Khaddi Sagnia (foto archivio)
Khaddi Sagnia (foto archivio)

Daniel Stahl, Khaddi Sagnia, Daniel Rowden, Stewart McSweyn hanno realizzato le migliori prestazioni tecniche della settantesima edizione del Memorial Bruno Hanzekovic di Zagabria, la penultima tappa del circuito World Athletics Continental Tour Gold.

Salto in lungo femminile: Sagnia si migliora con 6.92m

La saltatrice in lungo svedese di origini gambiane Khaddi Sagnia è andata vicina al muro dei 7 metri con 6.92m al sesto tentativo dopo aver eguagliato il primato personale con 6.83m alla terza prova.

La romena Alina Rotaru si è classificata seconda con 6.69m davanti alla serba Milica Gardasevic (6.60m).

Vittorie nel lancio del disco per Stahl e Perkovic

Daniel Stahl è tornato alla vittoria dopo la sconfitta di Berlino contro Andrius Gudzius di Domenica scorsa. Stahl ha lanciato il disco a 68.87m al secondo tentativo migliorando di 70 centimetri il primato del meeting detenuto da due anni dal giamaicano Fedrick Dacres.

Lo svedese ha fatto registrare due altri lanci oltre i 67 metri (67.55m al terzo tentativo e 67.16m alla quinta prova). Gudzius ha lanciato a sua volta oltre i 68 metri con 68.22, suo terzo miglior lancio della stagione.

Daniel Stahl: “E’ stata una grande battaglia. La stagione è stata complicata ma nello stesso tempo è stata di livello eccellente. Ho gareggiato molto di più quest’anno rispetto al 2019. Non vedo l’ora delle Olimpiadi dell’anno prossimo”.

Nel lancio del disco femminile la beniamina del pubblico croato Sandra Perkovic ha vinto l’unica gara della sua stagione con 64.67m battendo la francese Melina Robert Michon (60.65m).

Sorpresa Rowden negli 800 metri

Il neo campione britannico Daniel Rowden ha sorpreso tutti vincendo gli 800 metri in 1’44”09, solo un centesimo di secondo dal record del meeting detenuto da due anni dal botswano Nijel Amos.

Dopo un primo giro in 50”39 lo svedese Andreas Kramer ha preso la testa della gara con un vantaggio di due metri all’ingresso dell’ultima curva. Rowden ha ridotto il gap prima di piazzare l’attacco decisivo sul rettilineo finale.

L’inglese ha migliorato nettamente il precedente primato personale con 1’44”09. In precedenza aveva un personale di 1’44”74 stabilito quest’anno a Goteborg. Dieci giorni fa ha vinto il titolo britannico a Manchester.

La Gran Bretagna ha completato la tripletta con il secondo posto di Elliot Giles (1:44.75) e Jake Wightman (1’44”85).

Daniel Rowden: “C’era un grande campo di partenti ed è una grande sensazione aver conquistato la vittoria”.

L’australiano Stewart McSweyn ha dominato i 1500 metri in 3’32”17 con un ultimo giro in 57 secondi. Per il venticinquenne australiano si tratta del nono miglior tempo al mondo in questa stagione e la quarta miglior prestazione della sua carriera. Il britannico James West si è classificato secondo in 3’34”56 davanti all’australiano Matthew Ramsden (3’34”83) e al serbo Elzan Bibic (3’35”07).

Belocian batte Crittenden sui 110 ostacoli

Il neo campione francese Wlhelm Belocian ha vinto i 110 ostacoli in 13”32 battendo lo statunitense Freddie Crittenden per due centesimi di secondo nella gara che ha ricordato Bruno Hanzekovic, ostacolista del periodo tra le due guerre mondiali.

Sui 100 ostacoli femminili la statunitense Payton Chadwick si è imposta in 13”01 precedendo la britannica Cindy Ofili (13”10).

Nel salto in alto femminile l’ucraina Yuliya Levchenko ha superato 1.93m prima di commettere tre errori alla quota di 2 metri. La svedese Erika Kinsey e l’australiana Nicola McDermott si sono classificate seconde a pari merito con 1.90m.

Sui 400 metri maschili il primatista sloveno Luka Janezic si è imposto in 45”93 superando il britannico Rabah Yousif negli ultimi metri.

Il croato Marko Ceko ha vinto il salto in lungo maschile con 7.92m al terzo tentativo.

Solo 700 spettatori sono stati ammessi a causa delle restrizioni ma molte prestazioni hanno superato le aspettative degli organizzatori contribuendo ad un’altra serata di grande atletica allo Sportpar Mladost di Zagabria.

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