Da oggi a domenica i campionati italiani assoluti di atletica

La presentazione di tutte le gare femminili di Rovereto

E’ tutto pronto a Rovereto (Trento) per i Campionati Italiani Assoluti che torneranno nella Città della Quercia da oggi sino a domenica 27 giugno per assegnare le maglie tricolori e, soprattutto, per l’ultimo assalto alla possibilità di coronare il sogno olimpico di coloro che ancora non abbiano il minimo o che stia lottando, punto su punto, nel ranking mondiale.

Saranno 42 i titoli in palio, con i primi campioni tricolori che saranno incoronati già nel tardo pomeriggio di oggi, nell’ambito della 10 chilometri di marcia, mentre in pista la giornata sarà dedicata alla prima parte del programma di prove multiple e alle batterie dei 400 metri.

Sabato 26 giugno giornata interamente dedicata alla pista, mentre il programma dell’ultimo giorno sarà concentrato a partire dalle 17.

Vediamo dunque settore per settore, quali saranno i maggiori spunti di interesse di questi intensi tre giorni di gare a cominciare dalle gare femminili dove saranno presenti praticamente tutte le atlete italiane più rappresentative, ad eccezione delle specialiste delle discipline su strada.

Mezzofondo donne

Quando si fanno queste presentazioni si parte generalmente dalla gare di velocità ma, ci perdoneranno le nostre sprinter le cui gare saranno veramente molto interessanti in ottica olimpica, se cominciamo dalla prova dei 1500 metri femminili che riveste certamente dei significati molto particolari, per tanti motivi.

4 atlete su tutte, due che gareggeranno per il semplice prestigio derivante dal titolo, visto che la qualificazione olimpica ce l’hanno in tasca, una che si gioca le ultime possibilità di ottenerla e, infine, un’atleta che, in tale occasione, correrà fondamentalmente per dimostrare a se stessa che la sua carriera davanti è ancora lunghissima e ci sono tanti appuntamenti su cui puntare, a cominciare dai mondiali in Oregon del 2022.

Nadia Battocletti è colei che ha già la certezza di partecipare alle Olimpiadi, avendo ottenuto il minimo olimpico nei 5000 metri con un ottimo 14’58″73 a Nizza, seconda italiana di sempre e migliore crono dal 1997.

A Rovereto, molto vicino a casa sua, la 21enne trentina farà una specie di passerella sui 1500 metri, ma siamo certi che il suo impegno non sarà certo inferiore a quello che mette abitualmente in ogni impegno della sua vita agonistica, anche perché sarà molto stimolata dalla presenza di Gaia Sabbatini, 22 anni, esplosa definitivamente nelle ultime settimane con ottimi riscontri cronometrici che l’hanno portata a sfiorare di 3 centesimi il minimo olimpico di 4’04″23 ma che, grazie al ranking mondiale, è in una posizione che le garantisce al 99,99% di coronare il suo sogno a cinque cerchi.

L’atleta che si gioca tutto sarà però Federica Del Buono, 26enne mezzofondista dal talento cristallino, che vinse anche una medaglia di bronzo agli Euroindoor di Praga nel 2015, la quale dopo tanti anni di problemi fisici di vario genere a causa dei quali sembrava persa per l’atletica, è invece tornata ad ottimi livelli e, agli assoluti di Rovereto, cercherà punti fondamentali per migliorare la sua classifica mondiale e continuare a coltivare il sogno olimpico, che meriterebbe ampiamente di realizzare per tutte le sofferenze degli ultimi anni.

La quarta grande protagonista di questa gara dei 1500 metri, stando ovviamente alle liste delle iscritte, sarà certamente Marta Zenoni, altro gigantesco talento del mezzofondo, incappata anche lei in una serie di problematiche che l’hanno tenuta, spesso, fuori dalle competizioni negli ultimi anni salvo poi, quando riesce a tornare, dare sempre dimostrazione della sua classe immensa.

Purtroppo Marta è tornata alle gare da poco, dopo essere rimasta ferma nel periodo dall’inizio del Covid-19, e non potrà giocarsi alcuna possibilità olimpica, ma sicuramente scenderà in pista per vincere e per trovare delle conferme in proiezione dei prossimi impegni agonistici della sua carriera.

