È andata in archivio una delle più belle edizioni dei Campionati Italiani Indoor sulle piste e sulle pedane del PalaCasali di Ancona. Rispetto alla prima giornata illuminata dai tre record italiani di Mattia Furlani nel salto in lungo, di Lorenzo Simonelli nei 60 ostacoli e Elisa Molinarolo nel salto con l’asta, la domenica di gare in terra marchigiana è stata meno scoppiettante per gli standard di eccellenza raggiunti dall’atletica italiana, ma è stata comunque ricca di grandi risultati. I protagonisti della seconda giornata sono stati Andy Diaz (17.60 nel salto triplo), Zane Weir (21.69m nel getto del peso), Zaynab Dosso (7”06 nei 60 metri femminili) e Chituru Ali (6”57 nei 60 metri). Dopo i 16 record italiani nelle ultime settimane, anche l’ultima giornata di Ancona ha regalato l’impresa del record italiano under 20 di Aurora Vicini nel salto in alto femminile (1.92m).
La classifica dei Campionati Italiani di società assoluti ha premiato le Fiamme Gialle a livello maschile (111 punti) l’Atletica Brescia 1950 in campo femminile (76 punti). L’Atletica Rieti Andrea Milardi a livello maschile (188 punti) e la Bracco Atletica in campo femminile (192 punti) hanno vinto la classifica combinata che tiene conto dei risultati di tutte le rassegne tricolori (juniores e promesse, allievi e assoluti).
Andy Diaz (salto triplo maschile)
Andy Diaz ha vinto il suo primo titolo italiano indoor con 17.60m sfiorando di un solo centimetro la sua migliore prestazione mondiale dell’anno realizzata alla Copernicus Cup. Nella sua serie Diaz ha fatto registrare anche due salti da 17.32m e 17.48m nei primi due tentativi.
Diaz ha raggiunto la stessa misura di 17.60m, che permise al suo allenatore Fabrizio Donato di battere il vecchio record italiano all’aperto nella magica serata di inizio Giugno 2000 alla Notturna di Milano all’Arena Civica. Peccato che non possa gareggiare da italiano ai Mondiali di Glasgow, ma potrà finalmente vestire la maglia azzurra dal 1Agosto proprio quando inizieranno le Olimpiadi di Parigi. Diaz è stato festeggiato proprio da Donato che nella sua carriera collezionò tanti titoli italiani indoor sulla pedana di Ancona con grandi misure.
Andy Diaz: “Mi appassionai immediatamente all’atletica grazie ad un cugino che praticava questo sport e mi spinse a perseguire questo sogno. Purtroppo nel sistema atletico cubano, se non sei un talento assoluto di questo sport, lo stato non scommette e investe su di te. Fino all’età di 19 anni vivevo in un college, allenandomi per diventare un campione. Sapevo che non sarei mai stato abbastanza per il mondo sportivo cubano e per questo decisi di trovare la mia strada in Italia”.
Il finalista mondiale outdoor di Eugene 2022 e di Budapest 2023 Emmanuel Ihemeje ha superato la barriera dei 17 metri per la prima volta in questa stagione con 17.03m al primo tentativo nel suo unico salto effettuato.
Zane Weir (getto del peso maschile)
Il campione europeo indoor e finalista olimpico Zane Weir ha conquistato il primo titolo italiano indoor della sua carriera del getto del peso con 21.69m battendo il compagno di allenamenti Leonardo Fabbri, che ha realizzato un lancio da 21.07m nella sua prima gara da primatista italiano indoor della specialità. Weir ha fatto registrare altri tre lanci validi da 20.96m, 21.08m e 21.45m.
Weir é nato a Durban in Sudafrica, ma è diventato italiano grazie al nonno Mario, di origini triestine. Ha ottenuto l’eleggibilità per gareggiare con la maglia della nazionale italiana nel 2021 e ha debuttato in azzurro alla Coppa Europa di lanci. Pochi mesi dopo si è piazzato quinto nella finale olimpica di Tokyo. Zane ha stabilito il record italiano indoor con 21.67m ai Mondiali di Belgrado. Lo scorso anno ha trionfato agli Europei Indoor di Istanbul con 22.06m, prestazione migliorata quest’anno da Fabbri con 22.37m a Liévin. Lorenzo Del Gatto ha sfiorato il muro dei 20 metri con 19.97m.
Zane Weir: “Sento di essere in buone condizioni e non vedo l’ora di migliorarmi. Ora devo ottenere continuità. Non penso alle medaglie e ai record. In questo momento voglio soprattutto trovare il ritmo in pedana”.
