Nel meeting di Ancona intitolato allo scomparso giornalista Alessio Giovannini, grande prestazione nelle batterie dei 60 metri femminili della 16enne Alice Pagliarini che, con il crono di 7″39, ha polverizzato di 5 centesimi il precedente limite italiano under 18 di Ludovica Galuppi dell’anno scorso, e migliorato di ben 7 il suo fresco primato realizzato la settimana scorsa.
Nella successiva finale vinta da Irene Siragusa con il tempo di 7″30 che le fa eguagliare il proprio personale, Pagliarini si è migliorata ancora di un altro centesimo portando quindi il limite a 7″38 in una gara in cui si è classificata quarta assoluta e, con tale tempo, si è proiettata anche al terzo posto di tutti i tempi tra le under 20 italiane, dietro soltanto al 7″35 di Vincenza Calì del 2002 e al 7″36 di Zaynab Dosso del 2018.
Nella prova dei 60 metri maschili convincente prestazione di Junior Tardioli, 19enne atleta umbro, che ha vinto con il personale di 6″64, addirittura a 1 centesimo dallo standard per gli Euroindoor di Istanbul, in una gara in cui non ha destato buona impressione il favorito Galbieri quarto con 6″76 dopo una buona partenza.
Ricordiamo che Tardioli aveva realizzato l’anno scorso, con 8″73, la miglior prestazione italiana juniores sugli 80 metri.
Non è stata solo quella di Pagliarini la miglior prestazione italiana del pomeriggio anconetano di ieri perché, anche nello sprint femminile dei 60 metri con ostacoli, Giulia Guarriello dopo aver corso in batteria in 8″17, ha superato la migliore prestazione italiana under 23 appartenente da dodici anni a Giulia Pennella con 8″13, e firmato un progresso di nove centesimi sul primato personale rispetto all’8″19 di sette giorni fa, ma da segnalare anche la crescita di Veronica Besana che ha realizzato un doppio 8″17 nelle due prove disputate.
Molto bene anche l’atleta di maggior caratura tecnica di tutto il meeting, la saltatrice Dariya Derkach che, dopo essersi riscaldata con 6,17 nel lungo, mostra il suo talento nella sua specialità primaria del triplo con un bel volo a 14,25 che le fa sfiorare di 1 centimetro il primato personale indoor stabilito su questa pedana lo scorso anno ai campionati italiani assoluti e, pur non dandole ancora il minimo per gli Euroindoor di 14.32, le garantisce già ottime possibilità di esserci.
Tra gli uomini, nel salto in alto debutto vittorioso per Stefano Sottile che ritrova i 2,20 alla prima prova ma poi si ferma con tre errori a 2,25 mentre, nel lungo successo per Jacopo Quarratesi con 7,53 e nell’asta 5,20 per Alessandro Sinno.
Simone Barontini, specialista degli 800 metri e altro marchigiano autentico come Alessio Giovannini, ha voluto onorare la memoria dello scomparso giornalista con un buon esordio stagionale sui 400 metri in cui, con un eccellente finale, ha siglato il proprio personale con 47″00, meglio di quanto fatto all’aperto su questa distanza nel 2019 (47″20).
Dietro di lui Riccardo Meli con 47″38 e Matteo Raimondi con 47″53 mentre tra le donne, successo per Alessandra Bonora con il personale indoor di 53″38, davanti al 53″73 di Virginia Troiani.
Continua infine il momento di crescita del 23enne ostacolista italo ungherese Leonardo Tano, figlio di Rocco Siffredi, che si sta facendo notare con discrete prestazioni nei 60 H e oggi si è ancora migliorato con un buon 7″79 in batteria, otto centesimi meglio di quanto fatto la scorsa settimana, per poi aggiudicarsi la finale con il crono di 7″82.
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