Il velocista statunitense Mavin Bracy ha realizzato il primo tempo al di sotto dei 10 secondi nella lunga storia dei 100 metri del Palio della Quercia di Rovereto, fermando il cronometro in 9”98 sulla pista blu della cittadina trentina.
E’ stato finalmente coronato il sogno degli organizzatori a lungo inseguito di vedere infranta la barriera dei 10 secondi. Nell’edizione del 2016 il giamaicano Julian Forte aveva corso in 9”97 ma il vento oltre la norma aveva impedito l’omologazione.
Bracy iniziò la sua carriera sportiva come giocatore di football americano nel ruolo di wide receiver per i Florida State Seminoles di Football Americano. Salì sulla ribalta nel 2014 quando vinse la medaglia d’argento ai Mondiali Indoor di Sopot.
Vanta primati personali di 9”85 sui 100 metri e 6”48 sui 60 metri e ha vinto tre titoli statunitensi indoor sui 60 metri dal 2014 al 2016. In questa stagione Bracy ha corso due volte in 9”85 a Miramar in Giugno e a Memphis in Agosto ma non ha superato la semifinale ai Trials olimpici statunitensi. La scorsa settimana si è piazzato al secondo posto a Budapest in 10”05 e ha vinto a Parigi in 10”04.
Il canadese Jerome Blake (bronzo olimpico con la staffetta 4×100 canadese) si è piazzato al secondo posto in 10”15 precedendo di un centesimo il giamaicano Julian Forte.
Marvin Bracy: “Sono molto contento della performance. Sono orgoglioso di essere diventato il primo velocista a scendere sotto i 10 secondi nella storia del meeting.”
Il grande crono di Bracy è stato uno dei cinque primati del meeting realizzati durante una scoppiettante serata roveretana.
Gli altri primati della manifestazione sono arrivati dallo statunitense Michael Cherry sui 400 metri (44”55), da Zane Weir nel getto del peso (21.32mm), dal sorprendente serbo Elzan Bibic sui 3000 metri maschili (7’39”46) e dalla russa Svetlana Aplachkina sui 3000 metri femminili.
Michael Cherry ha fermato il cronometro in 44”55 sui 400 metri con un vistoso rallentamento nel finale cancellando il primato del Palio della Quercia detenuto dal keniano Samson Kitur con 44”86 dal lontano 1992.
Cherry è stato grande protagonista alle Olimpiadi di Tokyo con il quarto posto in finale sui 400 metri e la medaglia d’oro nella staffetta 4×400.
Il botswano Isaac Makwala (settimo in finale sui 400 metri e bronzo con la staffetta 4×400 si è piazzato al secondo posto in 45”02. Edoardo Scotti è stato il migliore degli azzurri in sesta posizione con 46”14 davanti al compagno di staffetta in nazionale Vladimir Aceti (46”40).
L’azzurro Zane Weir ha vinto un’emozionante gara di getto del peso stabilendo il primato del meeting con 21.32m all’ultimo lancio. Con un botta e risposta l’atleta nato in Sudafrica ma italiano grazie alle radici triestine del nonno ha reagito prontamente al neozelandese Jacko Gill, che pochi minuti prima si era portato in testa con un lancio da 21.20m.
Weir aveva realizzato in precedenza un altro lancio da 21.17m al terzo tentativo. Weir ha superato la barriera dei 21 metri per la sesta volta in questa stagione e la quarta di fila. Alle ultime Olimpiadi Tokyo l’allievo di Paolo Dal Soglio si è piazzato al quinto posto con 21.41m. Settimana scorsa si è confermato con il sesto posto a Losanna in Diamond League con 21.20m.
Lo statunitense Josh Awotunde si è piazzato al terzo posto con 20.59m davanti a Leonardo Fabbri (20.09m).
Lo statunitense Shelby McEwen (finalista alle Olimpiadi di Tokyo) ha vinto l’attesissima gara di salto in alto battendo il neo campione olimpico Gianmarco Tamberi con 2.28.
McEwen ha superato tutte le misure al primo tentativo fino a 2.28m prima di commettere tre errori a 2.32m. Tamberi ha valicato l’asticella a 2.15m, 2.19m e 2.22m al primo tentativo e 2.25m alla seconda prova.
L’azzurro ha deciso di passare la quota di 2.28m e di salire direttamente a 2.32m. Gimbo è andato vicino a superare questa misura alla terza prova. L’ucraino Bogdan Bondarenko è tornato a gareggiare classificandosi al terzo posto con 2.22m, stessa misura realizzata dal bielorusso Andrey Churla.
Dopo la gara Gimbo si è concesso ai giovani appassionati firmando autografi e scattando selfie.
Gianmarco Tamberi: “Sono andato vicino a superare 2.30m nell’ultimo tentativo. Sono esausto ma non potevo esimermi dal venire qui. Non vedo l’ora di andare in vacanza, ma ci tengo ad onorare questi meeting post olimpici per e onorare la medaglia d’oro olimpica con questo fantastico pubblico e tutti coloro che mi hanno sostenuto in questi anni.
Questa prima gara nel nostro Paese dopo il titolo a Cinque Cerchi è stata un’emozione unica. Allenarsi e gareggiare dopo i Giochi non è semplice. L’adrenalina è quella che è e il freschino di questa sera non ha aiutato, ma volevo onorare questa pedana.
