Veronica Inglese (foto correre.it)
Veronica Inglese (foto correre.it)

L’occasione è stata una bellissima manifestazione podistica organizzata ogni anno a Roma, dal 2000, per commemorare il ricordo di un giovane podista e poeta argentino, Miguel Benancio Sanchez, ucciso nel 1978 dalla dittatura del suo paese.

La Corsa di Miguel, giunta alla sua 21esima edizione, consiste in una dieci chilometri organizzata dal Club Atletico Centrale in collaborazione con l’UISP e la FIDAL e ha visto la partecipazione, nella prova agonistica, di quasi seimila iscritti di cui 5263 sono arrivati al  traguardo dello Stadio Olimpico.

Ad imporsi sono stati il 29enne maratoneta romano Luca Parisi (Acsi Campidoglio Palatino) 30:03 il suo tempo finale e la torinese Sara Brogiato (Aeronautica) 33:33 reduce, peraltro, dai 42,195 chilometri di Valencia dove ha ottenuto il tempo di 2h36:57.

Senza nulla togliere ai due vincitori, l’attenzione generale era però puntata sul ritorno agonistico di Veronica Inglese, fondista azzurra di grandissimo talento, argento europeo in mezza maratona ad Amsterdam 2016, che ha dovuto scontrarsi negli ultimi anni con tantissimi contrattempi fisici.

Al rientro, dopo l’operazione al piede sinistro dello scorso settembre, ha condotto una gara test con grande disinvoltura, giungendo seconda in 33:42 e, alla fine, si è dimostrata ottimista sul suo pieno recupero in proiezione dell’importante stagione appena cominciata

 

 

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