo primo oro europeo individuale all’aperto sui 400 metri in un eccellente 44”15 battendo dopo 12 anni il record nazionale di Jonathan Borlée, che corse in 44”43 nel 2012. Doom corona un anno magico dopo il doppio oro sui 400 metri e nella staffetta 4×400 ai Mondiali indoor di Glasgow e la vittoria in Diamond League a Marrakesh in 44”51.

L’atleta originario di Roeselare nelle Fiandre sale al secondo posto nelle liste europee dell’anno sul giro di pista alle spalle del 44”07 del britannico Matthew Hudson Smith realizzato a Oslo lo scorso 30 Maggio. Doom ha superato nelle liste continentali il 44”37 di Thomas Schoenlebe, che è stato record europeo fino all’anno scorso. Il britannico Charles Dobson ha vinto l’argento migliorando di otto centesimi di secondo il record personale con 44”38 un mese dopo aver corso in 44”46 al meeting di Savona.

L’olandese originario di Curacao Liemarvin Bonevacia è tornato a grandi livelli vincendo il bronzo in 44”88. Il belga Jonathan Sacoor è sceso sotto i 45 secondi con 44”98. Con Doom, Sacoor e Dylan Borlée il Belgio sarà una delle sqaudre da seguire nella staffetta 4×400. Il ventunenne milanese Luca Sito è stato eccellente quinto in 45”04, secondo miglior crono della sua carriera dopo aver strappato il record italiano a Davide Re con 44”75 in semifinale.

Il portacolori del Cus Pro Patria Milano ha provato a vincere una medaglia passando ai 200 metri in un notevole 21”26 ed era ancora in tesa al passaggio ai 300 metri in 32”44 ma le tre gare sulle gambe in altrettanti giorni oltre alla staffetta 4×400 mista si sono fatte sentire sul rettilineo finale.

Alexander Doom: “Sono più fiducioso. So come ho bisogno di partire e cosa devo fare. Per il resto della stagione punto a vincere una medaglia con la staffetta e forse anche nella gara individuale alle Olimpiadi di Parigi. Prima della finale avevo dei dolori e nono ero troppo fiducioso. Finire la gara così è fantastico”.

Luca Sito: “Gambe a pezzi. Faccio fatica a salire le scale. Forse sono partito un po’ forte, ma grazie al pubblico sono arrivato fino in fondo. Vedo molto bene la staffetta 4×400. Puntiamo in alto. Questa per me è una grandissima stagione. Grazie al mio team perché il record e la finale sono il frutto di un lavoro di squadra.”

200 metri maschili

Il ventunenne svizzero Timothé Mumenthaler si é laureato campione europeo dei 200 metri in nona corsia stabilendo la migliore prestazione europea under 23 dell’anno con 20”28. Il giovane ginevrino aveva vinto in carriera un bronzo agli Europei under 23 nel 2023. La vittoria di Mumenthaler ha scatenato i tanti fans svizzeri presenti all’Olimpico con bandiere rossocrociate e campane per festeggiare ogni impresa dei loro atleti.

Timothé Mumenthaler: “Ero isolato in nona corsia. Avevo la sensazione di poter lottare per un buon piazzamento e correre un buon tempo. Sono felice di aver vinto la mia prima medaglia agli Europei. Sul rettilineo mi sono detto che avevo corso una buona curva ora devo spingere e finire forte. Questi sono i miei primi Europei assoluti. Speravo in una medaglia ma sarebbe azzardato dire che mi aspettavo l’oro”.

Filippo Tortu ha vinto l’argento in 20”41 dopo il bronzo di due anni fa a Monaco di Baviera. Tortu aveva corso la semifinale in 20”14. Si tratta del primo argento azzurro agli Europei per l’Italia dopo gli ori di Pietro Mennea a Roma 1974 e a Praga 1978 e due bronzi di Sergio Ottolina a Belgrado 1962 e di Tortu a Monaco di Baviera. La Svizzera ha vinto anche il bronzo con il grigionese di origini brasiliane William Reais, che ha corso in 20”47.

Filippo Tortu: “Mi sono contratto dopo 50 metri, poi mi sono incassato pagando un avvio imperfetto. Il dispiacere è tantissimo. La vittoria era alla mia portata. La staffetta 4×100 è un obiettivo a cui tengo tantissimo, ma prima di parlarne dovrò digerire questa finale”.

Eseosa Desalu si è piazzato quinto in 20”59 preceduto dallo svedese Erik Erlandson (20”57).

