Il bilancio e le interviste del Golden Gala

L'approfondimento finale con le dichiarazioni dei principali protagonisti mondiali

Cinque migliori prestazioni e cinque primati del meeting hanno illuminato la magica notte del Golden Gala di Roma davanti ai circa 30000 spettatori che hanno riempito lo Stadio Olimpico in una cornice festosa.

Il meeting romano ha ritrovato dopo due anni di assenza per la pandemia il Palio dei Comuni, la tradizionale gara a staffetta giovanile che apre il Golden Gala nel pomeriggio.

“Oro Puro” era lo slogan scelto dalla Fidal per promuovere il Golden Gala 2022, un’edizione speciale che si proponeva di celebrare i medagliati azzurri delle Olimpiadi e i 16 campioni olimpici in gara sulle piste e sulle pedane dello Stadio Olimpico.

I momenti clou del Golden Gala Pietro Mennea sono arrivate da Shericka Jackson sui 200 metri (21”91), da Krjstian Ceh nel lancio del disco maschile (70.72m), da Nicholas Kimeli sui 5000 metri (12’46”33), Athing Mu sugli 800 metri femminili (1’57”01) e da Sandi Morris nel salto con l’asta femminile (4.81m).

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200 metri femminili

La tre volte medagliata olimpica di Tokyo Shericka Jackson ha vinto la sfida stellare dei 200 metri stabilendo il record del meeting e la migliore prestazione mondiale dell’anno con 21”91. Mai nella lunga storia del Golden Gala una velocista aveva infranto il muro dei 22 secondi.

Jackson ha battuto la connazionale Elaine Thompson Herah (22”25) nel “derby” giamaicano, mentre Dina Asher Smith si è piazzata al terzo posto in 22”27 davanti a Shaunae Miller Uibo (22”48), Marie Josée Ta Lou (22”77), Mujinga Kambundji (22”80), Allyson Felix (22”97) e Dalia Kaddari (23”29).

Jackson ha realizzato il terzo crono più veloce della sua carriera dopo il 21”81 della finale della Diamond League di Zurigo e il 21”82 dei Trials giamaicani dell’anno scorso.

Shericka Jackson: “Mi sono sentita molto bene. Volevo correre una grande gara. Penso di aver fatto davvero bene. Cerco di non avere un atteggiamento diverso sia che si tratti di un evento della Diamond League o di un piccolo meeting.

Tutto può succedere, ma cerco semplicemente di concentrarmi sul dare del mio meglio. Se tutto andrà bene ai Trials giamaicani l’obiettivo è vincere finalmente la medaglia d’oro ai Mondiali. Ho vinto molte medaglie internazionali sui 100 e sui 400 metri, ma ho bisogno di vincere un titolo”.

Elaine Thompson Herah: “E’ stata una buona gara. Ho corso il personale stagionale. Devo lavorare su alcuni aspetti tecnici. Mi concentro sui Trials giamaicani. Non vedo l’ora dei Mondiali di Eugene”.

5000 metri maschili

Il keniano Nicholas Kimeli (quarto alle Olimpiadi di Tokyo) ha battuto il record del meeting detenuto dal grande Eliud Kipchoge fermando il cronometro in uno strepitoso 12’46”33 in una gara che ha fatto registrare otto tempi al di sotto dei 13 minuti. Kipchoge corse in 12’46”53 nel 2004.

Kimeli sale al settimo posto nelle liste mondiali all-time. Entra nella top ten Jacob Krop, che è sceso a sua volta al di sotto dei 12’47 minuti con 12’46”79. Otto atleti sono scesi sotto i 13 minuti.

Yomif Kejelcha si è piazzato terzo in 12’52”10 davanti al campione olimpico dei 10000 metri Selemon Barega (12’54”87), il canadese Mo Ahmed (12’55”84), il vincitore dell’edizione 2019 Telahun Bekele (12’57”18), Muktar Edris (12’58”63) e Thierry Ndikumenayo (12’59”39).

Continua la tradizione del Golden Gala su questa distanza dopo i record del mondo di Said Aouita nel 1987 e Moses Kiptanui nel 1995 e il record europeo di Jacob Ingebrigtsen nell’edizione di Firenze nel 2021.

Nicholas Kimeli: “Mi sento alla grande perché non avevo mai vinto una gara di Diamond League. Ora mi concentro sui Trials e sull’obiettivo di vincere una medaglia ai Mondiali di Eugene. La gara di Roma ha dimostrato che sono in grande forma. Mi ha dato molta fiducia”.

