Marcell Jacobs ha vinto la finale del test preolimpico sui 100 metri organizzato a Rieti per simulare i tre turni delle Olimpiadi di Parigi, con il crono di 10″08 davanti al cinese Xie Zhenye secondo con 10″09 e superato negli ultimi metri dopo una partenza controllata, con al terzo posto il canadese Andre De Grasse in 10″11, mentre nella semifinale disputata 1 ora e mezzo prima circa, i primi tre posti erano stati diversi con Zhenye primo in 10″08 e De Grasse insieme a Jacobs secondo e terzo.

La gara era stata organizzata su richiesta del tecnico statunitense di Marcell, Rana Reider, con l’intento di creare per tutto il suo gruppo di allenamento una situazione abbastanza simile a quella che si creerà, tra il 3 e il 4 agosto prossimo a Parigi, quando il primo di questi due giorni ci saranno in tarda mattinata le batterie dei 100, mentre il secondo in tarda serata prima le semifinali e poi la finale della gara più attesa di tutti i giochi olimpici.

Le parole di Marcell: “Vincere fa sempre bene e sono contento di averlo fatto. Questo test faceva parte di una lunga settimana di allenamento e serviva per capire come avrebbe reagito il fisico: posso dire che i muscoli abbiano retto bene e ora sono pronto per lavorare altre due settimane. Bene il fatto di aver migliorato il crono un turno dopo l’altro (ieri 10″17 in batteria ndr), speravo di correre un po’ più veloce in semifinale, ma il caldo e l’umidità hanno influito. Ovviamente non sono tempi che valgono per Parigi e con questi crono ci fai poco alle Olimpiadi, non si entra in finale. Il picco non doveva esserci qui, ma dovrà esserci ai Giochi. Ora torneremo a sistemare alcuni aspetti tecnici in quanto c’è stallo dai 15 ai 30 metri, nella transizione, ed è lì che voglio lavorare, con molta dedizione anche per riprendere la forma e la qualità che serve per Parigi.

Non ci andrò per partecipare ma per cercare di portare a casa nuovamente una medaglia e divertirmi. I Trials? Gli americani devono trovare la condizione prima di noi. Però chi mi ha impressionato è il giamaicano Kishane Thompson: sapevo che avrebbe potuto correre forte, ma quello che conta è la finale delle Olimpiadi. Rieti? È una pista che frequento dal 2013, ho fatto qui il primo campionato europeo juniores. Da quando son arrivato in città mi trovo a mio agio, è un posto perfetto per allenarmi, concentrarmi, stare a casa, riposare”.

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