Tre record italiani assoluti sono caduti nella scoppiettante prima giornata degli Assoluti. Nelle ultime tre settimane sono stati battuti sedici primati. Oltre ai record di Mattia Furlani nel salto in lungo maschile con 8.31m e 8.34, di Elisa Molinarolo nel salto con l’asta femminile con 4.65m e di Lorenzo Simonelli nei 60 metri ostacoli con 7”48, va aggiunto il record juniores dei 60 metri ostacoli di Matteo Togni con 7”76.
Salto in lungo maschile
Il campione europeo under 20 Mattia Furlani ha battuto due volte il record italiano assoluto del salto in lungo con 8.31m al primo tentativo e 8.34m al quinto salto. Il reatino ha superato il precedente primato detenuto da Andrew Howe con 8.30m dall’edizione del 2007 degli Europei Indoor di Birmingham. Proprio in Gran Bretagna si svolgeranno i prossimi Mondiali al coperto di Glasgow, dove Mattia potrebbe recitare un ruolo da protagonista anche nella lotta per il podio considerando che la prestazione del giovane talento azzurro eguaglia la migliore prestazione mondiale stagionale del giamaicano Wayne Pinnock, che ha realizzato 8.34m ad Albuquerque lo scorso 2 Febbraio. Il portacolori delle Fiamme Oro Padova diventa il secondo al mondo di sempre a livello under 20 indoor, ad un solo centimetro dal primato mondiale under 20 all’aperto detenuto dal russo Sergey Morgunov con 8.35m.
Furlani ha realizzato altri due salti da 8.24m e 8.03m al secondo e al terzo tentativo. Il record italiano è arrivato proprio nella settimana in cui il suo amico Andrew Howe è diventato papà di Anna a 39 anni.
Furlani ha migliorato di 26 cm il suo precedente record personale indoor realizzato a Stoccolma con 8.08m in questa stagione e di 10 cm il record personale all’aperto di 8.24m realizzato nel meeting del Continental Tour di Hengelo dello scorso Giugno. A livello outdoor soltanto Andrew Howe (8.47 in occasione della medaglia d’argento ai Mondiali di Osaka 2007) e Giovanni Evangelisti (8.43m) hanno fatto meglio della misura di Furlani agli Assoluti indoor.
Geovany Paz Soto si è piazzato al secondo posto con 7.65m battendo Mohamed Reda Chaboun (7.49m).
Mattia Furlani: “Questo risultato è stato qualcosa di impressionante. E’ una giornata da ricordare. Voglio solo ringraziare chiunque mi abbia supportato in questo percorso. Siamo soltanto all’inizio dell’anno e dobbiamo cercare di rimanere concentrati senza rischiare quanto accaduto nell’ultimo salto. Non so se ho ricevuto un messaggio di Andrew Howe. Non ho ancora preso il telefono, ma avrà la testa da un’altra parte. E’ nata la piccola Anna e gli faccio tanti auguri. Spero di vederla presto insieme a lui in pista. Con queste misure ci si diverte. Bisogna portarle al posto giusto al momento giusto, lavorando su questa strada. Posso competere con chiunque. La mia esultanza in stile Spiderman. Mi sento un po’ Miles Morales, uno dei personaggi Marvel che assume l’identità dell’uomo ragno. Me lo dicono in tanti, soprattutto gli amici. In automatico è rimasta questa cosa. E’ molto divertente”.
60 metri ostacoli maschili
Il vice campione europeo under 23 dei 110 metri ostacoli Lorenzo Ndele Simonelli ha migliorato di due centesimi di secondo il suo fresco record italiano con un sensazionale 7”48 dopo aver impressionato in batteria con 7”53. L’ostacolista romano diventa il primo italiano di sempre a scendere al di sotto dei 7”50. Il pupillo di coach Giorgio Frinolli aveva cancellato il precedente record nazionale stabilito da Paolo Dal Molin con 7”51 agli Europei Indoor di Goteborg 2013. A livello internazionale la prestazione di Simonelli si colloca al settimo posto nelle liste mondiali guidate da Grant Holloway con il fresco record del mondo di 7”27 realizzato ai Campionati statunitensi di Albuquerque e al terzo posto nelle liste europee dell’anno.
Alle spalle di Simonelli continua a crescere il diciottenne bergamasco Matteo Togni, che ha migliorato di tre centesimi di secondo il suo record italiano under 20 con l’eccellente tempo di 7”76. In questa stagione il portacolori della Bergamo Stars aveva già corso in 7”79 sempre sulla pista del PalaCasali di Ancona.