Eseosa Desalu: “Ci ho messo tutto me stesso. Se fossi stato sciolto nel finale mi sarei giocato la medaglia”.

Salto con l’asta femminile

La svizzera Angelica Moser ha vinto la sua prima medaglia agli Europei assoluti outdoor nel salto con l’asta femminile con 4.78m migliorando di due centimetri il record elvetico detenuto da Nicole Buchler con 4.76. Moser aveva un personale di 4.75m realizzato in occasione del quinto posto ai Mondiali di Budapest.

L’ex ginnasta zurighese nata in Texas aveva iniziato con il brivido superando la misura di ingresso di 4.43m solo al terzo tentativo, ma ha valicato l’asticella a 4.58m alla prima prova, 4.68m alla seconda prima di commettere un errore a 4.73m. Molly Caudery e Ekaterini Stefanidi hanno superato 4.73m.

Moser ha scelto di passare la quota di 4.73m e ha valicato l’asticella a 4.78m al primo tentativo aggiudicandosi la vittoria. Stefanidi e Caudery hanno passato la misura di 4.78m per tentare il tutto per tutto alla quota di 4.83m ma non hanno avuto successo. Stefanidi ha vinto l’argento migliorando il personale stagionale con 4.73m precedendo per un numero minore di errori la campionessa mondiale indoor Caudery, che aveva commesso un errore a 4.68m.

Per Stefanidi è la quinta medaglia consecutiva agli Europei dopo l’argento a Zurigo 2014, gli ori ad Amsterdam 2016 e a Berlino 2018 e l’argento a Monaco di Baviera 2022. La ceca Amalie Svabikova e la finlandese Elma Lampela hanno condiviso il quarto posto con 4.58m. Elisa Molinarolo si è piazzata al sesto posto sempre con 4.58m precedendo con la stessa misura Roberta Bruni per un numero minore di errori.

Moser ha vinto tutto quello che c’era da vincere a livello giovanile aggiudicandosi sei ori nelle categorie under 20 e under 23, compresi i titoli ai Mondiali juniores a Bydgoszcz nel 2016 e agli Europei Juniores nel 2015 e due titoli europei under 23 nel 2017 e nel 2019. A livello assoluto ha vinto il titolo europeo indoor a Torun 2021 e si è piazzata al quinto posto ai Mondiali di Budapest con 4.75m.

Ha avuto in passato problemi legati all’alimentazione e un grave infortunio prima delle Olimpiadi di Tokyo. L’elvetica compiuto il definitivo salto di qualità sotto la guida del coach Adrian Rothenbuhler, che in passato aveva seguito anche le sorelle Kambundji. Il salto con l’asta è diventato una delle specialità più amate in Svizzera grazie ai risultati di Nicole Buchler e ora di Moser. Da anni Moser è una delle protagoniste più attese della gara di salto con l’asta alla stazione della sua città Zurigo alla vigilia del Weltklasse, il celebre meeting della Diamond League.

Angelica Moser: “Mi sono presa un rischio in gara passando i 4.73m per tentare direttamente i 4.78m. Era qualcosa che dovevo fare per provare a vincere la medaglia d’oro. Ho avuto diversi infortuni in passato tra gli Europei di Torun e quest’anno e tanti alti e bassi. Son davvero felice di vincere la mia prima medaglia outdoor a livello seniores outdoor”.

Lancio del martello femminile

L’azzurra Sara Fantini ha vinto la sua prima medaglia d’oro europea assoluta nel lancio del martello femminile migliorando il personale stagionale con 74.18m, quarta miglior misura della sua carriera.

Fantini è andata al comando con un lancio da 72.30m al secondo tentativo. La giovane francese Rose Loga, argento europeo e mondiale under 20 nel 2021, è balzata al comando con 72.68m alla quarta prova con il record personale al quarto tentativo superando Fantini, che si era migliorata in precedenza con 72.61m alla terza prova.

La polacca Anita Wlodarczyk, quattro volte campionessa europea e tre volte oro olimpico, ha preso la testa della classifica con 72.92m al quarto tentativo e sembrava vicina alla quinta vittoria continentale ma Fantini ha risposto con un super lancio da 74.18m alla quinta prova che le ha regalato l’oro dopo il terzo posto agli Europei di Monaco di Baviera 2022 e le due finali raggiunte a Eugene 2022 (quarta) e a Budapest 2023 (sesta).

