Paolo Dal Molin (foto archivio FIDAL)
Paolo Dal Molin (foto archivio FIDAL)

Si peggiora leggermente rispetto all’ultima uscita di Liévin, ma la condizione di Paolo Dal Molin è sempre molto alta e arriva, nei 60 ostacoli del meeting di Lussemburgo, l’altro ottimo tempo di 7″60, al secondo posto dietro il britannico Andy Pozzi, campione del mondo in carica e vincitore della gara in 7″57.

Il primatista italiano si era invece tolto la soddisfazione di precedere l’iridato in batteria, 7″67 contro 7″68.

In finale quinto Hassane Fofana con 7″86 che abbassa di un centesimo il precedente miglior tempo  stagionale, mentre in batteria si era piazzato sesto in 7″92.

Nei 1500 Martina Tozzi ottiene l’ottavo posto con 4’18″02, mentre è nona Camille Chenaux con il personale indoor di 4’25″64.

Elena Bellò terza negli 800 metri di Gent con il personale

Bel debutto stagionale della mezzofondista azzurra che, con 2’03″91 è terza al traguardo nella gara vinta dall’irlandese Nadia Power in 2’02″83, mentre tra gli uomini 1’51″87 per Gabriele Aquaro.

Nei 1500 femminili bene Giulia Aprile che realizza il suo personale di 4’15″62 ed è sesta nella gara davanti a Gaia Sabbatini, settima in 4’15″67.

Vladimir Aceti (foto Fidal)
Vladimir Aceti (foto Fidal)

Buon debutto di Vladimir Aceti nei 400 metri di cui non ha specificatamente preparato la stagione indoor in quanto intenzionato a correre solo la staffetta agli Euroindoor di Torun.

L’azzurro vince in 46″77, seconda prestazione in carriera al coperto, poco distante dal personale di 46″63 e questo la dice lunga sulla condizione dell’atleta di Giussano.

Tra gli uomini, nei 1500, 3’45″06 di Mohad Abdikadar che ottiene il settimo posto.

Nel salto in alto secondo posto per Eugenio Meloni con 2,15.

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