La stagione dell’atletica italiana è entrata nel vivo nell’ultimo fine settimana con lo Sprint Festival allo Stadio Luigi Ridolfi di Firenze e il Meeting Athletics Elite all’Arena di Milano, con il primo dei due che rappresentava l’evento iniziale dei tre appuntamenti dello stesso circuito organizzato da Claudio Licciardello e Jacopo Marin, e che ha lanciato sulla ribalta nuovi protagonisti quali il quattrocentista Luca Sito e la velocista Arianna De Masi, oltre che aver confermato il grande momento di forma della specialista al femminile nel giro di pista, Rebecca Borga.

Il ventenne Sito, nato a Milano nel 2003, ha demolito il record personale dei 400 di oltre mezzo secondo portandolo da 46”31 a 45”65, battendo nella circostanza il compagno di allenamenti Vladimir Aceti secondo in 46”18 e Lapo Blanciardi terzo in 46”64, ma il suo ottimo risultato non è totalmente una sorpresa in quanto si era già messo in luce la scorsa estate vincendo la medaglia d’oro agli Europei under 23 di Espoo con la staffetta 4×400.

Luca si allena insieme a Arianna De Masi e Vladimir Aceti nel gruppo guidato dal tecnico Alessandro Simonelli a Giussano, e proprio dalla ventiquattrenne velocista è arrivata la più grande sorpresa della giornata in quanto ha dominato nei 100 metri con il ragguardevole tempo di 11″30 con cui ha frantumato il precedente record personale di addirittura quattro decimi di secondo, visto che aveva corso in 11″70 nel 2022 e l’anno scorso addirittura in 11″77.

I primi segnali di un totale e radicale cambiamento si erano però già visti nella stagione indoor quando si era migliorata sui 60 metri, portando il primato personale a 7”37, e ottenendo la finale degli assoluti dove è arrivata settima, ma essendo anche entrata nel giro della staffetta significa certamente che i suoi grandi miglioramenti erano ben noti quantomeno a livello di potenziale, poi prepotentemente espresso nella gara di Firenze dove ha preceduto l’esperta Irene Siragusa seconda in 11”41, Carlotta Fedriga anche lei al personale migliorato di 27 centesimi con 11”50, e l’allieva Elisa Valensin, che sale al quinto posto nelle liste italiane italiane under 18 con 11”68.

Le parole di De Masi: “Mi aspettavo di correre al di sotto del personale, ma non pensavo di migliorarmi di così tanto. Spero che possa essere l’anno giusto per provare a fare atletica ad un certo livello, anche perché io non sono più così giovane . Il gruppo di allenamento di Alessandro Simonelli era già molto forte in passato prima che arrivassi io. Ora lo è ancora di più. Sono arrivati ragazzi nuovi. Siamo un bel gruppo. Lavoriamo bene insieme. Ci sproniamo a vicenda. Non ho mai pensato prima di ora a dove posso arrivare, ma se questa è la prima gara dell’anno, non lo so cosa posso fare in futuro”.

Le dichiarazioni di Sito: “E’ un risultato bellissimo. Mi aspettavo un progresso cronometrico ma non pensavo di migliorare così tanto. Ho fatto un passaggio perfetto ai 200 metri. Ho chiuso molto bene. Avevo ancora molte energie negli ultimi 100 metri. Questo tempo mi apre a nuove opportunità e sono pronto a coglierle. Sarà una bellissima stagione e il meglio deve ancora arrivare. Il mio primo obiettivo in questo momento è diventare un atleta professionista.

Una medaglia con la nazionale assoluta è il mio grande traguardo. Studio Comunicazione online all’Università. Mi alleno ogni giorno e il doppio impegno studio-allenamento è molto impegnativo. Nel poco tempo libero riesco a studiare. Non ho ancora pianificato il programma delle gare. Vediamo se questa prestazione aprirà qualche possibilità con la nazionale. In Maggio spero di prendere parte a qualche meeting”.

La venticinquenne veneziana Rebecca Borga ha confermato il suo splendido momento di forma migliorando il record personale di tre decimi di secondo sui 400 metri con l’ottimo tempo di 52”25. La portacolori delle Fiamme Gialle si era messa in luce una settimana fa stabilendo la migliore prestazione italiana all-time sui 150 metri con 16”92 a Foligno. Rebecca si è trasferita a Roma per allenarsi dallo scorso Ottobre con il gruppo di allenamento guidato da Marta Oliva.