La medaglia d’oro olimpica ha cambiato qualche aspetto della mia vita, ma sono sempre la stessa persona. Gareggerò ancora a Chorzow e alle finali di Diamond League a Zurigo.”
Il serbo Elzan Bibic ha vinto a sorpresa i 3000 metri maschili in 7’39”45 davanti al marocchino Abdelati Iguider (7’41”45), al neozelandese George Beamish (7’42”39) al termine di una gara condotta a buoni ritmi con passaggi di 2’43” ai 1000 metri e ai 5’07” ai 2000 metri.
Yeman Crippa ha corso una buona gara chiudendo al quarto posto in 7’42”81. Pietro Riva ha migliorato di quasi cinque secondi il primato personale con 7’45”03 classificandosi all’ottavo posto davanti all’altro azzurro Yassin Boiuh, nono in 7’52”62.
Yeman Crippa: “Posso essere contento per la mia penultima gara della stagione. Dopo le Olimpiadi avevo staccato qualche settimana. Gareggerò ancora nel miglio a Milano.”
La russa Svetlana Aplakhina si è imposta sui 3000 metri femminili in 8’39”95 cancellando il primato del Palio della Quercia detenuto dall’etiope Mamo Meskerm dal 2015 con 8’42”19 dal 2018.
Aplakhina ha preceduto la tedesca Elena Bukard (8’40”46) e la keniana Eva Cheono (8’40”76). Elisa Bortoli ha demolito il primato personale di quasi dieci secondi correndo in 8’55”35.
Il Palio della Quercia di Rovereto ha avuto l’onore di ospitare la gara del lancio del giavellotto femminile valida per l’assegnazione dei punti validi per la qualificazione alla finale della Wanda Diamond League di Zurigo del prossimo 9 Settembre dopo la cancellazione dei meeting cinesi a causa della pandemia.
La tedesca Christin Hussong ha realizzato l’eccellente misura di 66.06m al quinto tentativo. La campionessa europea si è qualificata per la Final 3 insieme alla lettone Lina Muze (63.42m) e alla ceca Nikola Ogrodnikova (60.87). La medaglia di bronzo olimpico Kelsey Lee Barber è rimasta fuori dai lanci di finale con 60.72m
Nei lanci di spareggio Hussong ha confermato il primo posto vincendo lo spareggio di 58.14m davanti a Muze (57.44m) e Ogrodnikova (55.27m). La campionessa europea under 20 Carolina Visca si è piazzata al nono posto con 53.53m.
Il romeno Catalin Tecuceanu ha vinto a sorpresa gli 800 metri maschili con il primato nazionale con 1’45”19 precedendo il primatista britannico indoor Elliot Giles (1’45”58) e lo scozzese Jake Wightman (1’46”00).
Tecuceanu proviene da una famiglia di origini romene trasferitasi in Veneto. Il ventunenne di Trebaseleghe in provincia di Padova aveva realizzato il precedente record personale di 1’45”74 al meeting di Lignano Sabbiadoro.
La keniana Mary Moraa si è aggiudicata gli 800 metri femminili in 2’00”40 battendo l’uruguaiana Deborah Rodriguez (2:00.50) e US Chanelle Price (2:00.89). Elena Bellò è stata la migliore delle italiane in 2’01”44 mentre Eloisa Coiro ha stabilito il primato personale con 2’02”02.
Il bronzo olimpico di Tokyo Ronald Levy ha vinto i 110 ostacoli in 13”37 battendo lo statunitense Michael Dickson (13”50) e l’ungherese Valdo Szucz (13”65). Hassane Fofana si è classificato al quinto posto in 13”95.
La polacca Klaudia Siciarz si è imposta sui 100 ostacoli femminili in 12”95 precedendo di un centesimo di secondo la vice campionessa europea indoor Cindi Sember, mentre il terzo posto è andato all’ostacolista ed eptatleta Talyah Brooks (13”03). Ottavo posto per Elisa Di Lazzaro in 13”62.
La giovane russa Polina Miller si è aggiudicata i 400 metri femminili in un buon 51”21 davanti alla giamaicana Junelle Bromfield (51”49) e alla statunitense Kaylin Whitney (51”78). L’azzurra della staffetta 4×400 Petra Nardelli si è piazzata al settimo posto in 53”73.
La rappresentante di Dominica Thea Lafond (finalista olimpica a Tokyo) ha vinto il salto triplo femminile con le migliori due prestazioni di giornata di 14.33m e 14.31m. Lafond ha stabilito il primato personale con 14.60m nelle qualificazioni delle Olimpiadi centrando l’ingresso in finale.
L’israeliana Hanna Minenko si è classificata al secondo posto con 14.25m precedendo la quinta classificata delle ultime olimpiadi Liadagmis Povea (14.01m).
La trinidegna Michelle Lee Ahye ha vinto di misura i 100 metri femminili in 11”20 battendo l’ex campionessa mondiale under 20 e under 18 Candace Hill per un centesimo.
Steffim McCarter si è aggiudicato il salto in lungo maschile con 7.90m.
Durante la serata è stato consegnato al responsabile per il cast degli atleti del Palio della Quercia Luigi D’Onofrio e al giovane mezzofondista locale Simone Valduga il premio dedicato alla memoria del Fondatore della Quercia Rovereto Edo Benedetti.
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