Leonardo Fabbri: “La medaglia d’argento ai Mondiali mi ha regalato molta convinzione. Ho la testa sgombra. Non cerco più scuse. Il viaggio dal Sudafrica verso l’Europa a fine Gennaio è stato complicato da una coincidenza persa e ho dormito solo quattro ore durante la notte, ma sono riuscito a trovare il focus su me stesso e ho realizzato 21.26m a Lodz e 21.67m a Nordhasusen. Credo di avere molti margini di miglioramento. Paolo Dal Soglio ne è convinto. Ecco perché è contento a metà.Io e Zane Weir viviamo in simbiosi. Abbiamo affittato una casa a Schio dove Paolo Dal Soglio vive con la famiglia. Ho perso 25 kg grazie alla dieta che mi fa seguire l’ex discobolo Diego Fortuna”.
Zaynab Dosso (60 metri femminili)
Zaynab Dosso ha trionfato nella finale dei 60 metri in un ottimo 7”06 a dimostrazione di un eccellente condizione di forma. La primatista italiana dei 60 metri e dei 100 metri è arrivata a soli quattro centesimi di secondo dal suo record italiano di 7”02 realizzato alla Copernicus Cup di Torun. Dosso ha completato il grande fine settimana del suo coach Giorgio Frinolli, che il giorno prima aveva festeggiato lo straordinario record italiano dell’altro allievo Lorenzo Simonelli sui 60 metri ostacoli. A livello mondiale Dosso è terza nelle liste stagionali con 7”02 dietro a Julien Alfred (6”99) e a Ewa Swoboda (7”02).
Dosso vive e si allena al Campo Paolo Rosi a Roma nella città dei prossimi Campionati Europei dal 7 al 12 Giugno. La sprinter di origini ivoriane coltiva grandi ambizioni anche con la staffetta 4×100 dopo il bronzo agli Europei di Monaco di Baviera 2014 e il quarto posto ai Mondiali di Budapest in 42”49 dopo lo straordinario record italiano in batteria (42”14).
Zaynab Dosso: “Qualche anno fa ho preso la decisione di trasferirmi nella Capitale. Non è stato facile passare da una cittadina molto piccola come Rubiera ad una grande città, ma è stato l’inizio di un sogno, che continuerà agli Europei. Al 2024 chiedo tanta salute, che lo scorso anno è mancata. Ce ne sarà bisogno per affrontare gli Europei in casa e le Olimpiadi di Parigi”.
La campionessa uscente Gloria Hooper si è piazzata al secondo posto in 7”31, mentre il terzo posto è andato a sorpresa a Carlotta Fedriga con il record personale di 7”33.
Chituru Ali (60 metri maschili)
Chituru Ali ha trionfato nella finale dei 60 metri migliorando di quattro centesimi di secondo il record personale con l’eccellente tempo di 6”57, tempo che gli permette di staccare il biglietto per i Mondiali di Glasgow. Il giovane comasco delle Fiamme Gialle aveva un personale di 6”61 realizzato sempre ad Ancona nel 2022, mentre all’aperto aveva corso in 10”12 agli Europei di Monaco di Baviera 2022. Lo scorso anno è rimasto fermo per un lungo infortunio. Il campione europeo indoor di Istanbul 2023 Samuele Ceccarelli ha mostrato progressi rispetto alla gara di Parigi classificandosi al secondo posto in 6”66 precedendo Marco Ricci (6”69).
Ali è nato da madre nigeriana e da padre ghanese. E’ cresciuto ad Abate, quartiere a sud di Como, affidato alla famiglia Mottin. Ha giocato a calcio finché ha iniziato ad avere infortuni. Chitru si è messo in evidenza sui 110 metri ostacoli e ha vinto il suo primo titolo italiano promesse nel 2019. Al rientro dal lockdown nel periodo del covid ha iniziato a concentrarsi sullo sprint realizzando la migliore prestazione nazionale sui 150 metri con 15”38. Ali è soprannominato il “Bolt” italiano per la sua imponente stazza (è alto 1.98m x 98 kg). Si allena a Roma con Claudio Licciardello. Ha studiato amministrazione, finanza e marketing all’istituto tecnico. Nel 2023 ha gareggiato solo una volta in una gara indoor a Val de Reuil in Francia dove ha corso in 6”70 in batteria in 6”75 in finale prima di fermarsi per un infortunio.