Marta Zenoni (foto Grana/FIDAL)
Marta Zenoni (foto Grana/FIDAL)

Interessante, in ogni caso, anche l’altra disciplina del mezzofondo veloce, gli 800 metri, con Elena Bellò scesa a 2’01″32 a Samorin che cercherà punti decisivi per il suo ranking olimpico dove, per ora, è qualificata ma dovrà vedersela per il titolo con Eloisa Coiro, se questa deciderà di fare anche il doppio giro di pista oltre i 400, reduce dal personale di 2’02″24, ma anche naturalmente con Eleonora Vandi, mentre risulta iscritta anche Gaia Sabbatini che potrebbe pure rinunciare ai 1500.

Velocità donne

La gara dei 100 metri sarà una specie di trial italiano per definire le 6 ragazze che faranno parte della squadra olimpica della 4×100, considerando peraltro come si possa ovviamente attingere anche dalla distanza doppia.

In realtà la situazione vede 5 posti praticamente assegnati vale a dire quelli di Gloria Hooper che quest’anno ha già corso in un ottimo 11″24, suo personale che l’ha fatta diventare quarta italiana di sempre,di Anna Bongiorni 11″31 in stagione, della ventenne Vittoria Fontana 11″33 a Ginevra, di Irene Siragusa che ha corso recentemente in 11″41 e, in ogni caso, vanta una grande esperienza e, naturalmente di Dalia Kaddari che non farà i 100 di cui non è una specialista ma che, con il suo lanciato nei 200 non lascia dubbi sul suo inserimento nella squadra.

Sarà quindi lotta per il sesto posto con Zaynab Dosso, la campionessa italiana delle ultime due edizioni che, dopo un inizio di stagione complicato vorrà dire la sua, ma interessante sarà verificare la condizione di Johanelis Herrera-Abreu,, facente parte della staffetta primatista italiana di Doha, e poi dell’emergente Giorgia Bellinazzi e di Alessia Pavese che correrà, però, solo i 200.

Nei 400 metri Alice Mangione reduce dall’ottimo 51″74 di Ginevra cerca conferma e vorrà certamente bissare il successo dell’anno scorso a Padova, mentre sarà interessante verificare per l’altra staffetta femminile, la 4×400, le condizioni di varie atlete recentemente scese sotto i 53 quali Maria Benedicta Chigbolu 52″60, la tricolore under 23 Anna Polinari 52″66, Raphaela Lukudo 52″72, Virginia Troiani 52″82 ed Eloisa Coiro 52″95, ma anche di Eleonora Marchiando che ha già fatto parte quest’anno della squadra delle staffettiste azzurre, anche se quest’ultima pur iscritta riteniamo si concentrerà totalmente sui 400H.

Alice Mangione (foto Colombo/FIDAL)
Alice Mangione (foto Colombo/FIDAL)

Ostacoli donne

Elisa Maria Di Lazzaro ha iniziato l’anno scorso a crescere sostanzialmente e ha ridotto le distanze da Luminosa Bogliolo al punto, addirittura, di superarla per la prima volta, sabato scorso a Madrid in una sfida diretta, 12″95 per Elisa terza, e 12″98 per Luminosa quarta.

Con la Bogliolo che ha tranquillamente il biglietto per Tokyo, grazie al minimo ottenuto, per la Di Lazzaro in rimonta nelle posizioni del ranking dei 100 H, che la vede ora 47esima su 40 posti disponibili, la vittoria sarebbe fondamentale perché le darebbe molti punti, e quindi la sfida avrà una duplice valenza per la triestina.

Nei 400 ostacoli Ayomide Folorunso e Yadisleidy Pedroso, con il minimo olimpico, troveranno contro una Linda Olivieri in grande forma e abbastanza tranquilla per il Giappone, grazie al ranking, ma Eleonora Marchiando che non è posizionata bene nelle classifiche, ma ha già corso in 55″68, potrebbe tentare di ottenere il minimo richiesto di 55″40.

Salti donne

Nel salto in lungo prima gara, giusto per la statistica, di Larissa Iapichino dopo il cambio di tecnico che vede ora il padre Gianni seguirla.

La primatista del mondo under 20 indoor con 6,91 metri avrà finalmente anche la mente libera dal pensiero della maturità scientifica appena sostenuta, per cui potrà verificare al meglio la propria condizione.

Da seguire con interesse la prova dell’altra junior Arianna Battistella che recentemente si è portata a un buon 6,55, ma naturalmente massimo rispetto anche per Laura Strati sempre al meglio negli appuntamenti che contano.

