Filippo Randazzo (foto FIDAL)
Filippo Randazzo (foto FIDAL)

Aveva un personale di 10″79 realizzato a Messina nel maggio del 2016 ma oggi, Filippo Randazzo, l’ha abbassato di quasi mezzo secondo, correndo in 10″32 e dimostrando, se ce ne fosse bisogno, dopo il personale di 8,12 nel lungo a Savona, di essere in un’ottima condizione di forma.

In realtà non è poi una grandissima sorpresa perché si sa che i lunghisti sono anche molto veloci, pensiamo ad Andrew Howe e a Marcell Jacobs, ma comunque è stata veramente una bella dimostrazione di efficienza agonistica, tra l’altro con un vento abbastanza tenue (+0,7)

Dietro di lui bene anche il bulgaro Petar Peev, 10″50 e Nicholas Artuso, 10″55.

È stato un ottimo test in vista del lungo, sapevo che potevo valere il personale… ma da quello a correre 10.32 ce ne passa!

È normale, quindi, che io sia molto felice. Adesso bisognerà gestire questa velocità in pedana e cercare di sfruttarla il più possibile, a partire dal 1° agosto a Trieste”.

Il mancato primato di Davide Re

Aveva annunciato che avrebbe voluto fare una grande gara, auspicando di scendere sotto il minuto per battere ma, soprattutto, onorare al meglio il grande campione scomparso prematuramente: Donato Sabia.

A Davide Re, però, non riesce il tentativo di superare dopo trentasei anni la migliore prestazione italiana (60″08) dell’indimenticabile mezzofondista lucano venuto a mancare lo scorso aprile.

Il primatista azzurro dei quattrocento metri corre in 60″30, sulla pista che ospita i suoi allenamenti, a Rieti, accompagnato dall’altro quattrocentista compagno di club Michele Tricca nei primi trecento metri.

Avrei dovuto osare di più, sono contento soltanto a metà. Il tempo è comunque buono, anche se il mio miglior tentativo resta l’1:00.27 nel 2018: sicuramente ci riproverò.

L’obiettivo di oggi, oltre a scendere sotto al minuto, era ricordare il compianto Sabia e far parlare di un pezzo di storia dell’atletica italiana, e di una figura che tra la mia generazione era poco conosciuta: la missione è compiuta” le parole di un rammaricato Re.

Buona prova della Hooper nei 100 metri femminili

Da quattro anni non andava così forte sui 100 metri, ma era apparsa già in buona forma nelle prime uscite. Oggi Gloria Hooper migliora la sua prima uscita a 11″45, realizzando un confortante 11″35 (+0.9), a un solo centesimo dal suo p.b. di 11″34 che risale al 2016.

La primatista italiana della staffetta 4×100 chiude molto vicina alla finalista mondiale dei 200 metri, la bulgara Ivet Lalova-Collio, prima al traguardo in 11″31.

Buon rientro di Roberta Bruni nell’asta

Ottimo rientro agonistico per Roberta Bruni, reduce dall’operazione alla spalla di gennaio che salta a 4,30, prima di commettere tre errori a 4,40.

Sonia Malavisi inizia da 4,20, Maria Roberta Gherca da 4,00, la stessa misura di Alessandra Lazzari.

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