Lorenzo Simonelli: “Quando ho visto 7”49 sul tabellone, poi arrotondato in 7”48, ho urlato. E’ tanto che giro intorno alla barriera di 7”50. Scendere al di sotto è bello. E’ liberatorio. L’obiettivo di oggi era correre forte, provare buoni tempi in vista dei prossimi appuntamenti. Già in batteria ho voluto spingere un po’. In finale ero arrabbiato, volevo fare meglio. Glasgow ? Non voglio dire nulla, ma puntiamo in alto. I 60 metri qui ad Ancona ? Sapremo tra qualche ora, ma non credo li correrò.”
Salto con l’asta femminile
Elisa Molinarolo si è ripresa il record italiano assoluto indoor con 4.66m strappandolo a Roberta Bruni, che aveva portato il limite nazionale al coperto a 4.65m a Roubaix in Francia il 14 Febbraio. Molinarolo ha realizzato il secondo record italiano di quest’inverno dopo aver saltato 4.63m a Stoccolma lo scorso 3 Febbraio. L’astista veneta ha tentato senza successo tre prove alla quota di 4.73m.
La vice campionessa europea under 20 Great Nnachi ha migliorato tre volte il record personale portandolo a 4.45m. La torinese di origini nigeriane aveva saltato 4.30m ai Campionati Italiani under 23 di Ancona e il precedente personale di 4.31m a Frauenfeld in Svizzera nei due ultimi fine settimana.
Molinarolo è originaria di Soave in provincia di Verona ma ha scelto di vivere a Padova per dedicarsi alla ginnastica artistica sull’esempio della sorella. Ha vinto il titolo italiano juniores nel volteggio, ma é stata ispirata da Yelena Isinbayeva e nel 2011 ha deciso di provare il salto con l’asta. Elisa ha praticato anche il basket freestyle ed è stata allenatrice di pattinaggio su ghiaccio. Si allena nel gruppo guidato da Marco Chiarello al Palaindoor di Padova in collaborazione con Marcello Palazzo e Manfred Menz. Dopo aver lavorato a tempo pieno in un ufficio, è stata arruolata nelle Fiamme Oro. L’anno scorso si è piazzata nona ai Mondiali di Budapest con 4.50m dopo aver migliorato il record personale con 4.65m in qualificazione.
Elisa Molinarolo: “Ho urlato a tal punto da perdere la voce. Più che per la misura, sono felice di come ho gestito la gara e la scioltezza con la quale ho saltato 4.20m, 4.40m e 4.60m alla prima prova. Questa prova mi ha fatto capire che ho compiuto effettivamente un salto di qualità. Il 4.66m è la ciliegina sulla torta. Nei tre tentativi a 4.73m ho usato un’asta nuova, mai utilizzata prima. Ho margini di miglioramento e questo mi fa ben sperare”.
Salto in lungo femminile
La vice campionessa europea indoor di Istanbul 2023 Larissa Iapichino ha vinto il terzo titolo italiano indoor della sua carriera pareggiando il numero di successi in questa manifestazione di mamma Fiona May e il sesto complessivo tra indoor e outdoor con 6.80m, seconda miglior misura europea e settima prestazione mondiale in questa stagione nella graduatoria stagionale guidata dalla statunitense Tara Davis Woodhall, che ha appena vinto il titolo statunitense ad Albuquerque con 7.18m. Iapichino ha realizzato altre due misure valide (6.60m e 6.59m) e tre nulli. Veronica Crida, nata nel 2001, si è piazzata seconda con 6.28m. L’eptatleta Sveva Gerevini è stata brillante terza con 6.21m dopo il recente record italiano nel pentatlon realizzato nel meeting francese di prove multiple di Aubière vicino a Clermont Ferrand.
La pedana di Ancona ha portato ancora una volta fortuna a Larissa, che nel 2021 eguagliò il record italiano assoluto di sua madre Fiona May con 6.91m agli Assoluti di Ancona. L’anno scorso la saltatrice toscana ha vinto l’argento agli Europei Indoor con 6.97m a Istanbul alle spalle della britannica Jasmine Sawyers e l’oro agli Europei under 23 di Espoo con 6.93m. Nelle prime due uscite stagionali Iapichino aveva vinto a Sabadell con 6.62m e a Belgrado con 6.68m.
