Faith Kipyegon, Timothy Cheruiyot e Karsten Warholm sono stati i protagonisti principali della magica serata dell’Herculis EBS di Montecarlo davanti agli 8000 spettatori allo Stade Louis II.
1500 metri donne
Kipyegon ha vinto lo straordinario duello con Sifan Hassan sui 1500 metri femminili migliorando il suo primato keniano con 3’51”07, quarto miglior crono della storia. La campionessa olimpica in carica dei 1500 metri ha avvicinato di un secondo esatto il primato mondiale stabilito da Genzebe Dibaba su questa pista nel 2015. Kipyegon ha lanciato l’attacco decisivo a 150 metri dalla fine superando Hassan, che ha fatto registrare un eccellente 3’53”60. La ventenne etiope Freweny Hailu si è migliorata portando il record personale a 3’56”28.
Faith Kipyegon: “Pensavo di poter correre ancora più velocemente. Sapevo che Sifan aveva intenzione di correre una gara molto veloce e volevo andare forte pure io. Non vedo l’ora delle Olimpiadi di Tokyo. Sarà una competizione molto dura. Sono tornata nel 2019 dopo la pausa per maternità e voglio essere un esempio per le giovani atlete mamme. Ho dimostrato che la maternità non significa la fine della carriera e anzi si può tornare ancora più forti di prima”.
1500 metri maschili: La quarta vittoria di Cheruiyot a Montecarlo
Il campione del mondo Timothy Cheruiyot ha vinto per la quarta volta i 1500 metri dell’Herculis di Montecarlo realizzando la migliore prestazione mondiale dell’anno con 3’28”28 pochi giorni dopo il successo al meeting di Stoccolma. Cheruiyot si è classificato quarto agli ultimi Trials olimpici anche a causa di un problema fisico e di un lutto familiare, ma grazie al risultato di Montecarlo si potrebbero aprire spiragli per una convocazione olimpica, anche perché uno dei qualificati Kamar Etiang non ha completato il numero di test antidoping obbligatori.
In una gara di contenuti tecnici strepitosi con quattro atleti al di sotto dei 3’30 Mohammed Katir ha battuto il primato spagnolo con 3’28”78 battendo Jakob Ingebrigsten (3’29”35) e Stewart McSweyn, che ha migliorato il primato dell’Oceania con 3’29”51.
Il vincitore dei Trials keniani Charles Simotwo ha migliorato il record personale con 3’30”30 in sesta posizione precedendo Marcin Lewandowski, che ha migliorato il primato polacco con 3’30”42 e il campione del mondo indoor Samuel Tefera (record personale con 3’30”71.
Timothy Cheruiyot: “La gara di Montecarlo è andata bene. Ho vinto per la quarta volta in questo meeting. Mi sono mancate molto le gare nell’ultimo periodo. Ho avuto alcuni problemi che hanno condizionato la mia prestazione ai Trials keniani. Ho subito un infortunio alla coscia.
Inoltre un mio parente è morto nel giorno dei Trials keniani. Questo spiega perché ho mancato la qualificazione per le Olimpiadi. Sono davvero felice di essere tornato in forma dopo tutti questi problemi. Spero ancora di poter venire convocato per le Olimpiadi di Tokyo grazie a questa prestazione. Monaco è un bel posto per correre. La pista è veloce e il clima è perfetto”.
400 ostacoli maschili: Warholm batte il record del meeting
Il due volte campione mondiale Karsten Warholm ha vinto a Montecarlo per il secondo anno consecutivo migliorando ll primato del meeting per due centesimi con 47”08, quarta migliore prestazione della sua carriera. Il brasiliano Alison Dos Santos è sceso per la quinta volta in stagione con 47”51.
Karsten Warholm: “Sono felice per aver battuto il primato del meeting. Per me l’aspetto più importante è rimanere costante nel rendimento. Non è stata una gara pulita ed è un aspetto sul quale devo imparare per migliorare. Ho commesso degli errori nella parte finale della gara finale.
Ora torno in Norvegia per allenarmi per una settimana prima di partire per il Giappone per un training camp. Mi trasferirò a Tokyo quattro o cinque giorni prima della batteria”.
100 metri maschili: Baker 9”91
Ronnie Baker si candida all’oro olimpico vincendo il super 100 metri di Montecarlo in 9”91 battendo Akani Simbine, secondo in 9”98 dopo il record africano di 9”84 stabilito a Szekesfehrvar. Baker ha vinto la seconda gara di Diamond League consecutiva dopo il successo di Stoccoma.
