L’Italia al secondo posto nel medagliere degli Eurocross

Quattro podi nell'evento continentale di Venaria Reale

In una giornata illuminata da un bellissimo cielo azzurro, ma dominata da un freddo molto pungente, si è disputata ieri presso il Parco la Mandria di Venaria Reale in provincia di Torino, la 28esima edizione dei Campionati Europei di corsa campestre che ha visto un’eccellente partecipazione di tutti gli atleti azzurri capaci, alla fine, di chiudere al secondo posto assoluto nel medagliere dell’evento grazie a due ori e due argenti conquistati grazie ai successi di Nadia Battocletti, nella gara femminile under 23, e della squadra azzurra mista nella 4×1500 metri, mentre per l’argento dalla compagine azzurra maschile assoluta e da quella femminile under 23.

In un contesto organizzativo di estrema eccellenza, con tantissimo pubblico ai lati del percorso a fare il tifo per i propri beniamini, l’Italia ha raggiunto un risultato globale che le mancava da sedici anni, vale a dire in un’altra edizione disputata sul terreno casalingo di San Giorgio su Legnano, nel 2006, in quello che da sempre è il palcoscenico dello storico cross del Campaccio.

L’atleta cardine di questo risultato azzurro è stata certamente l’icona indiscussa del mezzofondo femminile italiano, la 22enne trentina Battocletti, capace di vincere il suo quarto titolo continentale consecutivo in tale manifestazione, replicando il successo dell’anno scorso a Dublino dopo i 2 precedenti nella categoria under 20, e in grado di trascinare le sue compagne all’argento a squadre.

Per Nadia è stata certamente una tripla soddisfazione nel senso che, oltre alle due medaglie vinte, ha chiuso nel migliore dei modi una stagione per lei sfortunatissima a causa della periostite tibiale che le aveva precluso i Mondiali di Eugene, e fatta arrivare non al meglio agli Europei di Monaco, con l’aggravante oltretutto di non essere nemmeno riuscita a preparare al meglio l’evento di ieri a causa di una fastidiosa forma di mononucleosi contratta al ritorno dalla Germania in agosto, per cui di fatto sta ancora curandosi sia pur in maniera leggera.

Per Nadia un successo ottenuto al termine di una gara sempre in testa, chiusa con il crono finale di 19’55, davanti all’unica avversaria in grado di tenerle testa per gran parte del percorso, ma poi staccata nettamente sull’ultima salita, la giovanissima britannica Megan Keith seconda con 20’08 dopo aver vinto il titolo continentale under 20 l’anno scorso, e quindi al passaggio di categoria.

Nella classifica finale a squadre l’Italia si è piazzata al secondo posto dietro alla Gran Bretagna per merito di Aurora Bado (14esima), Giovanna Selva (16esima), Anna Arnaudo (19esima), Sara Nestola (20esima) e Ludovica Cavalli (30esima).

Foto Giancarlo Colombo/FIDAL
Foto Giancarlo Colombo/FIDAL

L’oro della staffetta mista

La squadra azzurra ha conquistato il successo sui 6000 metri del percorso, divisi per 4 frazionisti, con il crono di 17’23 e tale risultato riveste un carattere particolare in quanto mai, nelle quattro precedenti occasioni in cui si era disputata questa disciplina, era salita sul podio.

Grande rivincita, in una stagione per lei meno brillante della precedente, per Gaia Sabbatini che ha avuto l’onore di tagliare il traguardo vittoriosa in un arrivo allo sprint in cui la seconda, la Spagna, ha chiuso in 17’24 a un solo secondo, mentre terza è stata la Francia con 17’31.

Grandissimo merito, ovviamente, anche agli altri tre frazionisti che nell’ordine sono stati Pietro AreseFederica Del Buono e Yassin Bouih.

La squadra azzurra vincitrice staffetta mista Eurocross 2022 (foto FIDAL)
La squadra azzurra vincitrice staffetta mista Eurocross 2022 (foto FIDAL)

L’argento della squadra azzurra nella gara maschile assoluta

Yeman Crippa lotta e fa l’andatura nel primo tratto dei 10 km del percorso, poi viene travolto dal ritmo forsennato degli avversari e perde contatto dai primi tre nel penultimo giro, e il suo recupero dell’ultimo km non basta purtroppo a raggiungere il podio che gli sfugge per soli 2 secondi, facendolo chiudere in quarta posizione con il tempo di 29’47 nella gara vinta, come da pronostico, dal fenomenale norvegese Jacob Ingebrigtsen in 29’33.

Nella classifica a squadre, però, l’Italia si piazza al secondo posto assoluto grazie anche all’ottima prova di Yohanes Chiappinelli che chiude ottavo con 30’03 e il tredicesimo di Osama Zoghlami, a un solo punto dalla Francia che ci batte per un solo punto, 24 a 25, ed è inevitabile pensare che tutto sarebbe potuto essere diverso se ci fosse stato il nostro atleta probabilmente più in forma del momento, Iliass Aouani che ha dovuto rinunciare a causa della positività al Covid.

