Yaremchuk oggi a Valencia sui 10 km

Prevista una grande gara femminile con l'attacco della Jeruto al primato del mondo

Dopo il Campaccio di giovedì scorso, prima grande corsa campestre internazionale dell’anno, sarà la volta del primo grande evento su strada in quella che è definita la Ciudad del Running, la citta spagnola di Valencia dove, in qualsiasi gara sia su strada che su pista, si riescono spesso ad ottenere dei grandi riscontri cronometrici.

Oggi si correrà una 10 chilometri, la Valencia Ibercaja, con alla partenza alcuni azzurri tra cui Sofiia Yaremchuk, l’atleta ucraina che proprio un anno fa ha avuto la cittadinanza italiana, già campionessa tricolore in carica sulla distanza per aver vinto il titolo con 32’39 nello scorso ottobre a Forlì, ma che vanta un personale di 32’06 realizzato all’inizio di luglio a Lens, in Francia, a soli quattordici secondi dal record nazionale stabilito nel 2012 da Nadia Ejjafini con 31’52 a Manchester.

La 27enne dell’Esercito è al ritorno agonistico dopo il suo brillante esordio in una maratona, quella di Venezia del 24 ottobre scorso, quando ha conquistato il successo con il promettente crono di 2h29’12.

Sul veloce percorso della città spagnola, che gode sempre di un fantastico clima, sarebbe dovuta essere alla partenza l’etiope Yalemzerf Yehualaw, che proprio a Valencia sulla mezza maratona ha corso nel tempo di 1h03’51, in una gara di fine ottobre in cui ha  siglato il secondo crono di sempre al mondo, con un formidabile parziale di 29’45 al passaggio dei 10 chilometri.

Purtroppo Yehualaw, che avrebbe potuto battere il record del mondo sulla distanza, di 29’38 ottenuto da Kalkidan Gezahegne del Bahrain a Ginevra lo scorso ottobre, non sarà in grado di gareggiare per essere risultata positiva al Covid-19 poco prima della partenza per Valencia.

Va rilevato peraltro come il record della Gezahegne sia ancora in attesa di ratifica da parte di World Athletics, come primato in gara mista, e che quindi il record attualmente valido è il 29’43 ottenuto da Joyciline Jepkosgei nel 2017.

Senza la Yehualaw, la favorita certa dovrebbe essere Norah Jeruto che ha già corso in questa gara realizzando anche ottimi crono quali il 29’51 del gennaio 2020 e 30’08 dell’ottobre 2021, per cui non appare impossibile che anche lei possa attaccare il record del mondo.

La keniota vanta, tra l’altro, il terzo tempo mondiale di sempre sui 3000 siepi con un incredibile 8’53″65, a Eugene, ha vinto la finale della Wanda Diamond League a Zurigo e ha confermato di recente il suo buono stato di forma piazzandosi seconda all’Italica Cross Country di Siviglia, il 21 novembre, e alla BOclassic di Bolzano sui 5 km su strada, il 31 dicembre.

Anche il record europeo sui 10 km, che appartiene invece alla mitica britannica Paula Radcliffe, sembra essere in pericolo grazie alla presenza della 31enne campionessa europea di cross Karoline Bjerkeli Grovdal che, a Dublino, ha finalmente ottenuto quella medaglia d’oro che inseguiva da molti anni, dopo aver vinto in precedenza un argento e quattro bronzi.

Spinta dal suo recente successo, la norvegese punta a migliorare il suo personale di 30’32 stabilito nel 2020 per attaccare appunto il primato continentale di 30’21 stabilito da Radcliffe nel 2003, quando era addirittura un record mondiale.

La svedese Meraf Bahta, campionessa europea dei 5000m nel 2014, medaglia d’argento a Dublino, cercherà anch’essa un tempo veloce dopo aver stabilito il record nazionale sui 5 km, con 15’04 il 31 dicembre a Barcellona nella corsa di San Silvestro.

Grovdal e Bahta saranno probabilmente affiancate dalla keniana Gladys Chepkurui, che ha un personale di 30’34 realizzato sempre sul suolo spagnolo a Laredo lo scorso anno, mentre la coppia britannica di Charlotte Purdue e Samantha Harrison cercherà di rompere la barriera dei 32 minuti per la prima volta, auspicando che accada con la nostra Yaremchuk.

Secondo quanto riferito, Grovdal prevede di affrontare la prima metà della gara in un moderato 15’15, per poi alzare il ritmo durante i secondi, e più favorevoli, 5 km finali.

La gara maschile

Due anni fa alla 10 km di Valencia, il keniano Rhonex Kipruto ha stabilito l’attuale record del mondo maschile con l’impressionante prestazione di 26’24 ma quest’anno non sembrano esserci atleti in grado di puntare a tale primato anche se si potrà assistere certamente a una bella competizione.

Il vincitore dovrebbe uscire fuori dal terzetto di atleti emergenti kenioti formato da Daniel Simiu Ebenyo, Boniface Kibiwott e Jacob Krop.

Simiu ha vinto la San Silvestre Vallecana di Madrid nel 2020 e ha realizzato primati personali di 12’55”88 sui 5000 metri al meeting di Lucerna e di 27’12” sui 10 km su strada a Houilles in Francia.

Kibiwott ha corso i 10 km su strada in 27’13” a Ginevra lo scorso Ottobre. Krop si è piazzato al sesto posto sui 5000 metri ai Mondiali di Doha 2019 e ha corso i 10 km in 27’30” a Valencia nel 2020 e i 5 km su strada in 13’06” a Herzogenaurach.

Da seguire con attenzione anche il diciassettenne etiope Chinbesa Debele, che ha vinto la 10 km di Lilla in 27’16”.

Lo svizzero Julien Wanders torna a Valencia dove ha stabilito il record europeo sui 10 km due anni fa con 27’13”. Il venticinquenne ginevrino, che si allena per gran parte dell’anno in Kenya con gli atleti degli altipiani, ha stabilito il primato europeo sulla mezza maratona a Ras Khaimah con 59’13” nel 2019.

Il migliore degli spagnoli in gara è Carlos Mayo, campione europeo under 23 sui 10000 metri a Bydgoszcz nel 2017. Mayo ha un record personale di 27’25”00 sui 10000 metri in pista e punta a battere il record nazionale sui 10 km su strada di 27’48”.

L’azzurro Ahmed Ouhda proverà ad avvicinare il primato personale di 29’48” realizzato in occasione del sesto posto ai Campionati Italiani di 10 km d Forlì. Il portacolori dell’Atletica Casone Noceto ha esordito in nazionale ai Campionati Europei di cross di Dublino e si è classificato settimo alla Boclassic di Bolzano.

I meteorologi prevedono una giornata soleggiata ma ventosa, con temperature tra i 12 e i 14ºC al momento dell’evento.

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