Sifan Hassan la nuova leggenda del mezzofondo mondiale

Le interviste ai protagonisti del meeting di Hengelo

Sifan Hassan ha riscritto la storia del mezzofondo prolungato realizzando uno straordinario primato del mondo dei 10000 metri con 29’06”82 sulla magica pista di Hengelo, che in passato aveva già regalato le imprese di Haile Gebrselassie e di Kenenisa Bekele.

Nella gara inaugurale dei FBK Games dedicati alla memoria della leggendaria olandese volante Fanny Blankers Koen, Hassan ha tolto dieci secondi al precedente primato mondiale stabilito dall’etiope Almaz Ayana con 29’17”45 in occasione del trionfo olimpico a Rio de Janeiro 2016.

Un primato che sembrava imbattibile ed è invece caduto sotto i colpi di una scatenata Hassan.

Hassan ha tenuto un ritmo da primato del mondo fin dall’inizio della gara. La prima pacemaker Diane Van Es ha guidato il gruppo di testa passando ai 1000 metri in 2’56”12. La seconda “lepre” keniana Jackline Rotich ha preso il comando ed è transitata al secondo chilometro in 5’52”91. Hassan ha deciso di fare da sola passando al terzo km in 8’47”91.

Dopo il passaggio a metà gara in 14’38”75 Hassan ha incrementato il ritmo transitando al nono chilometro in 26’21”25 con passaggi da 2’56” al chilometro. La campionessa mondiale dei 1500 e dei 10000 metri ha percorso l’ultimo chilometro in un fantastico 2’45”.

Hassan ha firmato il quarto record del mondo della sua carriera aggiungendolo al suo ricco palmares che comprende anche i primati del miglio (4’12”33 a Montecarlo nel 2019), dell’ora di corsa (18.830 km a Bruxelles nel 2020) e dei 5 km su strada (14’44”).

Detiene anche i record europei dei 1500m (3’51”95 realizzato in occasione della vittoria ai Mondiali di Doha), dei 3000m (8’18”49), dei 5000m (14’22”12) e della mezza maratona (1h05’15”).

Lo scorso anno Hassan aveva già stabilito il record europeo dei 10000 metri con 29’36”67 sulla pista di Hengelo in una giornata fredda e piovosa.

L’olandese è attesa ora al Golden Gala di Firenze dove darà vita ad un grande 1500 metri contro Faith Kipyegon e Laura Muir.

Hassan è nata ad Adama in Etiopia il 1 Gennaio 1993, ma ha lasciato il suo paese d’origine trasferendosi in Olanda a 15 anni come rifugiata politica.

Ha iniziato a praticare atletica mentre stava studiando per diventare infermiera. Quando è nata Sifan, il primato mondiale era detenuto ancora da Ingrid Kristiansen con 30’13”74. Nell’estate di quell’anno la cinese Wang Junxia rivoluzionò la storia del mezzofondo realizzando il tempo di 29’31”78, rimasto imbattuto fino al 2016.

Sifan Hassan: “Battere il primato del mondo è qualcosa che potevo soltanto sognare. Questo record è la conferma del duro lavoro svolto per arrivare pronta a Tokyo. Sono felice di poter condividere la gioia di questo record con i miei fans olandesi. Sono davvero felice”.

Le altre atlete sono finite lontane pur correndo ottimi tempi. La keniana Irene Jepchumba si è classificata al secondo posto in 30’37”24 precedendo la connazionale Daisy Cherotich (30’37”31).

Salto con l’asta : Mondo Duplantis toglie il primato del meeting a Kendricks

Armand “Mondo” Duplantis ha realizzato 6.10m battendo il primato del meeting di Hengelo detenuto da Sam Kendricks, che vinse nell’edizione del 2019 con 5.91. Lo svedese ha centrato il primo salto da 6.00 della stagione estiva 2021 al secondo tentativo e la misura della vittoria alla terza prova.

Ha tentato successivamente tre prove senza successo alla quota del primato del mondo a 6.19m.

Il filippino Ernest John Obiena si è classificato al secondo posto con 5.80m, stessa misura dell’olandese Menno Vloon ma con un numero minore di errori.

Armand Duplantis: “Non ho ancora controllato il mio telefonino ma mi aspetto un messaggio di congratulazioni di Sam Kendricks. Ero davvero motivato a gareggiare in questo meeting. Era da tanto tempo che non provavo questa sensazione. Dopo la sconfitta di Gateshead avevo qualcosa da dimostrare.

E’ stato straordinario ritrovare il pubblico in queste prime gare all’aperto. Mi mancavano l’energia e il sostegno del pubblico dal Febbraio 2020. Il pubblico sarà ancora contingentato ma è importante avere finalmente gente negli stadi di atletica. Gareggiare davanti a spettatori reali e non soltanto davanti a delle telecamere aggiunge motivazione.