La squadra azzurra argento Eurocross 2022 (foto FIDAL)
La squadra azzurra argento Eurocross 2022 (foto FIDAL)

La gara femminile delle assolute

La norvegese Karoline Grovdal ha vinto l’oro con il tempo di 26’25, davanti alla tedesca Konstanze Klosterhalfen seconda in 26’29, e ha confermato il titolo europeo di cross conquistato lo scorso anno a Fingal-Dublino, il suo settimo podio ottenuto nella storia della manifestazione nella categoria assoluta dopo i quattro bronzi consecutivi nel 2015, 2016, 2017 e 2018, l’argento nel 2019 e l’oro nel 2021. Nessuna come lei in tale evento continentale.

In pista la norvegese ha vinto due medaglie di bronzo sui 10000 metri ad Amsterdam nel 2016 e sui 3000 siepi a Berlino nel 2018 ed ha battuto il primato nazionale sui 5000 metri della grande Ingrid Kristiansen ai Bislett Games di Oslo dello scorso giugno.

Germania con tre atlete nelle prime quattro, Alina Reh al bronzo con lo stesso crono di 27’19 della connazionale Hanna Klein, per dominare nella classifica a squadre (9 punti) davanti a Gran Bretagna (30) e Irlanda (50).

Tra le azzurre troviamo Nicole Reina al ventunesimo posto (28’11), Gaia Colli 32esima (28’41), Federica Zanne 50esima (29’31), Cristina Molteni 60esima (30’46), Maria Gorette Subano (32’46).

Karoline Grovdal (foto Colombo/FIDAL)
Karoline Grovdal (foto Colombo/FIDAL)

La gara maschile degli under 23

Concede il bis sui 7662 metri del percorso il britannico Charles Hicks, che vive in Florida e ripete il successo di Dublino 2021 con crono di 23’40, dopo il trionfo nella finale Ncaa di cross.

La sfida è soprattutto con il compagno di squadra Zakariya Mahamed secondo con 23’48 e staccato soltanto nell’ultimo giro, mentre terzo è il francese Valentin Bresc in 23’58.

Tra gli azzurri, che chiudono al quinto posto a squadre, Marco Fontana Granotto è quattordicesimo in 24’22, poi Luca Alfieri 25esimo in 24’50, Enrico Vecchi 30esimo (24’56), Francesco Guerra 38esimo (25’05), Riccardo Martellato 60esimo (25’54), Alain Cavagna 61esimo (25’54).

Oro a squadre alla Gran Bretagna (11 punti), argento Francia (14), bronzo Irlanda (29).

La gara maschile degli under 20

Nella gara degli uomini vanno via in quattro già nel primo giro dei 4 previsti per circa 6000 metri, con il campione in carica Christensen, l’altro danese Lillesø, il britannico Will Barnicoat e l’irlandese Nicholas Griggs mentre un secondo gruppo è composto dagli inseguitori britannici Sam Mills e Luke Birdseye, e dall’irlandese Dean Casey.

All’uscita dal terzo attraversamento nel Castello, Axel Vang Christensen, il favorito della vigilia, perde contatto e poi si ferma e poi si stacca anche Lillesø per cui la lotta per il titolo si restringe a Barnicoat e Griggs con quest’ultimo che stacca Barnicoat sulle rampe dell’ultima salita, credendo di avere partita vinta ma, quando sembra impossibile riprenderlo, inciampa e rischia di cadere a una trentina di metri dall’arrivo per cui il britannico lo supera e vince con il crono di 17’40, con Griggs secondo in 17’41 e il suo connazionale Casey bronzo con 17’46.

Tra gli azzurri Konjoneh Maggi è 37esimo (18’40), Elia Mattio 39esimo (18’44), Nicolò Cornali 42esimo (18’45), Federico Sammartino 48esimo (18’49), Francesco Ropelato 58esimo (19’01), Matteo Bardea (19’16).

La Gran Bretagna con tre atleti nei primi cinque merita il successo a squadre (10 punti) davanti a Irlanda (17) e Spagna (30), con l’Italia al decimo posto (118).

La gara femminile degli under 20

Gara a due sui 3812 metri del percorso con la britannica Innes Fitzgerald e la spagnola Maria Forero ed è l’iberica che alla fine vince con il crono di 13’04 davanti alla norvegese Ingeborg Ostgard (13’07) e alla finlandese Ilona Mononen (13’08), rispettivamente argento e bronzo, mentre la giovanissima Fitzgerald (atleta del 2006), cede leggermente e chiude al quarto posto.

Nelle prime battute si era fatta vedere nella posizioni di testa la giovanissima Sofia Sidenius, poi frenata da un paio di cadute per cui la prima italiana al traguardo è stata l’allieva Lucia Arnoldo (32esima, 14’02), quindi Adele Roatta (45esima, 14’17), Beatrice Casagrande (46esima, 14’17), Sidenius (67esima, 14’41), Laura Ribigini (69esima, 14’53), Nicole Coppa (71esima, 14’56), per un undicesimo posto complessivo (123 punti).

L’oro a squadre è stato conquistato dalla Spagna (21) davanti a Turchia (25) e Germania (33).

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