Marcell Jacobs è sceso per la seconda volta in questa stagione sotto i 10 secondi con 9”99 classificandosi terzo davanti a André De Grasse (10”00), il vincitore dei Trials statunitensi Trayvon Bromell (10”01) e Fred Kerley (10”15). Filippo Tortu ha compiuto un buon passo in avanti migliorando di un centesimo il personale stagionale con 10”17.
Ronnie Baker: ”Mi sono sentito molto bene. Sono fiducioso perché mi sento uno dei migliori sprinter del mondo dal 2018. Alcuni infortuni mi hanno tenuto fermo. So chi sono. Dio è al mio fianco per aiutarmi a tagliare il titolo senza infortuni. Mi alleno duramente. Sono fiducioso in vista di Tokyo.”
800 metri maschili
Il vice campione olimpico di Londra 2012 Nijel Amos ha bissato il successo di Montecarlo del 2019 stabilendo la migliore prestazione mondiale dell’anno con 1’42”91. Emmanuel Korir e Marco Arop sono scesi sotto la precedente migliore prestazione mondiale dell’anno correndo rispettivamente in 1’43”04 e 1’43”25. Ferguson Rotich (vincitore a Stoccolma) ha migliorato il personale stagionale con 1’43”57 precedendo Elliot Giles (1’44”07).
Nijel Amos: “E’ sempre una bella sensazione venire qui a gareggiare a Montecarlo. Mi diverto molto Cerco di trasferire questa sensazione di positività in gara. Mi sto allenando duramente in allenamento. Ho avuto un infortunio poco prima del meeting di Doha e questo risultato dimostra che le cose stanno andando nella giusta direzione i vista delle Olimpiadi. Ho già una medaglia olimpica e voglio fare ancora meglio”.
200 metri femminili
Shaunae Miller Uibo ha battuto per due soli centesimi di secondo Marie Josée Ta Lou in 22”23. La bahamense aveva già vinto sulla pista del Louis II sui 400 metri nel 2018 in 48”97. Shelly Ann Fraser Pryce sii è piazzata al terzo posto in 22”48 precedendo la svizzera Mujinga Kambundji (22”75).
Shaunae Miller Uibo: “In questo momento sono concentrata sui 200 metri in vista delle Olimpiadi. Le altre sprinter stanno correndo grandi prestazioni. L’attuale livello tecnico della specialità mi da molte motivazioni. Sono felice che siano così tante velociste al top del nostro sport in grado di fare notizia a suon di grandi risultati”.
800 metri femminili
Laura Muir ha stabilito il record personale sugli 800 metri con 1’56”73 precedendo l’amica e compagna di allenamenti Jemma Reekie e Kate Grace, che hanno migliorato i loro personali correndo rispettivamente in 1’56”96 e in 1’57”20. La giamaicana Natoya Goule si è classificata al quarto posto con 1’57”35 precedendo l’etiope Habitam Alemu (1’57”98).
Laura Muir: “Ho semplicemente pensato a correre il più velocemente possibile. Non avrei potuto chiedere una prestazione migliore in vista delle Olimpiadi di Tokyo, dove correrò i 1500 metri. Avere Jemma Reekie come compagna di allenamento è una motivazione enorme.
Mi ha aiutato a diventare sempre più veloce sugli 800 metri. Ci stimoliamo a vicenda. Torno a casa domani. Ora una settimana di allenamento prima di partire per Tokyo.”
Salto con l’asta femminile
La vincitrice dei Trials statunitensi Katie Nageotte ha confermato il suo eccellente momento di forma vincendo con 4.90m dopo il successo di Eugene con il primato personale di 4.95m. Anzhelika Sodorova ha superato tutte le misure fino a 4.80m al primo tentativo ma ha commesso tre errori a 4.90m.
Ekaterini Stefanidi ha superato 4.70m al secondo tentativo prima di eguagliare il personale stagionale con 4.80m chiudendo la gara al terzo posto. Roberta Bruni ha commesso tre errori alla misura d’entrata di 4.50m.
Katie Nageotte: “Sono contenta di aver saltato 4.90m anche senza sentirmi in grandi condizioni. Salto con aste più grandi. Il lavoro svolto con il mio allenatore sta dando i suoi frutti. Sento molte pressioni in avvicinamento alle Olimpiadi di Tokyo, ora sento sollievo dopo aver ottenuto la qualificazione ai Trials”.