Sono contento di aver gareggiato contro l’olandese Menno Vloon. E’ un saltatore esplosivo. Ha grande potenziale. Non si sa mai cosa possa raggiungere in futuro. Gareggiando in casa può saltare grandi misure”.

100 metri femminili: Asher Smith batte il record del meeting con 10”92

La pista di Hengelo ha portato ancora una volta fortuna a Dina Asher Smith. La campionessa mondiale dei 200 metri ha migliorato il record del meeting con 10”92 centrando la qualificazione olimpica.

Il primato del meeting di Hengelo apparteneva a Dafne Schippers, che vinse l’edizione del 2015 in 10”94 battendo Asher Smith, che realizzò il primo record britannico della sua carriera con 11”02 a 19 anni. Asher Smith sarà tra le stelle più attese del Golden Gala Pietro Mennea a Firenze.

La nigeriana Blessing Okagbare si é confermata ancora molto veloce in questo inizio di stagione correndo in 11”02. L’altra sprinter britannica Darryl Neita si è qualificata per le Olimpiadi con un ottimo 11”04. Dafne Schippers ha corso in 11”15 dopo aver vinto una serie nazionale in 11”22 all’inizio del meeting.

Dina Asher Smith: “E’ stato bello correre senza il forte vento che ho trovato a Gateshead. Sono felice di aver corso una buona gara. Speravo di andare un po’ più velocemente ma verrà il giorno giusto per prestazioni migliori.

E’ fantastico tornare qui ad Hengelo. Ho un grande ricordo di quando gareggiai qui nel 2015 contro Dafme Schippers. Realizzai il mio primo primato britannico. Sono felice di aver battuto ora il primato del meeting. E’ stupendo rivedere il pubblico in uno stadio di atletica”.

100 metri ostacoli: primato del meeting per Camacho Quinn

La portoricana Jasmine Camacho Quinn ha conquistato il secondo successo stagionale nel Continental Tour vincendo con il record del meeting di 12”44. Alcune settimane fa si era imposta nella tappa di Eugene in 12”46.

La due volte campionessa NCAA 2018 detiene il miglior crono mondiale dell’anno e la settima performance della storia con il 12”32 realizzato a Gainesville e tre dei quattro migliori tempi stagionali.

Anche l’ostacolista centroamericana di formazione statunitense sarà tra le stelle del Golden Gala di Firenze.

Jasmine Camacho Quinn: “Volevo semplicemente eseguire una buona gara senza errori e sono contenta della performance. Non mi aspettavo di andare cosi veloce perché sono arrivata a Hengelo soltanto il giorno prima della gara. Mi sentivo stanca per il lungo viaggio”.

La giovane polacca Pia Skrzszowska ha migliorato il primato personale con 12”80 dopo la doppietta sui 100 metri e sui 100 ostacoli al Campionato Europeo di Chorzow di settimana scorsa.

La giovane azzurra Elisa Maria Di Lazzaro ha conquistato un prestigioso terzo posto in un grande meeting internazionale con 13”00 (secondo miglior tempo della sua carriera).

Elisa Maria Di Lazzaro: “Ho fatto una prima parte di gara particolarmente brutta, poi un ottimo lanciato. Sono contenta del terzo posto. Ho avuto due settimane particolarmente complicate e fisicamente non stavo molto bene.

Porto a casa questo piazzamento e parecchi punti per il ranking. Ora penso al Golden Gala. So che posso migliorare il mio personale (12”90) se corro stando bene al 100%”.

110 metri H: McLeod ad 1″ dalla migliore prestazione mondiale dell’anno

Il campione olimpico dei 110 ostacoli Omar McLeod ha avvicinato di un centesimo di secondo la migliore prestazione mondiale dell’anno con un eccellente 13”08. In questa stagione soltanto il campione mondiale Grant Holloway ha fatto meglio correndo in 13”07.

Il tre volte campione statunitense Devon Allen si è piazzato secondo con 13”32 davanti alla medaglia d’oro degli europei indoor Wilhelm Belocian (13”34).

400 metri maschili: dominio di Kerley

Fred Kerley ha dominato i 400 metri maschili in 44”74 dopo i recenti progressi sui 100 metri che gli hanno permesso di scendere sotto i 10 secondi due volte in questa stagione con 9”91 a Miami e 9”94 a Ostrava.

I due olandesi Jochem Dobber e Liemarvin Bonevavia si sono piazzati secondo e terzo in 45”51 e 45”77. Il ticinese di Locarno Ricky Petrucciani si è confermato su ottimi livelli con 45”94 avvicinando di quattro centesimi il recente personale stabilito a Rehlingen in Germania lo scorso 23 Maggio.

