La prima volta che ci siamo occupati di Marta Amani è stata nel febbraio del 2020, poche settimane prima dell’esplosione della pandemia mondiale, quando la allora quindicenne atleta milanese, figlia dell’ex quattrocentometrista azzurra Marina Favaro primatista italiana della 4×400 nel 1980, conquistò il titolo italiano under 18 nel salto in lungo con la misura di 6,23 metri che la rese la terza italiana allieva di sempre, a 13 cm dal primato italiano di Larissa Iapichino.
Fummo molto prudenti però, allora, senza esaltare più di tanto la prestazione di Marta, perché troppe sono state le situazioni in cui giovanissimi, che avevano ottenuto grandi risultati in questa categoria, sono poi spariti.
Adesso però dopo che, sotto l’attenta guida della sua tecnica Fiorella Colombo, ha continuato a crescere a suon di titoli italiani giovanili, ma anche con l’ottima prestazione ai campionati assoluti del 26 giugno scorso sempre a Rieti, dove fu seconda con il personale di 6,51 nel lungo dietro a Iapichino, non possiamo non esaltarci per le sue imprese, ultima delle quali ieri quando ha bissato il successo tricolore under 20 nel lungo, in cui era nettamente favorita, conquistando la maglia tricolore anche sui 200 metri e realizzando oltretutto il proprio personale con 24″02.
Per Marta adesso ci saranno i mondiali under 20 a Cali in Colombia, dall’uno al sei agosto, dove certamente farà il lungo e dove, in ogni caso, ha anche il minimo per il mezzo giro di pista, non potendo non ricordare un grandissimo campione quale Andrew Howe, anche lui specialista di lungo e 200, che conquistò a Grosseto nei mondiali under 20 del 2004 due ori in entrambe le specialità.
Naturalmente non si chiede così tanto a Marta che ricordiamo sempre essere al primo anno juniores, oltretutto una 2004 nata ad ottobre e quindi ancora 17enne, ma è veramente affascinante questo parallelo con il grande Andrew.
Entrando nel dettaglio dei 200 femminili di ieri, la gara è stata molto emozionante con Ilenia Angelini e Giulia Fongaro che sono entrate in testa sul rettilineo, ma sono state travolte dal grande lanciato di Amani che non ha dato loro scampo, con Angelini poi seconda in 24″13, mentre Gaya Bertello ha rimontato dalla corsia 1 per conquistare la terza piazza in 24″35 davanti a Fongaro (24″38).
Vediamo sotto le sintesi delle principali finali dell’ultima giornata dei campionati italiani under 20, che si sono conclusi ieri allo Stadio Raul Guidobaldi di Rieti.
200 maschili
Alessio Faggin è stato il re dello sprint maschile a Rieti e, dopo i 100 in 10″44, vince pure i 200 scendendo di nuovo sotto i 21 secondi, 20″99.
Samuele Rignanese cresce ancora dopo la batteria e si prende il secondo posto (come nei 100) in 21″22 mentre terzo è Davide Guidolin con 21″35.
Asta donne
Altra doppietta sprint-asta per Great Nnachi che ha vinto la gara a 4,02 dopo che Chiara Centenaro si era migliorata due volte (3,92 e 3,97) per prendersi la seconda piazza.
Nnachi prova anche senza successo i 4,20 ma per lei è comunque la seconda accoppiata (in stagione e in carriera) in due specialità piuttosto diverse, dopo le vittorie su 60 piani e asta ai tricolori juniores dello scorso febbraio.
Al terzo posto Matilde Poli con 3,72.
400 maschili
Luca Sito ha dominato la gara con il buon crono di 46″82, con nove centesimi di progresso rispetto al personale siglato al Challenge di Firenze.
Alle sue spalle personale anche per Tommaso Boninti arrivato secondo con 47″45 mentre Marco Zunino è terzo, anche lui con la miglior prestazione in carriera di 47″86.
Luca Sito (foto Grana/FIDAL)
400 femminili
Nancy Demattè è campionessa italiana con 55″44 davanti a Zoe Tessarolo con 55″62, mentre per la terza piazza Charlotte Sana corre in 56″50.
Alto uomini
Edoardo Stronati, 2,20 quest’anno, dopo aver avvertito un risentimento al bicipite femorale sinistro ha deciso precauzionalmente di non gareggiare.
Vittoria per Marcello Donadoni con il personale di 2,10 mentre secondo è stato Alessandro Di Gregorio con la stessa misura ma un numero maggiore di errori. Terzo posto per Alberto Murari con 2,03.
Triplo uomini
Federico Morseletto ha migliorato due volte il personale, al quinto salto a 15,61 e al sesto con 15,84 per vincere il titolo davanti al pubblico di casa.
Secondo posto per Federico Bruno, atterrato a 15,61 mentre terza piazza per Alex Fabbri con 15,47.

Triplo donne
Claudia Tessitore pur migliorandosi due volte, prima a 12,35 e poi a 12,59 al sesto salto, viene però superata alla fine da Francesca Orsatti che vince con l’ultima prova di 12,67 mentre terza posizione per Chiara Fantin con 12,37.
1500 maschili
Come nei 3000 piani di sabato, ha vinto ancora Thomas Serafini che negli ultimi 300 piazza la progressione, resistendo nell’ultimo tratto al rientro di Alessandro Morotti per un solo decimo (3’53″95 contro 3’54″05), mentre al terzo posto si piazza Elmehdi Bouchouata con 3’55″19.
1500 femminili
Sorpresa nella serie migliore con la vittoria di Camilla Galimberti con il crono di con 4’35″16, davanti ad Agnese Carcano con 4’35″52 e Melissa Fracassini con 4’37″58.
Tutti i risultati
Nella foto sotto del 2017 Marta Amani appena dodicenne con Filippo Tortu all’Arena di Milano.