Molto importante la competizione dell’asta con la presenza annunciata della primatista italiana Roberta Bruni, già in possesso del minimo olimpico, ma con la notizia delle ultime ore che la vede rinunciare per un piccolo problema fisico.

A questo punto potrebbe avere via libera per il successo la sua storica rivale Sonia Malavisi che, da qualche settimana, è uscita dalle posizioni utili del ranking per volare in Giappone e per la quale, i punti che le deriverebbero dalla conquista del titolo italiano sarebbero fondamentali per provare a risalire, anche se non sarà semplice perché, sarà in gara pure Elisa Molinarolo che quest’anno ha già saltato 4,55 e che, a sua volta, sta risalendo velocemente le posizioni del ranking.

Come se non bastasse ci sarà anche Helen Falda, azzurra che studia negli States, che quest’anno ha superato i 4,42, per cui una gara assolutamente da non perdere.

Nel salto triplo, torna in pedana dopo la splendida e sfortunatissima prova di una settimana fa Dariya Derkach, 14,31 metri di personale a 1 solo centimetro dal minimo olimpico, e un ranking che purtroppo non le da nessuna possibilità di andare a Tokyo.

Sicuramente ci proverà nella sua gara, stimolata certamente da Ottavia Cestonaro che, a sua volta, si giocherà tutte le sue carte per cercare un grande salto oltre i 14 metri, e ci sarà anche Veronica Zanon, apparsa però non nella migliore condizione ai tricolori promesse.

Bellissima la competizione, per chiudere con i salti, dell’alto con il ritorno in pedana di Elena Vallortigara, già con il minimo Olimpico, e con Alessia Trost che pur essendo in crescita, non è ancora certissima della sua partecipazione olimpica e sarebbe meglio che saltasse l’1,96 che la qualificherebbe di diritto e che, nell’ultima uscita di Chorzow, è apparso nettamente alla sua portata.

Da seguire anche Erika Furlani, Rebecca Pavan e Marta Morara.

Dariya Derkach (foto Bufalino/FIDAL Lazio)
Dariya Derkach (foto Bufalino/FIDAL Lazio)

Lanci donne

Sara Fantini è la superstar delle lanciatrici presenti. Reduce dall’ottimo personale di 72,31 ottenuto sabato scorso a Madrid, nel martello, l’azzurra è ormai vicinissima alla conquista della sua prima qualificazione olimpica, pur avendo sfiorato il minimo di soli 19 centimetri, e i punti del titolo italiano dovrebbero essere decisivi per confermare la sua posizione.

Stesso discorso vale per l’altra azzurra ben posizionata nel ranking olimpico, Daisy Osakue nel disco, la quale dovrà giocarsi la vittoria con Stefania Strumillo apparsa in buone condizioni di forma.

La simpaticissima capitana azzurra Chiara Rosa ha la possibilità di aggiungere una maglia tricolore alle 28 che già detiene nel getto del peso, mentre un’altra grande veterana delle nostre lanciatrici, Zahra Bani, prova a vincere la 17esima nel giavellotto, ma avrà una concorrenza maggiore quale quella di Sara Jemai e della rientrante Carolina Visca.

Sara Fantini (foto Colombo/FIDAL)
Sara Fantini (foto Colombo/FIDAL)

Multiple e marcia donne

Nell’eptathlon non ci sarà la quattro volte campionessa italiana Sveva Gerevini, per un problema al piede, per cui le maggiori pretendenti al titolo saranno Marta Giaele Giovannini, Federica Palumbo ed Eleonora Ferrero.

In memoria della indimenticata Anna Rita Sidoti si correrà la 10 chilometri di marcia su un percorso cittadino nel centro di Rovereto, corso Bettini, con arrivo in prossimità del Museo di Arte Moderna e Contemporanea.

Tra le favorite Federica Curiazzi, Lidia Barcella e Beatrice Foresti.

Marcia uomini

Quale anticipazione della presentazione di domani delle gare maschili, ricordiamo i marciatori che gareggeranno in serata, mentre dei 400metristi che correranno le batterie nel pomeriggio, e dei decatleti che disputeranno dalla mattinata le loro prime cinque gare, ne parleremo nella descrizione globale delle gare degli uomini.

Attenzione, quindi, nella 10 chilometri di marcia per Francesco Fortunato che può ottenere il  decimo titolo italiano e festeggiare al meglio la sua certa partecipazione ai giochi olimpici nella 20 km.

A contendergli il titolo Federico Tontodonati, Michele Antonelli e Giorgio Rubino.

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