Larissa Iapichino: “E’ un passo in avanti rispetto alle prime gare della stagione, quindi sono molto contenta. E’ una misura importante anche se tecnicamente sento di avere margini di miglioramento. Ormai si lavora di dettagli. Non vedo l’ora di rivedere tutte le mie avversarie internazionali. Il Mondiale indoor è un contesto magnifico e noi siamo un gruppo affiatato”.
60 metri ostacoli femminili
La triestina della Nissolino Sport Nicla Mosetti si è confermata campionessa italiana dei 60 metri ostacoli femminili per il secondo anno consecutivo battendo di due centesimi di secondo la lombarda Veronica Besana, che ha avvicinato di quattro centesimi di secondo il suo record italiano under 23 realizzato a Belgrado pochi giorni fa.
1500 metri maschile
Il romano Federico Riva ha vinto il primo titolo italiano indoor sui 1500 metri in 3’39”60 battendo il neo primatista italiano dei 3000 metri Pietro Arese (3’40”47). Riva ha cambiato marcia sul rettilineo d’arrivo sorprendendo Arese. Bello l’abbraccio al traguardo tra i due atleti delle Fiamme Gialle.
Riva si è allenato per un breve periodo al College del Mezzofondo di Varese con il tecnico Silvano Danzi, ma ora è seguito dal tecnico delle Fiamme Gialle Vittorio Di Saverio. Riva ha iniziato con il calcio nelle giovanili della Roma (la sua squadra del cuore) ma è stato notato in un gara scolastica da Marco Mazza, tecnico ed ex mezzofondista azzurro.
1500 metri femminili
Giulia Aprile ha vinto un’emozionante gara di 1500 metri femminile con 4’12”51 battendo con lo stesso tempo la bergamasca Marta Zenoni in un fantastico arrivo al photo-finish. Gaia Sabbatini si è piazzata al terzo posto con 4’13”61.
Aprile è nata ad Augusta vicino a Siracusa in Sicilia ma nel 2008 si è trasferita Firenze con la mamma per giocare in un’accademia a tennis, che tuttora pratica per divertimento. Dal 2016 si è affidata ai consigli di Claudio Guizzardi in collaborazione con Elisa Cusma. Dalla fine del 2023 si allena sotto la guida di Claudio Pannozzo a Grosseto. In questa stagione ha realizzato la quarta migliore prestazione italiana indoor all-time con 4’07”32.
Applausi anche per Marta Zenoni, tornata a grandi livelli dopo essere stata operata ad entrambi i tendini d’Achille nel Febbraio 2023. La lombarda, medaglia d’argento agli Europei Under 23 sui 1500m nel 2021 alle spalle di Gaia Sabbatini, vive ora a Roma dove studia economia presso l’Università Luiss. Nella capitale è allenata da Emilio De Bonis, tecnico di Eloisa Coiro.
Marcia 3000 metri femminile
La milanese Valentina Trapletti ha conquistato il dodicesimo titolo italiano della sua lunga carriera (tre a livello indoor e nove a livello outdoor) nei 3000 metri di marcia con 12’17”98, migliore prestazione mondiale dell’anno e undicesimo crono italiano di sempre. Trapletti è tornata a migliorare il record personale nove anni dopo aver marciato in 12’35”55 nel 2015.
Trapletti è transitata al primo chilometro in 4’11”84 e ha piazzato l’attacco decisivo poco prima di transitare al secondo chilometro in 8’17”04.
La bergamasca Federica Curiazzi è stata squalificata per infrazione di corsia. La veronese Alexandrina Mihai (vincitrice dell’edizione dell’anno scorso) si è piazzata al secondo posto con il record personale di 12’41”79 davanti a Sara Vitiello (13’02”99 record personale).
Trapletti, nata a Magenta, risiede a Milano in zona San Siro ed è stata reclutata dall’Esercito nel 2005 e ha fatto parte fino al 2014 del club militare dove è rientrata nel 2017, proveniente dalla Bracco Atletica Milano del Presidente Franco Angelotti. Valentina ha iniziato con la marcia con lo storico allenatore Enzo Fiorillo. Dall’Ottobre 2021 la marciatrice lombarda è allenata dall’ex azzurro della specialità Alessandro Gandellini. Nel 2022 ha migliorato il record personale sui 20 km con 1h29’47 e si è piazzata ottava ai Mondiali di Eugene e quinta agli Europei di Monaco di Baviera.