Salto in alto maschile
Gianmarco Tamberi ha superato la misura di 2.21 al secondo tentativo prima di commettere tre errori a 2.25m chiudendo al settimo posto. Marco Fassinotti ha valicato l’asticella a 2.21m alla terza prova prima d sbagliare tre prove a 2.25m Il russo Mikhail Akimenko ha vinto con 2.32m nello spareggio con il canadese Django Lovett dopo che entrambi avevano superato tutte le misure fino a 2.29m al primo tentativo.
Salto triplo femminile
Yulimar Rojas ha preso la testa della gara con un salto da 15.12m al secondo tentativo ma ha commesso quattro salti nulli su sei salti a disposizione. La portoghese Patricia Mamona ha realizzato il primato nazionale con 14.66m nel quinto tentativo.
Nel salto di spareggio finale la giamaicana Shnieka Ricketts si è imposta con 14.29m, mentre Rojas ha saltato molto lontano (ben oltre i 15 metri) ma il tentativo era nullo. Dariya Derkach si è piazzata al settimo posto con 13.81m.
Yulimar Rojas: “Sono contenta ma allo stesso tempo delusa per gli ultimi due salti nulli. Erano salti molto lunghi ma bisogna accettare che non sempre le cose vanno secondo i piani. Sono comunque contenta per come ho saltato di recente. Ho pensato subito di aver fatto un salto molto lungo. Probabilmente era vicino al primato del mondo, ma era nullo. Ora sotto con il lavoro in vista delle Olimpiadi di Tokyo”.
3000 siepi femminili
Hyvin Kyeng ha vinto la seconda gara consecutiva in Diamond League nei 3000 siepi femminili con 9’03”82 precedendo la keniana Beatrice Chepkoech (9’04”94),Winfred Mutile Yavi (9’09”05). Kyeng ha preso il comando staccando le avversarie dopo due km ma ha sbagliato il calcolo dei giri e ha attaccato troppo presto credendo che mancasse un solo giro anziché due.
La campionessa del mondo di Pechino 2015 è riuscita ad avere energie in corpo per un altro giro ma ha subito la rimonta di Emma Coburn. La vincitrice degli ultimi Trials statunitensi è caduta sull’ultima riviera e Kyeng si è involata verso il successo. Coburn si è rialzata prima di tagliare il traguardo al quarto posto in 9’09”02. La tedesca Gesa Felicitas Krause è stata la migliore delle europee in 9’15”03.
3000 siepi maschili
Il giudice ha fatto suonare erroneamente la campana quando mancavano ancora due giri. Alcuni atleti hanno lanciato lo sprint troppo presto quando mancavano due giri. Il vice campione del mondo Lemecha Girma si è aggiudicato la gara stabilendo la migliore prestazione mondiale dell’anno con 8’07”75 precedendo Abraham Kibiwott (8’07”81) e il franceseDjiali Bedrani (8:11.71).
L’azzurro Ahmed Abdelwahed ha realizzato un altro grande tempo tagliando il traguardo al sesto posto in 8’14”86.
Salto in lungo maschile
Il giamaicano Tajay Gayle ha realizzato la miglior misura di 8.29m al quinto tentativo superando lo svedese Thobias Montler che si era portato in testa con 8.27m alla terza prova. Il greco Miltadis Tentoglou ha fatto registrare 8.21m prima di aggiudicarsi il salto di spareggio con 8.21m, mentre Gayle e Montler hanno fatto salto nullo. Filippo Randazzo (vincitore al meeting di Gateshead) si è ben comportato classificandosi al sesto posto con 7.92m.
Lancio del giavellotto
La polacca Maria Andrejczyk ha realizzato il miglior lancio della serata di 63.63m al primo tentativo e ha tenuto la testa della gara fino alla quinta prova ma la due volte campionessa del mondo Barbora Spotakova si è aggiudicata il lancio di spareggio della Final 3 con 63.08m. Per la fuoriclasse ceca è la ventunesima vittoria in carriera in Diamond League. Andrejczyk ha concluso la gara con un lancio da 58.01m.
Barbora Spotakova: “Sapevo di essere nella top 3 dopo il quarto turno di lanci. Ho deciso di passare il quinto lancio per risparmiare energie in vista del lancio finale. La preparazione sta andando bene di giorno in giorno. Farò un breve training camp prima di Tokyo ma cercherò di riposare di più rispetto alle mie colleghe più giovani”.
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