Chituru Ali: “E’ stato complicato ripartire dopo l’infortunio dell’anno scorso. Sembrava che fossi in grado di riprendere ma c’era sembra qualcosa che mi faceva tornare indietro e non ero pronto per gareggiare. Ho fatto tutta la stagione cercando di ritrovare una forma che era impossibile recuperare. Da piccolo ho fatto un po’ di tutto. Gli ostacoli mi servivano per la coordinazione. Nel 2020 non ho potuto provare gli ostacoli a causa del Covid e nella prima gara di ripresa provai i 150 metri Mi era venuto facile e ho deciso di insistere con lo sprint”.
Aurora Vicini (Salto in alto femminile)
La diciottenne del Cus Parma Aurora Vicini ha vinto il titolo italiano assoluto nel salto in alto femminile con l’eccellente misura di 1.92m migliorando dopo 12 anni il record italiano under 20 di Alessia Trost realizzato nel 2012 con 1.91m. L’atleta emiliana ha eguagliato 1.88m al primo tentativo prima di superare 1.90m e 1.92m alla seconda e diventa la sesta italiana a livello assoluto. L’altra stella emergente del salto in alto italiano Idea Pieroni si è piazzata seconda con 1.86m davanti alla portacolori della Quercia Rovereto Asia Tavernini (1.84m).
Vicini sale al secondo posto nelle liste mondiali under 20 alle spalle della figlia d’arte serba Angelina Topic, che di recente ha eguagliato il record nazionale con 1.97m. Il risultato vale anche come standard di qualificazione per i Campionati Europei di Roma all’aperto. Davvero una grande soddisfazione per il suo bravo allenatore Renato Conte, che segue anche il triplista Tobia Bocchi.
La giovane saltatrice di Noceto in provincia di Parma ha fatto parte della fortunata spedizione italiana agli Europei under 18 di Gerusalemme 2023 dove si è piazzata al quinto posto con 1.80m nella gara vinta da Topic. Vicini arrivava all’appuntamento tricolore con un precedente record personale di 1.88m realizzato durante l’incontro internazionale juniores tra Francia e Spagna disputato a Liévin nel 2023.
Aurora Vicini: “Non avevo realizzato di aver centrato lo standard per gli Europei di Roma. Devo metabolizzare il tutto. Dopo aver visto realizzare tutti questi risultati al PalaCasali, mi sono detta di voler fare qualcosa anch’io. E’ stato un risultato inaspettato, ma volevo lasciare un segno. Mi sono svegliata stamattina e non avevo idea delle sensazioni. Ero carica. A livello fisico stavo bene ma sapevo che basta un dettaglio per sbagliare un salto. Mi sono detta: ‘Ci provo. Ho tutti vicini”.
Ayomide Folorunso (400 metri femminili)
La finalista mondiale e primatista italiana dei 400 metri ostacoli Ayomide Folorunso ha vinto un’emozionante finale dei 400 metri in 53”20 davanti alla veneziana Rebecca Borga (53”37). Folorunso ha dovuto mettere tutta la sua grinta per respingere l’attacco sul rettilineo finale di Borga.
Folorunso ha collezionato il quinto titolo italiano sui 400 metri indoor dopo i successi nel 2016, 2017, 2020 e 2023. Nella sua carriera la studentessa di medicina di Fidenza allenata da Maurizio Pratizzoli ha trionfato cinque volte agli Assoluti outdoor nella sua specialità prediletta dei 400 metri ostacoli. Ayomide ha realizzato il suo primo record italiano assoluto con 54”22 sui 400m ostacoli ai Campionati Italiani di Molfetta e si è migliorata con 53”89 nella semifinale dei Mondiali di Budapest qualificandosi per la sua prima finale iridata dove si è piazzata ottima sesta con 54”19.
Edoardo Scotti (400 metri maschili)
Il piacentino Edoardo Scotti ha completato la doppietta dei quattrocentisti dell’Emilia Romagna dopo la vittoria della corregionale Folorunso fermando il cronometro in un buon 46”57 in una finale mai in discussione.
Scotti salì sulla ribalta nel 2019 in occasione della vittoria sui 400 metri ai Campionati Europei under 20 di Boras prima di conquistare un posto nella finale della staffetta 4×400 ai Mondiali di Doha 2019. L’anno successivo ha realizzato il record italiano under 23 in occasione della vittoria al Golden Gala 2020 con 45”21. Nel 2021 l’emiliano ha vinto il bronzo sui 400 e l’argento con la staffetta 4×400 agli Europei under 23 e ha vinto la 4×400 mista alle World Relays. E’ stato finalista olimpico con la staffetta 4×400 a Tokyo con il record italiano di 2’58”81. Edo studia economia all’Università e si diletta a giocare a golf.
