Fantastica Nadia Battocletti: 15’16″70 nei 5000 metri di Andujar

Clamoroso progresso della mezzofondista azzurra, che avvicina il minimo olimpico in un meeting di Continental Tour in Spagna.

Meravigliosa prestazione, questa sera in Spagna, nel corso del meeting di Andujar, in Spagna, da parte di Nadia Battocletti che migliora di circa 20 secondi il suo fresco personale nei 5000 metri e con 15’16″70 avvicina di tantissimo il minimo olimpico di 15’10″00.

La ventunenne trentina si è piazzata al quarto posto nella gara vinta dall’etiope Lemlem Hailu (15’02″27), davanti alla connazionale e pluricampionessa mondiale Genzebe Dibaba (15’09″61).

Alle sue spalle avversarie di valore come le svedesi Meraf Bahta (quinta in 15’17″99) e Sarah Lahti (15’23″82), dopo aver guidato, con grande autorità, il gruppo delle inseguitrici, mentre finisce terza la burundese Francine Niyonsaba (15’12″08).

Le dichiarazioni di Nadia dopo la gara

C’è la felicità per il risultato e sono contenta per aver chiuso forte, con un bel finale in volata. Mi sentivo molto bene. Ma anche un po’ di rammarico, visto che il minimo olimpico non era lontano.

Ho capito presto che sarebbe stato difficile da raggiungere, quasi impossibile, perché il ritmo della lepre del secondo gruppo era già sopra la tabella di marcia, con passaggi di 3:04 al primo chilometro e 6:08 al secondo, e si faceva sentire anche un po’ di vento.

Poi sono rimasta da sola a tirare, con pochi cambi, e in pratica ho fatto io la ‘pacer’ ma ho continuato e all’ultimo giro è subentrato l’agonismo, per un mille conclusivo decisamente sotto i tre minuti.

Ora mi aspettano i 5000 degli Europei a squadre nel prossimo weekend a Chorzow, in Polonia, e potrebbe essere una gara meno tattica del solito, perché tutti devono pensare anche alla prestazione per il ranking. E poi magari ci riproverò. Non mollo qui, sono vicina all’obiettivo e sto crescendo giorno dopo giorno”.

La miglior prestazione tecnica del meeting, valido come tappa bronze del Continental Tour Bronze, arriva dalla pedana del salto triplo femminile dove la sensazionale venezuelana Yulimar Rojas atterra a un clamoroso 15,43 (+0.7) con il terzo salto, a soli sette centimetri dal record mondiale all’aperto (15,50) dell’ucraina Inessa Kravets nell’ormai lontano 1995.

Per Yulimar, quattro volte campionessa iridata e argento olimpico a Rio, la stessa misura del suo primato del mondo indoor di 15,43 stabilito l’anno scorso a Madrid.

Sui 100 ostacoli l’azzurra Elisa Di Lazzaro vince agevolmente la propria batteria in 13″27 con un forte vento contrario di -2.8 e poi in finale viene squalificata per falsa partenza.

Nell’alto Stefano Sottile riparte da 2,18 superando la misura alla seconda prova, come alla precedente quota di 2,14 ma fa tre errori con l’asticella a 2,22.

Quarto invece Eugenio Meloni con 2,14.

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