Yeman Crippa non è riuscito a scendere sotto i 13 minuti ma ha realizzato il secondo crono italiano di sempre con 13’04”95 dietro al suo record italiano realizzato ad Ostrava nel 2020.

100 metri ostacoli femminili

La campionessa olimpica Jasmine Camacho Quinn ha vinto per il secondo anno consecutivo al Golden Gala sui 100 metri ostacoli in 12”37, un centesimo più velocemente rispetto al suo precedente record del meeting stabilito nell’edizione di Firenze dell’anno scorso.

Il tempo della portoricana è stato scelto dalla regia internazionale come la migliore performance del meeting, anche se la scelta non era semplice considerano i tantissimi grandi risultati.

Camacho Quinn ha allungato la sua striscia vincente a quattro gare consecutive dopo i successi a Eugene (12”45), Ostrava (12”56) e Chorzow (12”43). La giamaicana Britany Anderson ha realizzato il personale stagionale di un centesimo con 12”50 precedendo la campionessa mondiale Nia Ali (12”71).

Jasmine Camacho Quinn: “Quest’anno sento più responsabilità. Ogni volta ho bisogno di ricordarmi che ho gareggiato sul palcoscenico dei grandi eventi internazionali come le Olimpiadi. Ho molte pressioni. Dopo i Mondiali potrò rilassarmi un po’, ma ho altri meeting da disputare.

100 metri maschili

Il vice campione olimpico dei 100 metri Fred Kerley ha dominato i 100 metri eguagliando il personale stagionale con 9”92, lo stesso tempo che aveva realizzato lo scorso maggio.

Sulla pista dell’Olimpico Kerley vinse nell’edizione del 2018 sui 400 metri in 44”33. Il texano si candida per il terzo trofeo dei Diamanti della sua carriera dopo i successi sui 400 metri nel 2018 e sui 100 metri. Kerley ha inflitto un divario abissale nei confronti del connazionale Kyree King si è piazzato al secondo posto in 10”14.

Fred Kerley: “E’ stata una buona gara. Ho corso il personale stagionale. Non posso lamentarmi. Non ho dovuto spingere fino in fondo. Non ho dato il 100%.Mi sono goduto la gara e il pubblico.”

200 metri maschili

Il vice campione olimpico Kenny Bednarek ha conquistato il secondo successo consecutivo in Diamond League in 20”01 davanti al sudafricano Luxolo Adams in una ripetizione in fotocopia dello stesso ordine di arrivo della gara di Rabat.

Filippo Tortu è stato il migliore degli staffettisti italiani della 4×100 d’oro in terza posizione con il personale stagionale di 20”40 davanti a Eseosa Desalu (20”50).

Kenny Bednarek: “E’ il risultato che mi aspettavo. Sono sempre un po’ lento ad inizio stagione. Vado avanti un meeting alla volta ma penso che avrei potuto correre più velocemente. Ora torno a casa per allenarmi in vista dei Trials per i Mondiali”.

Lancio del disco maschile

Il campione europeo under 23 Kristjan Ceh ha migliorato il record del meeting di Piotr Malachowski dopo 12 anni tre volte con 69.06m, 69.71m e 70.72m. Ceh ha vinto la terza gara stagionale di Diamond League dopo i successi di Birmingham (71.27m) e Rabat (69.68m).

Il bronzo olimpico Lukas Weisshaidinger si è piazzato al secondo posto con 68.30m al quinto tentativo battendo il campione olimpico e mondiale Daniel Stahl (65.87m).

Kristjan Ceh: “Ogni gara le cose vanno sempre meglio. E’ un buon risultato. Gareggiare contro i medagliati delle Olimpiadi non mi rende più nervoso del solito perché sono sempre nervoso prima di ogni competizione. Il mio primo lancio lo ha dimostrato ma ho cercato di concentrarmi sulla tecnica per evitare nuove pressioni.”

800 metri femminili

La campionessa olimpica Athing Mu si è fatta il miglior regalo per il ventesimo compleanno vincendo a Roma negli 800 metri femminili con la migliore prestazione mondiale dell’anno con 1’57”01 nella sua prima gara all’estero in Diamond League.

Athing Mu: “Sono davvero contenta di questo risultato. Volevo semplicemente vedere a che punto ero con la preparazione. Ho dovuto rinunciare al Prefontaine Classic dopo essere stata ferma per il covid.

