Vincenzo Felicetti - Enrico Saraceni ( foto archivio)
Vincenzo Felicetti - Enrico Saraceni ( foto archivio)

I Masters, questa categoria di atleti dai 35 anni in su, posseggono una grande forza per tre motivi fondamentali.

Sono tanti gli iscritti alla Federazione Italiana di Atletica Leggera: a fine 2019 risultano circa 105 mila tesserati di cui 82 mila uomini e 23mila donne.

Sono forti perché “ vivi” ed in ottima salute. Mantengono cioè una eccellente condizione fisica e di benessere mentale fino a tarda età, possedendo nel proprio DNA l’intimo piacere di stare in movimento, di svolgere una continua attività fisica, abbracciando uno stile di vita sano e divertente.

Si pongono infine, attraverso l’agonismo, la volontà e l’impegno per il raggiungimento del massimo risultato sportivo.

In questi tre mesi, nei quali in nostro paese ha dovuto affrontare il dramma di una pandemia che ha causato migliaia di morti, le statistiche hanno evidenziato come i malati gravi ed i decessi si sono avuti nell’80% dei casi in persone anziane, affette da più patologie.

Le cause in larga misura sono dovute alle cattive abitudini ed a stili di vita non corretti, tipo l’alimentazione sbagliata, l’alcool, il fumo e soprattutto la completa sedentarietà.

Quest’ultima ha raggiunto nel nostro paese una percentuale di circa il 40% dell’intera popolazione. Se si considera che un altro 26% pratica con discontinuità una qualche attività fisica, il quadro è davvero allarmante.

Per quanto mi risulta, i Masters, che io chiamo “atleti senza età”, sono rimasti immuni proprio perché usano da sempre la loro medicina preventiva, ossia la disciplina nel modo di vivere ed il continuo e metodico allenamento. Sono per tutti un esempio da seguire, specialmente per le nuove generazioni.

Essi amano correre perché si divertono, tornano bambini, nella ricerca di emulazione delle gesta dei grandi atleti di vertice.

Vogliono mettersi alla prova, scoprire quelle emozioni che solo la competizione può dare. In questo gioco piacevole raggiungono anche una grande autostima e la sensazione di sentirsi ancora molto giovani.

Da una mia osservazione sul campo, vista la mia esperienza trentennale, devo ammettere che ormai i masters si allenano in gran parte in modo semiprofessionistico.

Le informazioni sulle metodiche di allenamento, le periodizzazioni annuali volte all’adattamento graduale del proprio organismo e la scienza della nutrizione danno loro un grosso contributo.

Prova ne sia che il loro calendario sportivo è stimolante e simile a quello degli atleti assoluti. Gareggiano dal semplice campionato provinciale ai grossi eventi nazionali ed internazionali.

Esiste tuttavia una realtà nella quale il cosi detto “fai da te” spesso provoca sopravvalutazione delle proprie risorse organiche in chi, iniziando da principiante, vuole in breve tempo porsi obiettivi sportivi troppo ambiziosi, incorrendo in seri infortuni e usura precoce del proprio apparato neuromuscolare.

Ecco quindi l’esigenza di avere a disposizione, nelle società sportive affiliate alla Federazione, personale esperto, tecnici preparati e riconosciuti per i loro meriti, capaci di guidare loro verso un graduale e prudente percorso di crescita.

A tale scopo, mi propongo nei prossimi articoli di fornire alcuni modesti e fondamentali contributi sulla metodologia di preparazione atletica per i vari gruppi di età.

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