L’allievo del coach Giacomo Zilocchi ha preceduto il siciliano Riccardo Meli, sceso a sua volta al di sotto dei 47 secondi con 46”97. Alessandro Moscardi si è aggiudicato il terzo posto in 47”15 precedendo gli staffettisti della 4×400 Vladimir Aceti (47”36) e Lorenzo Benati (47”85).
Eloisa Coiro (800 metri femminili)
Eloisa Coiro ha vinto il secondo titolo indoor consecutivo e il quarto complessivo conteggiando anche anche i successi all’aperto. Elena Bellò è stata al comando per settecento metri ma Coiro ha lanciato lo sprint decisivo aggiudicandosi la vittoria in 2’03”12. Bellò ha chiuso la gara al secondo posto in 2’03”90 davanti alla figlia d’arte marchigiana Eleonora Vandi (2’04”51).
Nel palmares della ventitreenne romana allenata da Emilio De Bonis spiccano anche le tre vittorie ai Campionati Italiani outdoor nel 2019, 2022 e 2023. L’atleta originaria del quartiere Parioli salì sulla ribalta in occasione dei Campionati Europei di Grosseto 2017 quando si piazzò quinta sugli 800 metri quando era ancora nella categoria allieve. Nel 2018 raggiunse la finale della staffetta 4×400 ai Mondiali Juniores di Tampere con il record italiano di categoria.
Nel 2019 si piazzò quarta agli Europei under 20 di Boras in Svezia poche settimane prima di vincere il primo titolo italiano assoluto a Bressanone. Agli Europei Indoor di Torun 2021 ha contributo al record italiano indoor della staffetta 4×400 con 3’30”32. Nello stesso anno ha vinto l’argento agli Europei under 23 sugli 800 metri. L’anno scorso è stata finalista agli Europei Indoor di Istanbul con un buon settimo posto ed è scesa tre volte sotto i 2 minuti sugli 800 metri portando il personale a 1’59”61 nella semifinale dei Mondiali di Budapest. Si è laureata in economia e finanza all’Università Luiss di Roma.
Francesco Pernici (800 metri maschili)
Il bresciano Francesco Pernici ha vinto il suo primo titolo italiano indoor nel giorno del suo ventunesimo compleanno migliorando il record personale con 1’49”15. Il romano della Studentesca Rieti Tommaso Maniscalco ha conquistato il secondo posto in 1’49”70 precedendo di diciannove centesimi di secondo Francesco Conti (1’49”89).
Pernici è originario della Valle Camonica. Dopo aver praticato calcio e karaté il giovane bresciano ha iniziato con l’atletica a 10 anni su iniziativa del nonno perché la mamma Valentina correva i 400 metri a livello giovanile. Francesco si è messo in luce nel 2021 in occasione degli Europei under 20 di Tallin 2021, dove ha conquistato la medaglia d’argento con la staffetta 4×400. Nel 2022 ha migliorato lo storico record italiano under 20 degli 800 metri di Davide Cadoni fermando il cronometro in 1’46”87 a Conegliano. Ha migliorato il record personale con 1’45”23 in occasione dei Campionati Italiani di Molfetta del Luglio scorso e ha vestito la maglia azzurra ai Mondiali di Budapest.
Ludovica Cavalli (3000 metri femminili)
La finalista mondiale dei 1500m di Budapest 2023 Ludovica Cavalli ha vinto il suo terzo titolo italiano sui 3000 metri indoor in un eccellente 8’47”76, secondo miglior tempo della sua carriera dopo l’ottimo 8’44”40 realizzato a Metz nel 2023. La mezzofondista genovese ha compiuto un notevole passo in avanti l’anno scorso sotto la guida di coach Stefano Baldini, che l’ha portata all’undicesimo posto ai Mondiali di Budapest. Cavalli è diventata la prima italiana a raggiungere la finale iridata dai tempi di Fabia Trabaldo a Stoccarda 1993.
Federica Del Buono e Marta Zenoni si sono piazzate rispettivamente al secondo e al terzo posto migliorando entrambe i primati personali con 8’48”93 e 8’50”31. Del Buono e Zenoni salgono al quarto e al quinto posto delle liste italiane di sempre.