Sara è figlia di Corrado Fantini, finalista olimpico nel getto del peso a Attanta 1996, e di Paola Iemmi, ex giavellottista dopo aver praticato le prove multiple. La ventisettenne di Fidenza in provincia di Parma è allenata da Marinella Vaccari, che seguì anche l’ex primatista italiana Ester Balassini. Fantini detiene il record italiano con la misura di 75.77m realizzata a Madrid nel 2022.

Sara Fantini: “Non dimenticherò mai questa notte magica. Sono davvero felice. Sono contenta di aver condiviso questa medaglia con le altre due ragazze. Siamo molto amiche e ci frequentiamo durante i meeting. Ringrazio la mia allenatrice Marinella Vaccari e il mio team. Abbiamo passato dei momenti difficili ma siamo riusciti a superarli. E’ stata una grande gara in progressione. Mi accade di rado. Di solito lancio bene all’inizio ma non riesco a crescere durante la gara. Servirà tempo per capire quello che ho fatto”.

3000 siepi maschile

Alexis Miellet ha vinto a sorpresa la medaglia d’oro nella finale dei 3000 siepi maschili in 8’14”01 precedendo il connazionale Djilali Bedrani (8’14”36). Il quotidiano L’Equipe ha intitolato “Vive la France” per celebrare la doppietta transalpina in questa gara e successi dei connazionali sulla pista dell’Olimpico, che lasciano ben sperare in vista delle Olimpiadi. La finale dei 3000 siepi è stata una lotta tutta franco-tedesca. Karl Bebendorf ha vinto il bronzo per la Germania battendo il connazionale Frederick Ruppert allo sprint con il personale di 8’14”41. Ruppert si è piazzato al quarto posto con il personale di 8’15”08.

L’azzurro Osama Zoghlami è andata in fuga dopo 600 metri. Il siciliano è transitato ai 1000 metri in 2’47” e ai 2000m in 5’34” accumulando un vantaggio di una ventina di metri sul gruppo degli inseguitori a due giri dalla fine ma è stato rimontato nel finale. Nell’ultimo giro è iniziata lo lotta per il primo posto tra Bedrani, Meillet, Bebendorf e Ruppert. Miellet ha lanciato l’attacco finale all’ultima riviera.

Djilali Bedrani: “E’ la prima medaglia medaglia nella mia carriera. Ho lavorato molto per vincere questo argento. Volevo l’oro ma la doppietta francese è un grande risultato”.

Decathlon maschile

Soltanto 27 punti dividono i primi tre in una combattutissima gara di decathlon maschile. Sander Skotheim ha concluso la prima giornata al comando con 4566 punti davanti all’estone Johannes Erm (4541) e il francese Mackenson Glettu (4539).

Gletty ha preso la testa della classifica maschile dopo tre prove con 2788 punti. Gletty ha vinto i 100 metri con il record personale di 10”55 e il getto del peso con 16.27m e ha stabilito il record personale con 7.59m nel salto in lungo.

Il bronzo mondiale indoor Johannes Erm è secondo con 2779 punti dopo un record personale di 10”60 sui 100 metri, 7.91m con vento a favore di +4.0 m/s nel salto in lungo e 14.99m nel getto del peso. Il norvegese Markus Rooth è terzo nella classifica generale con 2754 punti davanti al connazionale Sander Skotheim (2670). Rooth ha illuminato il salto in lungo con il record personale di 8.01m.

Il due volte campione del mondo Kevin Mayer, invitato a questi campionati grazie ad una wild card concessa da European Athletics, è sesto con 2636 punti dopo un lancio da 15.31m nel getto del peso. Nicklas Kaul ha realizzato il personale nel lungo con 7.44 prima di lanciare il peso a 15.10m.

Skotheim ha superato la misura di 2.17m al terzo tentativo nel salto in alto prima di commettere tre errori a 2.20m. Lo scandinavo aveva valicato in precedenza 2.11m e 2.14m alla prima prova.

Molti record personali sono stati realizzati nei 400 metri sulla pista super performante dell’Olimpico che sta regalando grandi tempi sui 400 metri in questi Europei. Erm ha realizzato il miglior tempo assoluto con il record personale di 46.”81. Skotheim e Rooth hanno realizzato i migliori tempi della loro carriera con 47”50 e 48”03. Gletty ha realizzato il terzo personale su cinque gare con 47”60.

Il primatista italiano Dario Dester ha eguagliato il personale nei 100 metri vincendo la prima delle tre serie dei 100 metri con 10”76 all’esordio stagionale dopo l’infortunio muscolare che gli ha impedito di prendere parte al Multistars di Brescia dello scorso Aprile. Il cremonese aveva corso questo tempo due volte nel 2022.