L’atleta di Quarto d’Altino nell’hinterland veneziano salì sulla ribalta nel 2016 quando arrivò a soli tre centesimi di secondo dal record italiano juniores con 53”35. Nel 2017 Borga raggiunse la finale individuale sui 400 metri e nella staffetta 4×400 agli Europei under 20 di Grosseto. Nel 2021 ha migliorato il record personale con 52”69 indoor e ha contribuito al record italiano della staffetta 4×400 al coperto agli Europei Indoor di Torun con 3’30”82. Si è laureata in lingue all’Università. La sua atleta modello è la pluricampionessa mondiale e olimpica Allyson Felix.

Rebecca Borga (foto FIDAL/Umbria)
Rebecca Borga (foto FIDAL/Umbria)

Le dichiarazioni di Borga: “Sono molto contenta di questo inizio di stagione. Spero di continuare a migliorarmi. Sto lavorando molto bene. Il mio gruppo di allenamento è di grande aiuto. E’ un ambiente molto stimolante. Mi trovo molto bene a Roma. Mi piacciono molto i piatti romani come la carbonara e la pasta cacio e pepe anche se devo stare attenta. Questa è una stagione importante e sono contenta che stia andando nella direzione giusta. Ora ho i mondiali di staffette. Non ho ancora pianificato il calendario delle gare individuali.

Buone indicazioni in chiave staffetta 4×400 in vista delle World Relays di Nassau sono arrivate da Anna Polinari (52”37 a soli quattro centesimi dal personale) e Alessandra Bonora (52”86).

Il siciliano Matteo Melluzzo ha sfiorato di due soli centesimi di secondo il record personale sui 100 metri con 10”27 precedendo il campione europeo under 23 della staffetta 4×100 Marco Ricci. Melluzzo ha seguito le orme del padre Gianni, ex velocista e suo primo allenatore. La madre ha praticato scherma, la sorella è stata pallavolista e il nonno ha fatto l’allenatore di calcio a livello amatoriale.

Il siracusano ha iniziato con il judo ma ha continuato la sua attività sportiva con l’atletica per seguire un gruppo di amici. Nel 2021 Matteo ha migliorato il primato personale sui 100 metri con 10”25 diventando il secondo italiano di sempre a livello under 20 alle spalle di Filippo Tortu prima di vincere due medaglie di bronzo sui 100 metri e nella staffetta 4×100 agli Europei under 20 di Tallin.

Matteo Melluzzo: “Ringrazio molto mio padre, che è stato il mio allenatore per tanto tempo, ma in passato mi allenavo da solo e avevo bisogno di un gruppo. Ora mi alleno nel gruppo del Professor Filippo Di Mulo, che ha sposato la mia causa. Nel mio gruppo di allenamento Giuseppe Leonardi mi aiuta per le ripetute più lunghe e io lo aiuto per gli allenamenti sulle distanze più corte. L’aiuto del gruppo sta facendo molto. Questi sono i risultati. Ora ci sono i Mondiali di staffette. Gli Europei di Roma sono uno degli obiettivi di quest’anno”.

Matteo Melluzzo (foto Colombo/FIDAL)
Matteo Melluzzo (foto Colombo/FIDAL)

Il velocista di Sri Lanka Yupun Abeykoon ha vinto i 150 metri maschili in 15”19 precedendo il finalista mondiale indoor dei 60 metri Chituru Ali per un solo centesimo. Abeykoon, medaglia di bronzo ai Giochi del Commonwealth a Birmingham 2022, e Ali si allenano insieme nel gruppo guidato dall’ex quattrocentista azzurro Claudio Licciardello.

Chituru Ali: “Ci sono tanti eventi in questa stagione a cominciare dagli Europei di Roma e dalle Olimpiadi di Parigi. E’ un anno pieno di obiettivi da raggiungere dopo la finale mondiale a Glasgow sui 60 metri.

Yupun Abeykoon: “Il 2023 è stato un anno difficile a causa di un grave infortunio subito al meeting di Savona. Sto lavorando molto bene insieme al mio gruppo di allenamento. Sono molto felice di essere arrivato vicino al record asiatico dei 100 metri. Sono contento di aver corso molto bene questa gara insieme al mio amico e compagno di allenamento Chituru Ali. L’obiettivo è raggiungere la finale alle Olimpiadi di Parigi.

Il siciliano Riccardo Meli ha vinto i 300 metri maschili con il primato personale di 33”10 precedendo Brayan Lopez (34”00). Meli è cresciuto a Palermo e ha ereditato la passione per l’atletica dal padre Alessandro Meli, ex sprinter della Forestale.

Riccardo ha giocato per sette anni a calcio, come esterno destro o centravanti, ma nel 2016 è stato avvicinato all’atletica da Francesco Siracusa, allenatore del papà e cugino della mamma. Nella stagione indoor 2023 Meli ha migliorato il record personale con 46”38 e ha vinto il primo titolo italiano assoluto al coperto. All’aperto ha migliorato il record personale con 45”73 e ha vinto la medaglia d’oro con la staffetta 4×400 agli Europei under 23 a Espoo nel Luglio 2023.

