Due grandi salti di Andrea Dallavalle a Montreuil

Incoraggiante prestazione del giovane triplista azzurro che pareggia per ben due volte il personale.

Una grande gara di salto triplo nell’ambito del meeting di Continental Tour di Montreuil, in Francia, dove Andrea Dallavalle si mette in grande evidenza dimostrando di volersi giocare nelle prossime settimane tutte le sue possibilità per poter acquisire il diritto di volare in Giappone, per le Olimpiadi.

L’azzurro eguaglia il proprio personale di 16,95 per ben due volte, al terzo e al quarto tentativo, e questo è un gran bel segnale per l’immediato futuro del 21enne triplista.

La specialità, in chiave azzurra, dimostra la sua tradizionale vivacità con ben tre atleti con possibilità di ottenere il pass per i giochi olimpici, di cui uno già certo, Emmanuel Ihemeje con il suo 17,26 indoor oltreoceano, e Andrea che insieme a Tobia Bocchi ci proverà sino all’ultimo giorno utili del 29 giugno prossimo.

A dominare la gara, dove Dallavalle è terzo alla fine, è stato Hugues Fabrice Zango che chiude con un altro gran salto a 17,67 (+0.2) che migliora la sua migliore prestazione mondiale dell’anno all’aperto (17,40 lo scorso 8 maggio) e di un centimetro anche il personale outdoor (17,66 a Doha per il bronzo iridato).

Ricordiamo che Zango in questa stagione, è volato oltre i diciotto con il record del mondo indoor di 18,07 in gennaio.

Le dichiarazioni di Dallavalle

Contento per la misura ma anche per la serie di tutta la gara, probabilmente la migliore della mia carriera, perché serve costanza su questi risultati. E farli alla seconda uscita dell’anno è un bel segnale.

L’esordio di una decina di giorni fa, il 16,80 di Pescara con rincorsa ridotta, mi aveva dato molta fiducia. Stavolta ho saltato con quella completa, che non sempre fa andare più lontano, ma durante la gara sono riuscito a capire la pedana e i tempi dei balzi.

C’è ancora da migliorare, non mi sento nel pieno della forma. Al quarto salto mi sono detto ‘dai, che ci siamo’ ma poi ho visto il segno appena dietro e peccato essere andati così vicini ai diciassette. Questa gara, con avversari molto forti, mi ha fatto rivivere cosa significa stare in una competizione internazionale. Un bello stimolo, ci voleva”.

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