Incredibile risultato scaturito dai 100 metri disputati a Roma Ostia, nel Centro Sportivo Castelporziano, in occasione del meeting We Run Together organizzato dal Gruppo Sportivo delle Fiamme Gialle, nell’ambito delle celebrazioni in atto ormai da mesi per festeggiare i 100 anni della sezione di atletica.
Pensavamo sarebbe stata una passerella per alcuni atleti reduci dalle Olimpiadi, primo fra tutti il campione olimpico della staffetta Lorenzo Patta e invece è venuta fuori una grande gara dove, un altro reduce della staffetta d’oro, sia pur come riserva, Wanderson Polanco ha realizzato il proprio personale con un ottimo 10″21 davanti a un sorprendente Filippo Randazzo che, dopo aver vinto la sua gara del salto in lungo, si è presentato sui blocchi dei 100 fermando il cronometro a 10″23, ben 9 centesimi meglio del suo precedente record.
Al terzo posto l’atteso Lorenzo Patta con un buon 10″27 e quarto, altra grande sorpresa del pomeriggio, Luca Antonio Cassano che si è migliorato a sua volta sino a 10″28 rispetto al precedente limite di 10″36.
Nella gara che ha visto il vento nella norma di +1,1 avrebbe dovuto esserci anche il bronzo europeo U20 dei 100 Matteo Melluzzo ma, alla fine, non si è presentato.
Parlando più nel dettaglio di Hillary Wanderson Polanco Rijo, questo il suo nome e cognome completo, è nato in Repubblica Dominicana il 25 novembre 1997 ma, quando aveva sette anni, i genitori si sono trasferiti in Sardegna, a Sestu in provincia di Cagliari.
Wanderson ha iniziato con il calcio, nel ruolo di terzino, ma consigliato da una ex ottima lunghista azzurra quale Valentina Uccheddu prova anche a praticare l’atletica a cui si dedica totalmente dal 2016 quando si trasferisce a Torino per farsi seguire da un grande tecnico della velocità quale Alessandro Nocera.
Comincia ad ottenere buoni risultati da subito e nel 2017 fissa il suo personale a 10″35 sui 100 metri, facendo prevedere ampi margini di miglioramento che, però, negli anni successivi non riesce a mettere in atto, anche per vari infortuni che lo mantengono sui livelli raggiunti.
Nel 2021 però la svolta, forse anche perché caricato da un importantissimo cambiamento nella sua vita, vale a dire la nascita del figlio Leandro, nel 2020, che lo riporta a vivere in Sardegna, pur seguito ancora a distanza da Nocera in collaborazione con il primo allenatore sardo di Wanderson.
Il 22 maggio di quest’anno, a Rieti, il primo grande squillo con il personale finalmente battuto dopo 4 anni con un incoraggiante 10″26 e poi, la convocazione nel giro della staffetta 4×100 azzurra, il viaggio in Giappone sia pur da riserva e le gare post olimpiche in cui ha dimostrato un’eccellente condizione, prima abbassando ancora il personale con 10″25 a Cagliari e poi con l’ottima prestazione di ieri.

Nelle altra gare di Castelporziano Alessandro Sibilio, una delle grandi rivelazioni del 2021 dell’atletica italiana, chiude la sua straordinaria stagione, che l’ha visto eccellere nella disciplina dei 400 ostacoli sino alla finale olimpica nell’ottimo personale di 47″93, con una vittoria nei 400 piani con il tempo di 46″20 a soli 7 centesimi dal personale di 46″13 realizzato sempre quest’anno.
Considerando che l’atleta non gareggiava dal 3 agosto scorso, la prestazione va considerata veramente di alto livello, avendo battuto facilmente anche il primatista italiano Davide Re, che ha disputato la finale di Diamond League la settimana scorsa, che chiude in 46″51 e Vladimir Aceti con 46″53.

Nel salto in lungo, il finalista olimpico Filippo Randazzo, prima della splendida volata nei 100, atterra a 7,80.
Bella prova per la sprinter Eleonora Ricci che nei 100 metri corre in 11″55, togliendo oltre due decimi al personale e battendo la quattrocentista azzurra Rebecca Borga con 11″75.
Nei 400 femminili Chiara Gherardi con 54″79 supera Raphaela Lukudo che chiude in 55″34 mentre, nei 1500 sempre donne si impone con 4’15″36 Elisa Bortoli su Joyce Mattagliano in 4’16″23.
Gara tattica nei 3000 maschili con Pietro Arese che batte con 8’41″37, negli ultimi quattrocento metri, Jacopo De Marchi (8’43″74).
Roberto Orlando scaglia il giavellotto a 76,61 vincendo davanti a Mauro Fraresso con 74,06 mentre, al femminile, 55,26 per Carolina Visca.
Nel getto del peso, Martina Carnevale sfiora il personale con 15,87.
C’è spazio anche per la singolare staffetta 4×400 di marcia con i gialloverdi Andrea Agrusti, Gianluca Picchiottino, Riccardo Orsoni e Marco De Luca, quest’ultimo ai saluti dopo quattro Olimpiadi e sette Mondiali: per il 40enne romano è l’ultima apparizione di una carriera lunga e ricca di significato.
Nel rettilineo, infine, si rinnova anche il duello sui 100 metri delle Paralimpiadi di Tokyo tra l’oro Ambra Sabatini (14″41/+1.3) e l’argento Martina Caironi (14″48).
Alla fine grande festa per le premiazioni con la presenza di altre tre medaglie d’oro olimpiche quali Filippo Tortu, Antonella Palmisano e Fausto Desalu che si sono uniti, per la cerimonia finale, a Lorenzo Patta, Ambra Sabatini e Martina Caironi

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