Marcia 5000 metri
Nella lista delle super prestazioni della prima giornata non poteva mancare la marcia. Il pugliese delle Fiamme Gialle Francesco Fortunato ha vinto il settimo titolo italiano indoor della sua carriera migliorando il record personale nei 5000 metri di marcia con 18’25”15 diventando il terzo italiano di sempre alle spalle di due leggende della marcia azzurra come Ivano Brugnetti (18’08”86) e Giovanni De Benedictis (18’19”97). Fortunato diventa il terzo marciatore più vincente ai Campionati italiani indoor dopo De Benedictis (dieci titoli) e Vittorio Visini (otto successi).
Anche Gianluca Pichiottino, Riccardo Orsoni e Aldo Andrei hanno migliorato i loro primati personali marciando rispettivamente in 19’00”86, in 19’07”15 e 19’37”85.
Salto in alto maschile
Marco Fassinotti ha vinto il suo terzo titolo italiano indoor nel salto in alto maschile con 2.22m alla terza prova dopo aver passato i 2.20m, misura superata al primo tentativo da Stefano Sottile e da Eugenio Meloni.
Fassinotti vinse per la prima volta in questa manifestazione quando migliorò il record italiano indoor con 2.34m sulla pedana di Ancona. Il torinese è il giramondo dell’atletica italiana. Dopo le esperienze di Birmingham in Gran Bretagna con il tecnico Fuzz Cann e a Sydney in Australia con il tecnico Alex Stewart fino al Giugno 2023, Marco è tornato ad allenarsi con Fuzz Caan che ora allena a Ryad in Arabia Saudita, con la collaborazione di Marco Airale a Padova.
Pentathlon femminile
La livornese Marta Giaele Giovannini si è aggiudicata il titolo italiano del pentathlon con 4188 punti entrando nella top ten italiana di sempre. La veneta Alice Lunardon si è piazzata seconda con 4070 punti precedendo Sara Chiaratti (4019 punti). Giovannini ha migliorato il precedente record personale di 4133 punti realizzato due settimane fa a Tallin in Estonia.
Giovannini è andata in testa con la vittoria sui 60 metri ostacoli con 8”57 davanti ad Alice Lunardon (8”75) e a Chiara Crippa (8”86). Crippa si è aggiudicata il salto in alto con 1.71m realizzata al primo tentativo precedendo per un numero minore di errori Lunardon, che ha realizzato la stessa misura alla terza prova. Giovannini si è aggiudicata il primo posto nel getto del peso con 13.18m battendo Sara Chiaratti (12.67m). Lunardon si è aggiudicata il salto in lungo con 6.05m davanti a Giovannini (5.92m) e a Crippa (5.73m). Giovannini ha completato le cinque prove correndo in 2’22”33 sugli 800 metri.
Eptathlon maschile
Il campione italiano indoor e outdoor Lorenzo Naidon, talento delle Fiamme Gialle ma cresciuto nella Quercia Rovereto, guida dopo la prima giornata con 3278 punti davanti al portacolori della Lana Raika Simon Zandarco (2907 punti) e lo specialista della Polisportiva Triveneto Trieste Lorenzo Modugno. Naidon ha vinto i 60 metri in 6”99 precedendo Zandarco (7”11). Andrea Cerrato si è imposto nel salto in lungo con 7.41m su Naidon (7.31m) e Zandarco (6.93m). Modugno ha conquistato il successo nel getto del peso con 13.27m davanti a Michele Brini (13.03m). Naidon è tornato a saltare 2.05m nel salto in alto dopo cinque anni battendo Modugno (2.02m).
Batterie 400 metri femminili
La primatista italiana dei 400 metri ostacoli Ayomide Folorunso si è imposta nettamente nella prima batteria dei 400 metri femminili in 53”89 davanti a Camilla Rossi (55”25). Rebecca Borga ha conquistato il successo nella seconda batteria in 53”69 davanti a Laura Rami (53”89).
Batterie 400 metri maschili
Alessandro Moscardi ha vinto la prima batteria in 47”46. Edoardo Scotti ha vinto la seconda batteria realizzando il miglior tempo assoluto tra i qualificati alla finale con 46”91. L’atleta emiliano ha preceduto i compagni della staffetta azzurra Lorenzo Benati (47”10) e Vladimir Aceti (47”11). Il siciliano Riccardo Meli si è aggiudicato la terza batteria in 47”26 per un decimo sull’ostacolista Mario Lambrughi (47”36)