400 metri ostacoli femminili: Bol batte il record del meeting

La campionessa europea dei 400 metri e della staffetta 4×400 Femke Bol ha conquistato il successo nel meeting di casa con il primato del meeting di 54”33 nella prima gara stagionale sui 400 ostacoli.

Bol proverà a ripetere il successo dell’anno scorso al Golden Gala Giovedì prossimo a Firenze. La vice campionessa europea Anna Ryzhikova si è classificata seconda in 54”59 davanti alla sudafricana Wanda Nel (55”25).

400 metri ostacoli maschili: Quarto posto di Sibilio nella gara vinta da Samba

Abderrahman Samba ha vinto la sua prima gara in Europa di questa stagione con 48”56 davanti al turco Yasmani Copello (48”88) e all’olandese Nick Smith (49”43). Alessandro Sibilio ha recuperato tre posizioni con la caratteristica rimonta sul rettilineo finale chiudendo al quarto posto in 49”56.

Lancio del disco femminile: Perez difende l’imbattibilità stagionale

La campionessa mondiale in carica Yaime Perez mantiene l’imbattibilità stagionale vincendo con la misura di 65.91m, che le ha permesso di battere la due volte campionessa olimpica Sandra Perkovic di 11 centimetri. La portoghese Liliana Ca si è classificata al terzo posto con 65.07m

800 metri femminili: Tripletta britannica

Continua il momento d’oro del mezzofondo veloce britannico a livello femminile. Jemma Reekie si è imposta negli 800 metri femminili in 2’00”77 battendo in volata l’amica e compagna di allenamento Laura Muir (2’00”95).

La recente vincitrice del Campionato Europeo per nazioni Ellie Baker ha completato la tripletta britannica in 2’01”72 superando con lo stesso tempo la francese Renelle Lamote. L’ugandese Halimah Nakaayi si è piazzata al sesto posto in 2’02”52 nella sua prima gara sugli 800 metri dal giorno del titolo mondiale a Doha.

1500 metri m: Wightman completa il successo del mezzofondo britannico

Lo scozzese Jake Wightmann si è imposto con un allungo vincente nell’ultima curva in 3’34”67 precedendo di quasi un secondo il keniano Abel Kipsang (3’35”63).

800 metri maschili: Borkowski a sorpresa

Il polacco Mateusz Borkowski ha vinto in volata una gara di 800 metri molto tattica in 1’47”02 davanti al francese Benjamin Robert (1’47”15) e al primatista britannico indoor Elliot Giles (1’47”22).

200 metri maschili: Desalu secondo

Il migliore piazzamento italiano di questo meeting è arrivato da Eseosa Desalu, secondo in 20”63 nella gara vinta dal campione del Commonwealth 2018 Isaac Makwala con 20”37.Il cremonese ha battuto il bronzo olimpico Chrstophe Lemaitre (20”74).

Eseosa Desalu: “Mi sono irrigidito quando ho visto Makwala rimontarmi negli ultimi 40 metri, quando invece avrei dovuto continuare con la mia corsa. E’ stata una bella esperienza, al di là del tempo, perché non conta sempre e solo quello. Sono sulla strada giusta. E’ correndo con gente da 19”70 che si cresce”.

400 metri femminili: Bolingo prima

La primatista belga Cynthia Bolingo si è aggiudicata i 400 metri femminili in 51”16 davanti alla britannica Laviai Nielsen (51”44) e all’olandese Lieke Klaver (51”46).

Salto in lungo maschile: Randazzo ancora oltre gli 8 metri

Il francese Augustin Bey ha vinto la seconda gara stagionale del Continenal Tour dopo Ostrava saltando la buona misura di 8.16m. Filippo Randazzo ha superato ancora il muro degli 8 metri classificandosi quarto con 8.01m dietro al sudafricano Rushval Samaai (8.10m) e all’australiano Christopher Mitrevski (8.04m).

Filippo Randazzo: “Avevo bisogno di finire questo ciclo di gare con un’altra misura intorno agli 8 metri e ci sono riuscito. Per me è importantissimo essere stabile su queste misure in qualsiasi contesto e sono molto fiducioso per il futuro. Mi dispiace soltanto che oggi c’erano ottime condizioni per saltare ma le mie energie nervose dopo quattro gare in quattro settimane non erano al massimo, ma rimane comunque un risultato positivo”.

Salto in alto maschile: Nedasekau batte ancora Tamberi

Non decolla la gara di salto in alto maschile nonostante la presenza dei tre medagliati degli Europei Indoor. Maksim Nedasekau è stato l’unico a saltare 2.24m aggiudicandosi la gara prima di tentare tre prove senza successo a 2.30m.

Gianmarco Tamberi ha debuttato nella stagione all’aperto con un terzo posto con 2.20m, stessa misura ma un numero maggiore di errori rispetto all’australiano Brandon Starc, vincitore della Diamond League 2018.

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