Che i campionati italiani master in pista di Arezzo vengano disputati in un periodo climatico non ideale un po’ mi dispiace perché, avendo vissuto personalmente, per tanti bellissimi anni, l’atmosfera una simile vigilia, so che correre con il caldo aiuta certamente ad ottenere una prestazione migliore che poi, quasi sempre, è il principale degli obiettivi.
Giornalisticamente parlando, però, sono molto felice di poter dedicare la giusta attenzione alle varie sfide di tanti miei amici e conoscenti, complice l’assenza di altri eventi di rilievo che possano distogliere dall’attenzione.
Quest’anno, dunque, per gli amici master poche occasioni di confronto, e questa sarà la prima ed unica grande possibilità nella stagione stravolta dall’emergenza sanitaria internazionale che ha spazzato via gli Euroindoor di Braga e i Mondiali di Toronto.
Nella tre giorni di sfide, da venerdì 9 a domenica 11 ottobre, organizzate dalla Up Policiano Arezzo Atletica, risultano iscritti, nonostante il periodo dell’anno, oltre 1500 atleti a rappresentare 400 società e su tutti va evidenziata la prestigiosa presenza del grande ex azzurro assoluto, con ben due partecipazioni alle Olimpiadi del 2000 a Sidney e del 2004 ad Atene, Marco Torrieri, che vanta un personale di 10″22 sui 100 e 20″38 sui 200 metri.
Marco che è del 1978 e risulta iscritto, tra gli M40, sia nei 100 che 200 metri, sarà un grande stimolo per tutti gli altri partecipanti in un ambito master, quello dell’atletica, dove raramente dei forti ex atleti assoluti decidono di continuare a gareggiare, come talora succede, più spesso, in altri sport.
Per la cronaca Torrieri gareggia per la ASD Romatletica Footworks la stessa società di un mio grande avversario quando gareggiavo, per la verità mi ha quasi sempre battuto, che ancora non molla agonisticamente parlando, oltre ad essere un ottimo tecnico: il mio amico Claudio Rapaccioni, sotto ritratto con Pietro Mennea e la compagna di vita Anna Micheletti.