Per Dalia Kaddari, ventenne velocista sarda campionessa europea under 23 sui 200 metri, nella scorsa estate a Tallinn con l’eccellente crono di 22″64, a 5 centesimi dal record italiano e terza miglior prestazione assoluta di sempre, è tempo di preparazione nella sua Sardegna in attesa delle gare all’aperto, visto che lei non è propriamente una specialista delle distanza più veloci dell’atletica, meno che mai i 60 indoor.
Oggi, quindi una gara test a Iglesias per testare la propria condizione e riscontro certamente positivo grazie al personale ottenuto di 7″38 che migliora il 7″40 di due anni fa nello stesso impianto, dopo averlo avvicinato in batteria con 7″42.
L’ultima gara della cagliaritana risaliva a poco più di sei mesi fa, nella semifinale olimpica di Tokyo sui 200 metri.
Nello stesso meeting da segnalare anche una migliore prestazione nazionale master della categoria SF40 per Daniela Lai, con 7″89 in batteria per battere il suo precedente record di 7″94.
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A Firenze la primatista italiana della 4×100 Irene Siragusa ferma due volte il cronometro a 7″48 nei 60 metri, in batteria e anche in finale. Quest’anno la velocista di Siena, anche lei più specialista dei 200 metri, ha già corso in 7″36 due settimane fa, a sei centesimi dal personale.
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Sul rettilineo di Bergamo nelle due prove sui 60 metri disputate in circa 20 minuti si impone Alessia Pavese con 7″49 e 7″48 mentre seconda, in entrambe le occasioni, c’è Johanelis Herrera, 7″57 in finale dopo il 7″59 della batteria, e terza Chiara Melon, 7″59 e 7″62.
Nella prova maschile dei 60m buon 6″69 due volte di Antonio Moro.
Anche nei 60 ostacoli femminili un doppio impegno e i migliori risultati arrivano dal primo round con Nicla Mosetti che, in 8″32, precede Linda Guizzetti con 8″43.
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