L’allievo di Pietro Frittoli ha eguagliato il personale stagionale con 7.32m prima di lanciare a 12.43m nel peso e saltare 2.02m nell’alto. Il decatleta lombardo ha concluso la prima giornata con un ottimo 48”43 sui 400 metri (ottavo miglior tempo complessivo) arrivando a sei decimi di secondo dal record personale. Dester ha concluso la prima giornata al dodicesimo posto con 4149 punti.

Dario Dester: “Sono molto stanco, ma anche molto contento di essere tornato a questi livelli. Dopo gli infortuni degli ultimi due anni ho pianto di gioia dopo i 100 metri”.

Il trentino Lorenzo Naidon, campione italiano a Molfetta nel 2023, ha corso i 100 metri in 11”05 al rientro agonistico dopo l’infortunio tendineo all’inserzione del bicipite femorale. L’atleta cresciuto nella Quercia Rovereto ha fatto registrare successivamente 7.18m nel lungo e 11.94m nel getto del peso. Nella sessione serale Naidon ha superato 1.99m al primo tentativo nel salto in alto e ha corso i 400 metri in 50”70 concludendo la prima giornata al ventunesimo posto con 3887 punti.

Semifinali 200 metri femminili

La britannica Darryl Neita ha dominato la prima semifinale in 22”51 battendo l’olandese Tesa Jiya (22”70).
La norvegese Henriette Jaeger si è imposta in 22”71 diventando la prima norvegese negli ultimi 78 anni a raggiungere la finale europea dei 200 metri. La campionessa in carica Mujinga Kambundji si è aggiudicata la terza semifinale stabilendo il primato stagionale con 22”52.

Sessione mattutina

Qualificazioni salto con l’asta maschile

Il campione olimpico Armand Duplantis ha superato agevolmente la qualificazione del salto con l’asta superando 5.60m nell’unico tentativo effettuato.

Duplantis va a caccia del terzo titolo continentale dopo I successi a Berlino 2018 e a Monaco di Baviera 2022. Le altre atlete in grado di superare tutte le misure al primo tentativo fino a 5.60m sono stati i tedeschi Oleg Zernikel e Torben Blech, il primatista belga Ben Broeders e il ceco David Holy. Il tre volte medagliato mondiale Piotr Lisek si é qualificato sempre con la misura di 5.60m.

Armand Duplantis: “Sono felice di tornare a Roma. Qui ho trovato un bel clima, del buon cibo e dei buon salti. Vediamo cosa succede domani. Il mio obiettivo è vincere la medaglia d’oro e saltare una buona misura. Ero molto concentrato sulla qualificazione di oggi. In questa gara è importante saltare il più in alto possibile”.

400 metri ostacoli maschili

Il campione olimpico e primatista mondiale Karsten Warholm si è qualificato agevolmente per la finale dei 400 metri ostacoli vincendo la prima semifinale con 48”75 davanti all’olandese Nick Smidt (49”57) e all’irlandese Tomas Barr (49”61).

Karsten Warholm: “Lo sapete. Amo l’atletica. E’ un privilegio farlo in una delle più belle città del mondo. Voglio far sì che il pubblico faccia rumore durante la finale”.

L’estone Rasmus Magi si è aggiudicato la seconda semifinale migliorando il record personale con 48”43. Lo svedese Carl Bengstrom si è aggiudicato il secondo posto con 48”51 davanti al britannico Alaistar Chambers, che ha migliorato il record personale con 48”76.

Il finalista olimpico Alessandro Sibilio ha vinto la terza semifinale correndo il secondo miglior tempo della sua carriera con 48”07. Lo sloveno Matic Ian Gucek si è qualificato stabilendo il record nazionale con 48”25.

Il tedesco Agyekum é qualificato per la finale con il record personale di 48”36. Il francese Wilfried Murto è stato eliminato con 48”55.

400 metri ostacoli femminili

La francese Louise Maraval ha vinto la prima semifinale stabilendo il record personale co 54”43. Ayonide Folorunso si è qualificata per la finale con il primato stagionale con 54”52.

La campionessa mondiale dei 400 metri ostacoli Femke Bol ha fatto registrare il miglior tempo delle semifinale con 54”16. La ceca Nikoleta Jichova ha migliorato il personale con 54”59. La novarese Linda Olivieri è scesa sotto i 55 secondi con 54”99 ma non è bastato per andare in finale.