Riccardo Meli: “Non sono totalmente contento. Mi aspettavo di fare meglio e di correre un tempo intorno ai 32”70. Devo vedere il tempo di passaggio ai 200 metri. Sono partito troppo forte. C’era vento, ma era la prima gara della stagione. Bisognava rompere il ghiaccio. Ora si parte per le Bahamas dove ci saranno i Mondiali di staffette. In Maggio cercherò delle gare perché vorrei provare a qualificarmi per la gara individuale agli Europei di Roma, anche se non sarà facile.

Bisognerà fare più gare possibili per ottenere i punti per il ranking. Gareggerò al prossimo Sprint Festival e forse a Savona. L’elemento siciliano che mi contraddistingue è il mio orgoglio. Questa è l’arma migliore che mi permette di esprimermi anche quando le cose non vanno bene”.

Riccardo Meli (foto Grana/FIDAL)
Riccardo Meli (foto Grana/FIDAL)

Lo Sprint Festival non è stato soltanto velocità ma anche lanci. La primatista italiana del lancio del disco Daisy Osakue ha vinto con un lancio da 60.57m all’ultimo tentativo. Emily Conte ha realizzato la migliore prestazione della sua carriera con 56.56m. L’umbro Giovanni Faloci ha vinto il lancio del disco maschile con 58.42m.

Lo Sprint Festival proseguirà con l’appuntamento di Roma del prossimo 18 Maggio con l’attesissimo esordio su suolo europeo di Marcell Jacobs sui 100 metri sulla nuova pista dello Stadio dei Marmi. La grande novità annunciata dagli organizzatori è il terzo appuntamento con lo Sprint Festival all’Arena Civica di Milano il prossimo 13 Settembre.

Meeting Athletics Elite

In contemporanea si è svolta la decima edizione meeting Athletic Elite sulla pista verde dell’Arena Civica di Milano. Mario Lambrughi ha riscritto dopo 28 anni la migliore prestazione italiana dei 300 metri ostacoli fermando il cronometro in 34”83. L’atleta brianzolo dell’Atletica Riccardi Milano ha cancellato il vecchio primato che apparteneva a Laurent Ottoz dal 1996. “Super Mario” Lambrughi, è stato semifinalista die Mondiali di Budapest 2023 sui 400 metri ostacoli.

Fino a 17 anni ha giocato a basket ma andava spesso in panchina perché era il più basso della squadra, mentre nelle gare scolastiche si distingueva vincendo sia nelle campestri sia nei salti. Ha deciso di provare con l’atletica a Vedano al Lambro allenandosi su un rettilineo in assenza di una pista completa. La passione per l’atletica gli è stata trasmessa dalla madre, insegnante di educazione fisica, e dal padre, mezzofondista a livello amatoriale. Ha iniziato con i 110 ostacoli sotto la guida di Simone Vimercati, che lo segue ancora. Nel 2016 ha guidato le liste italiane stagionali con il 49”35 realizzato a Lignano Sabbiadoro. Due anni dopo è sceso per la prima volta sotto la barriera dei 49 secondi con 48”99 a Rieti.

Mario Lambrughi: “Sapevo di esserci vicino, non sono venuto qui per questo, però è arrivato questo primato e sono contento. E’ un giorno che ricorderò per molto tempo. Valga quel che valga, ma non avrei mai pensato di realizzare un record italiano. Non bisogna montarsi la testa. La stagione deve ancora iniziare. Bisogna stare con i piedi per terra. Ho lavorato molto sulla velocità ad inizio stagione per allungare sempre di più. I 300 ostacoli sono stati perfetti in questa fase della stagione. Gareggerò a Huelva in Spagna il 30 Aprile e a Savona il 15 Maggio.

Ho fatto basket fino a 15 anni e ho iniziato con l’atletica perché andavo bene nelle campestri. Dai 20 anni in poi ho iniziato a praticare sempre più seriamente con l’atletica e da un anno all’altro ho migliorato di tre secondi. Da allora ho lavorato sulla velocità. Gli infortuni mi hanno condizionato. Gli ultimi anni sono stati molto soddisfacenti. Al di fuori dell’atletica ho una passione per lo snowboard, ma purtroppo l’ho dovuta abbandonare negli ultimi anni. Mi appassionano di più gli sport individuali. Ho fatto sette anni di basket ma non mi ha mai preso troppo. Oltre allo sport mi appassiona la tecnologia”.

