Il keniano Kibiwott Kandie ha vinto la prestigiosa mezza maratona Trinidad Alfonso di Valencia stabilendo il quarto tempo più veloce della storia in 57’40 in una giornata ideale con una temperatura di 15° C. Quattro atleti sono scesi al di sotto dei 58 minuti. L’ex primatista del mondo della distanza ha vinto per la terza volta in carriera a Valencia.
Kibiwott Kandie: “Onestamente non puntavo al record del mondo, ma mi sono sentito molto bene e ho deciso di spingere forte per tutta la gara. Prometto di tornare a Valencia e di riconquistare il primato del mondo. Il mio prossimo obiettivo è la maratona di Valencia del prossimo 3 Dicembre”.
L’etiope Yomif Kejelcha si è piazzato al secondo posto migliorando il record nazionale con 57’41” precedendo con lo stesso tempo il connazionale Hagos Gebrhiwet. Selemon Barega ha tagliato il traguardo al quarto posto in 57’50” nella sua seconda mezza maratona in carriera. Il campione del mondo Sebastian Sawe ha fermato il cronometro al quinto posto in 58’29” (record personale) davanti a Hillary Chepkwony (58’29”), a Matthew Kimeli (59’00) e a Nicholas Kimeli (59’06”), a Hillary Kipkoech e a Weldon Lagat (entrambi cronometrati in 59’22”). Dieci atleti sono scesi sotto i 59’25”. La gara spagnola ha fatto registrare i migliori crono di ogni epoca per i piazzamenti tra il secondo e il quarto posto.
I pacemakers sono partiti ad un rimo da 2’45” al chilometro con una proiezione finale intorno ai 58 minuti come nei piani concordati durante la riunione tecnica degli organizzatori.
Il vincitore dell’edizione 2022 Kibiwott Kandie ha deciso di superare i pacemaker poco prima del passaggio al 5 km con un cambio di ritmo (split tra il 4 e il 5 km in 2’39”) violento che gli ha permesso di transitare al 5 km in 13’43”. Soltanto Gebrihwet e Kejelcha sono riusciti a tenere il ritmo forsennato di Kandie. Il campione del mondo Sebastian Sawe è rimasto nel gruppo degli inseguitori. Il campione olimpico dei 10000 metri Selemon Barega ha raggiunto il gruppo di testa un chilometro più tardi.
Kandie ha coperto i tre chilometri successivi in 8’08” sempre con il terzetto etiope alle sue spalle. Kandie è transitato al 10 km in 27’15” con una proiezione finale da 57’29”, tempo più veloce di due secondi rispetto al record del mondo di Jacob Kiplimo stabilito nel 2021 a Lisbona.
Dopo 31 minuti di gara Barega è andato a condurre in testa per la prima volta. La gara è proseguita a ritmi velocissimi con diversi split chilometrici cronometrati in 2’42”. Dopo il tredicesimo chilometro corso in 2’50” Kandie è tornato a condurre. Il quartetto di testa è transitato al 15 km in 41’01” dopo una sezione di 3 km corsa in 8’24”. La proiezione indicava un tempo finale da 57’39”.
Barega è stato il primo a perdere terreno poco prima del diciannovesimo chilometro. Kejelcha, primatista mondiale del miglio indoor, ha preso il comando transitando al 19 km in 51’52”, a tre soli secondi dal passaggio del record del mondo. La gara è diventata più tattica negli ultimi due chilometri e la vittoria è diventata la priorità rispetto alla performance cronometrica.
Kandie ha cambiato marcia a 380 metri dalla fine e gli etiopi non sono riusciti a rispondere all’attacco del keniano.
Kandie ha tagliato il traguardo in 57’40”, miglior crono mondiale dell’anno e secondo miglior tempo della sua carriera dopo il suo vecchio record del mondo di 57’32” poi battuto da Kiplimo. Il keniano vanta due dei migliori quattro tempi della storia.
Lo spagnolo Carlos Mayo ha battuto dopo 22 anni il primato nazionale di Fabian Roncero con 59’39”. Il portoghese Samuel Barata ha migliorato il record nazionale dopo 26 anni con 59’40”. L’azzurro Pietro Riva ha stabilito il secondo crono italiano all-time con un eccellente 59’41” arrivando a soli 15 secondi dal record nazionale stabilito da Yeman Crippa a Napoli nel 2022. L’atleta allenato da Stefano Baldini a Rubiera ha riscattato una stagione difficile condizionata da un infortunio che non gli ha permesso di gareggiare durante l’estate.
La keniana Margaret Chelimo Kipkemboi (argento ai Mondiali di Doha 2019 sui 5000 metri e bronzo iridato sui 10000 metri a Eugene 2023) è scesa al di sotto delle 1h05’ per la prima volta in carriera con 1h04’46” precedendo le connazionali Irina Cheptai (1h04’53”) e Janet Chepngetich (1h05’15”).
Gotytom Gebrselase ha tagliato il traguardo al quarto posto in 1h06’12” davanti a Gezahegn (1h06’20”) e a Mejat Kejeta (1h06’25) e Samantha Harrison (1h07’10”.. Laura Luengo è stata la migliore delle atlete spagnole in nona posizione in 1h09’41”.
La gara femminile è partita ad un’andatura regolare con split cronometrici in 3’06” al km. Un sestetto formato da Chelimo, Cheptai, Chepngetich, dalle etiopi Gotytom Gebrselase, Tigist Gezahegn e dalla keniana melet Kejeta è transitato al 5 km in 15’29” e al 10 km in 31’01” con un margine di 37 secondi nei confronti della britannica Samantha Harrison.
La prima a perdere terreno è stata Kejeta. Il ritmo da 1’05” è stato troppo veloce per le atlete etiopi, che hanno ceduto al 14 km.
Chelimo, Cheptai e Chepngetich sono transitate al 15 km in 46’19” con 15 secondi di vantaggio nei confronti di Gezahegn.
Chepngetich (atleta accreditata di un record personale di 1h06’42” sulla mezza maratona) non è riuscita a tenere il ritmo di Chelimo e Cheptai al 19 km. La gara è diventata un testa a testa tra le due keniane che sono passate al 20 km in 1h01’30” con 15 secondi di vantaggio su Chepngetich. Chelimo ha aumentato il ritmo nell’ultimo chilometro staccando Cheptai prima di tagliare il traguardo in 1h04’46”, nono miglior crono della storia. Cheptai si è piazzata seconda a sette secondi dalla vincitrice.