Federico Riva (3000 metri maschili)
Il romano Federico Riva si è aggiudicato anche il titolo italiano sui 3000 metri in 7’57”89 battendo con un cambio di ritmo nell’ultimo giro il primatista italiano Pietro Arese (7’58”92) in una gara che ha ripetuto in fotocopia lo stesso ordine d’arrivo dei 1500 metri del giorno prima. Riva ha detenuto il record italiano dei 1500 metri per un giorno prima che lo migliorasse Ossama Meslek. Arese ha cancellato dopo 27 anni il record italiano dei 3000 metri detenuto dal 1997 da Gennaro Di Napoli.
Simone Bertelli (Salto con l’asta maschile)
Il diciannovenne torinese Simone Bertelli ha vinto il titolo italiano assoluto nel salto con l’asta maschile con la misura di 5.50m riuscita alla seconda prova prima di commettere tre errori alla misura di 5.63m del record italiano under 23 detenuto dal campione del mondo di Parigi 2003 Giuseppe Gibilisco.
Bertelli ha superato in precedenza 5.15m solo al terzo tentativo, 5.30m e 5.40m alla prima prova.
Bertelli si mise in luce l’anno scorso vincendo il titolo italiano juniores migliorando il record italiano under 20 di Andrea Giannini con 5.51m. Lo scorso Agosto l’allievo del coach Riccardo Frati ha conquistato l’oro agli Europei under 20 di Gerusalemme con 5.40m. In questa stagione Simone ha vinto il titolo italiano under 23 con 5.55m al primo anno nella categoria. Ivan De Angelis ha superato 5.30m alla prima prova prima di commettere un errore a 5.40m e due a 5.45m. Federico Bonanni ha valicato l’asticella a 5.20m alla seconda prova prima di sbagliare due tentativi a 5.35m e una a 5.40m e completa un podio composto interamente da astisti nati tra il 2001 e il 2004.
Veronica Zanon (salto triplo femminile)
Veronica Zanon ha vinto il primo titolo italiano assoluto indoor della sua carriera eguagliando il personale stagionale con 13.51m. La saltatrice delle Fiamme Oro ma cresciuta nell’Assindustria Sport Padova ha stabilito in carriera il record nazionale under 20 di 13.84m ai Campionati Italiani giovanili di Grosseto nel Settembre 2020 in una manifestazione nella quale conquistò anche il secondo posto nel salto in lungo e la vittoria nella stafetta 4×100.
L’atleta originaria di Galliera Veneta in provincia di Padova è piazzata sesta agli Europei under 23 di Espoo 2023. Dariya Derkach ha rinunciato a gareggiare nel triplo dopo aver gareggiato nel salto in lungo nella giornata di Sabato. Deborah Tripodi si è piazzata seconda con il record personale di 12.94m precedendo di tre centimetri Corinne Challancin (12.91m).
Lorenzo Modugno (eptathlon)
Il portacolori della Polisportiva Triveneto Trieste Lorenzo Modugno ha vinto l’eptathlon con 5413 punti davanti a Michele Brini (5277) e a Simon Zandarco (5210). Il trentino Lorenzo Naidon, in testa dopo la prima giornata, è stato costretto al ritiro per un infortunio sulla quarta barriera dei 60 metri ostacoli. Brini ha vinto i 60m ostacoli in 8”37. Modugno si è aggiudicato la prova del salto con l’asta con 5.00m prima di concludere le sette fatiche con 2’39”55 sui 1000 metri.
Anna Musci (getto del peso femminile)
La giovane pugliese Anna Musci ha bissato la vittoria ai Campionati Italiani all’aperto di Molfetta con un altro successo tricolore assoluto a livello indoor con 15.10m nel getto del peso davanti alla junior Giada Cabai, che ha migliorato il record personale con 15.08m. Sara Verteramo si è piazzata al terzo posto con 15.08m.
Staffette
Il quartetto maschile del Cus Pro Patria Milano formato da Luca Sito, Edoardo Franzi, Giorgio Isacco e Andrea Pasnassidi ha vinto il titolo italiano della staffetta 4×2 giri in 3’16”29 davanti a Pro Sesto Atletica Cernusco (3’16”82) e Assindustria Sport Padova (3’18”22.
L’Atletica Bergamo 1959 Oriocenter (Greta Vuolo, Valentina Vaccari, Grace Volonterio e Elisa Valensin) ha completato il trionfo dei club lombardi nelle staffette in 3’43”91 davanti a Fratellanza Modena 1874 (3’44”16) al Cus Pro Patria Milano (3’44”32). Da sottolineare la presenza di due giovani talenti della nostra atletica come Valensin e Vaccari nella squadra vincitrice.