Mario Lambrughi (foto Colombo/FIDAL)
Mario Lambrughi (foto Colombo/FIDAL)

Manuel Zanini ha migliorato dopo 50 anni il record italiano juniores dei 1000 metri detenuto dal 1974 dal grande Carlo Grippo fermando il cronometro in un eccellente 2’19”79. Il diciassettenne varesino si è piazzato al terzo posto alle spalle dell’azzurro Joao Bussotti (2’17”23) e di Giovanni Lazzaro (2’19”49). Zanini è allenato da Silvano Danzi che allena anche il primatista italiano dei 3000 metri indoor Pietro Arese.

La cadetta del Cus Pro Patria Milano Kelly Ann Doulla Edimo continua a stupire vincendo i 150 metri in 17”21 demolendo la migliore prestazione italiana under 16 detenuta dal 2021 da Sofia Pizzato con 18”06. La velocista classe 2009 ha realizzato un risultato migliore anche del record nazionale juniores con cronometraggio elettrico detenuto da Chiara Gherardi nel 2019 con 17”64. La quattordicenne lombarda si era messa in luce lo scorso Febbraio correndo due volte in 7”27 sui 60 metri. Kelly Ann è nata a Pavia da una famiglia di origini camerunensi e vive a Sant’Angelo Lodigiano.

Lo scorso anno ha vinto il titolo italiano cadette sugli 80 metri a Caorle. E’ stata portata al campo di atletica da Luigi Cochetti, tecnico scomparso nell’Ottobre 2023. Ora è allenata da Walter Monti, che ha ricordato nell’intervista post gara che Kelly è stata l’ultima atleta scoperta da Cochetti. Monti ha ricordato l’appuntamento del prossimo Settembre con il Memorial per ricordare Cochetti a San Donato Milanese.

Kelly Ann Doulla Edimo: “E’ stata una gara pesante a livello di sensazioni soprattutto per il caldo. Non saprei scegliere tra velocità e salto in lungo. Tra poco ho una gara di lungo. Vediamo come va. Sono impegnata con la scuola. Al di fuori dell’atletica mi piace uscire con gli amici. Frequento il liceo scientifico ad indirizzo sportivo”.

Il meeting milanese è stato impreziosito dalla presenza di alcune stelle straniere allenate da coach Marco Airale come Britany Anderson e Jeremiah Azu.

La vice campionessa mondiale di Eugene 2022 Britany Anderson ha vinto i 100 metri ostacoli in 13”23 battendo la vice campionessa europea under 23 Elena Carraro (13”30). Anderson vanta anche un secondo posto ai Mondiali under 20 di Tampere 2018, un quarto posto ai Mondiali indoor di Belgrado 2022 sui 60 metri ostacoli e un ottavo posto alle Olimpiadi di Tokyo 2021. Anderson tornava alle gare dopo un grave infortunio.

Elena Carraro: “La gara mi è piaciuta. Faceva caldissimo. Sembrava estate. Questo mi ha aiutato a ritrovare le sensazioni della gara. Avevo bisogno di rompere il ghiaccio perché la stagione indoor non mi aveva soddisfatto. L’anno scorso avevo corso in 13”29. Speriamo che questo meeting mi porti fortuna anche quest’anno. Spero di trovare qualche gara all’estero.

Gli Europei di Roma sono l’obiettivo di quest’anno. Il sogno è l’Olimpiade di Parigi. In mezzo ci saranno tante altre gare. Spero che si apra una grande stagione. Mi piacerebbe correre in qualche grande meeting e competere alla pari con le altre ostacoliste. Sono felice di aver ritrovato Anderson, che veniva da un problema fisico. Mi ero allenata con lei prima che si facesse male”.

Elena Carraro (foto Colombo/FIDAL)
Elena Carraro (foto Colombo/FIDAL)

Il britannico Jeremiah Azu (campione europeo under 23 a Espoo 2023) ha vinto i 150 metri in 15”33 con vento contrario di -0.7 m/s.

L’ivoriana Maboundou Koné ha vinto i 150 metri femminili in 17”26 davanti alla primatista italiana della staffetta 4×400 Giancarla Trevisan (17”77).

Anna Arnaudo ha migliorato il record personale sui 3000 metri con 9’12”35 nella gara vinta dalla burundese Micheline Nihomahoro del Nissolino Sport (9’12”01). Arnaudo, laureata in ingegneria, è allenata dall’ex specialista dei 3000 siepi Gianni Crepaldi.

Anna Arnaudo: “Dovevo rompere il ghiaccio. Ho fatto il personale ma in realtà l’obiettivo cronometrico era un altro. Avevo una pacemaker per passare in 3 minuti al primo 1000 metri. Ho faticato a correre da sola. Se avessi avuto più compagnia avrei potuto fare meglio. Una volta rimasta sola mi sono un po’ addormentata. Gianni Crepaldi fa tanto per me seguendomi in bicicletta durante i miei allenamenti. Il 18 Maggio vado a correre una gara di 10000 metri a Londra”.

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