Sapevo che il ritmo sarebbe stato molto forte fin dall’inizio. C’era molto rumore nello stadio perché il pubblico stava sostenendo Tamberi durante la gara di salto in alto. Quest’estate sono davvero eccitata per i Mondiali”.

La francese Renelle Lamote si è piazzata al secondo posto in 1’58”48 davanti ad una straordinaria Elena Bellò, che è scesa sotto i 2 minuti per la prima volta in carriera con 1’58”97 battendo la vincitrice del meeting di Rabat Mary Moraa (1’59”26) e l’etiope Freweyny Hailu from Ethiopia (1:59.39), Natoya Goule (1’59”54), Catriona Bisset (1’59”73), Jemma Reekie (2’00”28) e Halimah Nakaayi (2’01”15).

400 metri ostacoli femminili

La medaglia di bronzo olimpica Femke Bol ha vinto per il terzo anno consecutivo al Golden Gala realizzando il quinto miglior tempo della sua carriera con 53”02 nella sua seconda gara stagionale sui 400 metri ostacoli. L’olandese arrivava dal successo nel meeting di casa in 53”94 a Hengelo.

Janieve Russell (due volte vincitrice a Roma nel 2016 e nel 2017) si è piazzata al secondo posto in 54”18 davanti all’ucraina Anna Rhyzhikova (54”56).

Femke Bol: “Sono davvero felice. La gara è stata davvero veloce. Era la mia seconda gara stagionale sui 400 metri ostacoli. Tutte queste gare sono la preparazione migliore per i Mondiali. Sono soddisfatta di come ho eseguito la gara. Non ho molte altre gare prima di Eugene. Cercherò di vincere una medaglia mondiale che ancora manca nel mio palmares”.

3000 siepi maschile

Il vice campione olimpico e mondiale Lemecha Girma ha vinto i 3000 siepi in 7’59”23 scendendo per la terza volta sotto gli 8 minuti in dieci giorni. Prima di questa stagione l’etiope non era mai sceso sotto gli 8 minuti.

Girma ha battuto di oltre sette secondi Abraham Kibiwott (8’06”73). Getnet Wale si è piazzato al terzo posto in 8’06”74 battendo Conseslus Kipruto, che ha migliorato il personale stagionale con 8’08”76.

L’atleta romano di origini egiziano Ahmed Abedelwahed ha stabilito il terzo miglior tempo italiano di sempre e il crono più veloce dell’anno in Europa con 8’10”29 piazzandosi al sesto posto davanti all’altro azzurro Osama Zoghlami, che si è migliorato a sua volta con 8’11”00. Meglio di Abdelwahed in Italia hanno corso soltanto due leggende come Francesco Panetta e Alessandro Lambruschini.

Salto con l’asta femminile

La due volte campionessa mondiale indoor Sandi Morris ha vinto la terza gara consecutiva in questa stagione di Diamond League realizzando la migliore prestazione mondiale dell’anno con 4.81m. Nelle precedenti gare si era imposta a Birmingham con 4.73m e a Rabat con 4.65m.

Morris ha superato tutte le misure fino a 4.60m al primo tentativo prima di avere bisogno di due prove a 4.70m, 4.75m e 4.81m. Ha concluso la gara con tre errori a 4.90m.

Sandi Morris: “Sono molto felice. E’ il mio miglior risultato dal 2021 in poi. Sto lavorando con il mio nuovo coach Brad Walker ed è stato un grande cambiamento”.

La medaglia di bronzo olimpica Holly Bradshaw e la primatista italiana Roberta Bruni hanno condiviso a pari merito il secondo posto con 4.60m precedendo la campionessa olimpica Katie Nageotte e Tina Sutej con la stessa misura ma con un numero di errori. Per l’azzurra è stata una giornata da ricordare.

Al mattino si è laureata in Patologia Forestale del corso “Scienze e tecnologie per la conservazione delle foreste e natura”, ramo Agraria dell’Università della Tuscia di Viterbo prima di gareggiare alla pari con le migliori del mondo al Golden Gala.

400 metri maschili

Il tre volte medagliato olimpico Kirani James ha vinto i 400 metri in 44”54 battendo Vernon Norwood (44”81) e il campione in carica della Diamond League Michael Cherry (45”24). James non gareggiava in Italia dal 2009 quando vinse il doppio titolo mondiale sui 200 e sui 400 metri ai Mondiali Under 18 di Bressanone 2009.