Femke Bol: “Ho avuto ottime sensazioni. In queste giornate ho capito che la pista è molto veloce. Molti atleti stanno correndo forte. Voglio dare tutto e realizzare un grande tempo in finale in questo stadio meraviglioso. Le mie sensazioni erano davvero buone. C’è un’atmosfera straordinaria”.

La norvegese Line Kloster ha vinto la terza semifinale con 54”56 davanti all’olandese Catheljin Peeters (54”66).

La vincitrice delle Universiadi del 2023 Alice Muraro ha migliorato il personale con 54”73 ma non è stato sufficiente per accedere alla finale.

Il livello é stato eccellente come testimoniato dal fatto che 13 atlete sono scese al di sotto di 55 secondi. Era necessario correre in 54”66 per superare il turno.

1500 metri maschili

Lo scozzese Neil Gourley ha vinto la prima batteria dei 1500 metri in 3’44”05 battendo di quattro centesimi il neoprimatista italiano Pietro Arese (3’44”09). Il norvegese Narve Gilje Nordas è stato eliminato con il suo dodicesimo posto in 3’46”15.

Pietro Arese: “Sono contento di come ho corso. Sono arrivato un po’ di volte quarto, tra Europei, Giochi del Mediterraneo e Europei a squadre. Mercoledì spero di sfatare questo mito. Manteniamo la calma ma sto bene e ci giocheremo tutte le gare. Si può provare a salire sul podio”.

Il campione europeo In carica Jakob Ingebrigtsen è partito tranquillo correndo in ultima posizione dopo i primi 500 metri. La gara è stata caratterizzata da una caduta che ha coinvolto cinque atleti nell’ultimo giro. Ingebrigtsen ha schivato la caduta e ha iniziato la rimonta cambiando marcia negli ultimi 200 metri ed è andato a vincere in 3’37”65 con un decimo secondo di vantaggio sul romano Federico Riva (3’37”75).

Jakob Ingebrigtsen: “Ho cercato di correre composto e di rimanere lontano dai problemi. Sono stato molto fortunato quando i miei avversari sono caduti davanti a me. Ho testato la mia condizione e le mie gambe mi hanno dato ottime risposte. E’ stata una buona gara. Sono pronto per la finale. Molte cose possono succedere in finale”.

Isaac Nader é rimasto coinvolto nella caduta ma é riuscito a qualificarsi con il sesto posto in 3’38”93 con ultimo giro in 55 secondi.

Ossama Meslek si è qualificato per la finale con il quarto posto in 3’38”41.

Batterie 800 metri

La campionessa europea in carica Keely Hodgkinson ha fatto gara di testa vincendo la seconda batteria degli 800 metri in 2’02”46 davanti alla francese Anais Bourgoin (2’02”55). La romana Eloisa Coiro ha ceduto allo sprint il terzo posto alla lussemburghese Charline Mathias concludendo in 2’02”86, tempo non sufficiente per passare il turno.

Keekly Hodgkinson: “Le batterie sono sempre una prova della verità perché le sensazioni non sono mai buone. E’ difficile perché alcuni atleti cercano di correre la loro miglior gara e altri cercano di conservare le energie. Ho cercato di non venire coinvolta in cadute e di rimanere al di fuori dei pericoli. E’ importante risparmiare energie per il turno successivo ma è stata una gara pulita e non posso lamentarmi”.

Eloisa Coiro: “Non so cosa dire se non che mi dispiace tantissimo. Ho spinto al massimo anche in volata. Non so cosa ho sbagliato, ma sicuramente non era il risultato che mi aspettavo”.

La slovacca Tatjana Gajanova si è aggiudicata la terza batteria in 2’00”31 davanti alla finlandese Evelina Mattanen (2’01”59). Elena Bellò è stata eliminata dopo il settimo posto in 2’02”75.

La tedesca Majite Kolberg si é imposta nella quarta batteria in 2’00”23 davanti alla medaglia di bronzo di Monaco di Baviera 2022 Anna Wielgosz (2’00”50), Daniela Garcia (2’00”70), Anita Horvat (2’00”73), Erin Wallace (2:00.90) e Valentina Rosamilia (2:00.98).

Qualificazioni del lancio del giavellotto femminile

Marie Therese Obst ha realizzato la miglior misura delle qualificazioni del giavellotto femminile con 61.45m precedendo la vice campionessa olimpica Maria Andrejczyk (60.61m) e la campionessa europea in carica Elina Tzengko (60.48m)

 

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