Kirani James: “Ho corso una buona gara. E’ stata molto competitiva. Sono molto felice del risultato. Il campo dei partenti è stato di grande livello. Nei 400 metri ci sono molti atleti forti. Mi piace gareggiare contro questi atleti”.

Edoardo Scotti (vincitore al Golden Gala nel 2020) è tornato a correre sotto i 46 secondi con 45”89 precedendo di un centesimo di secondo Isaac Makwala.

Getto del peso maschile

Il campione mondiale Joe Kovacs ha preso la testa della gara con 21.85m al terzo tentativo e ha mantenuto la testa della gara fino alla fine. Lo statunitense ha messo a segno altri quattro lanci oltre i 21 metri (21.09m, 21.69m, 21.56m, 21.27m).

Kovacs ha mancato il record del meeting di Konrad Bukowiecki di 12 centimetri. Il croato Filip Mihaljevic ha realizzato la stessa misura di Bukowiecki di 21.18m ma si è aggiudicato il secondo posto grazie al secondo miglior lancio.

Nick Ponzio è stato il migliore degli italiani in sesta posizione con 20.62m. Leonardo Fabbri si è dimostrato in progresso con il primato stagionale di 19.95.

Joe Kovacs: “Sono contento del risultato. Lanciare in questo stadio è diverso perché non abbiamo l’area di riscaldamento nello stadio. Ho disputato cinque meeting in 14 giorni. E’ davvero pazzesco. Ho avuto una buona serie di lanci. Sono eccitato di poter gareggiare ai Campionati statunitensi. Per i Mondiali ci sono tanti atleti che possono andare a medaglia.”

1500 metri femminili

L’etiope Hirut Meshesha ha bissato il successo di pochi giorni prima a Rabat fermando il cronometro in 4’03”79 davanti ad Axumawit Embaye (4’04”53) e alla vice campionessa olimpica Laura Muir (4’04”53) dopo una corsa su ritmi tattici. Meshesha si era migliorata pochi giorni fa a Rabat con 3’57”30.

Gaia Sabbatini si è piazzata al sesto posto in 4’05”82 precedendo di due posizioni Federica Del Buono (4’06”16). Ludovica Cavalli é tredicesima andando vicina al personale con 4’08”39.

Salto in lungo femminile

La vice campionessa mondiale outdoor Maryna Beck Romanchuk si è aggiudicata la gara con 6.85m al quinto tentativo superando l’oro olimpico Malaika Mihambo, che conduceva con 6.79m. Quanesha Burks si è piazzata al terzo posto con 6.77m. Larissa Iapichino si è piazzata all’ottavo posto con 6.55m.

Maryna Beck Romanchuk: “E’ stata una gara difficile. Ho avuto problemi alla gamba sinistra. Ho fatto fatica con la rincorsa. Ho avvertito dolore nella gara di Birmingham e non mi sono allenata duramente. Sono riuscita a migliorarmi tentativo dopo tentativo. Grazie al mio manager Federico Rosa ho trascorso un buon periodo di allenamento in Italia”.

Salto in alto maschile

“Mr Jumps” Ju’Vaughn Harrison ha vinto il salto in alto maschile con 2.27m battendo a pari misura il polacco Norbert Kobielski per un numero minore di errori. Il campione olimpico Gianmarco Tamberi ha ricevuto l’ovazione del pubblico ma non è riuscito ad andare oltre il terzo posto con 2.24m al secondo tentativo prima di commettere tre errori a 2.27m.

Ju’Vaughn Harrison: “Sono venuto per dare il mio meglio. Ero arrugginito all’inizio della gara ma sono riuscito a saltare 2.27m al primo tentativo. Sono riuscito a saltare in modo pulito. Spero di tornare qui. Il pubblico è stato fantastico. E’ stato bello sentire il tifo della gente per Tamberi”.

Prima dell’inizio del meeting il pubblico ha potuto rivivere le emozioni delle Olimpiadi quando Gianmarco Tamberi e Marcell Jacobs (presente come spettatore) si sono abbracciati come a Tokyo.

3000 metri di marcia

Francesco Fortunato ha vinto i 3000 metri di marcia stabilendo la migliore prestazione mondiale dell’anno con 10’57”77 migliorando inoltre il primato del meeting detenuto da Giovanni De Benedictis con 11’08”76 dall’edizione di Bologna del 18 Luglio 1990.

Il campione olimpico della 20 km Massimo Stano si è piazzato al terzo posto in 11’06”15 preceduto da Gianluca Pichiottino (10’59”91).

 

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