Christian Coleman ha vinto la seconda medaglia d’oro della sua carriera ai Mondiali Indoor in 6”41 nella gara conclusiva della prima giornata dei Mondiali Indoor nella Glasgow Arena. Coleman è tornato il re dei 60 metri sei anni dopo il primo trionfo sempre in terra britannica a Birmingham quando fermò il cronometro in 6”37 arrivando a tre centesimi dal suo record del mondo stabilito sempre nel 2018. Il velocista nativo di Atlanta ha vinto in carriera anche l’argento nell’edizione 2022 di Belgrado in 6”41 a tre soli millesimi dal vincitore Marcell Jacobs in un emozionante arrivo al photo-finish.

Christian Coleman: “Avevo molta fiducia in me stesso in avvicinamento a questi mondiali. Mi sono concentrato per mettere in pratica ciò che avevo fatto in allenamento e sono riuscito a portare a casa la vittoria. Non vedo l’ora del resto della stagione. Ho molti aspetti sui quali lavorare e non vedo l’ora di avere nuove opportunità. Quando hai queste opportunità, devi coglierle”.

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Noah Lyles ha vinto l’argento in 6”44, secondo miglior tempo della sua carriera ad un centesimo dal record personale realizzato ai Campionati statunitensi di Albuquerque, quando precedette Coleman di un centesimo in 6”43. Coleman è più specialista dei 60 metri rispetto a Lyles che usa le gare indoor in funzione dei 100 e dei 200 metri all’aperto.

Il giamaicano Ackeem Blake ha completato il podio vincendo la medaglia di bronzo in 6”46 nella prima stagione indoor della sua carriera. Il primatista africano dei 100 metri Ferdinand Omanyala si è piazzato al quarto posto in 6”56 precedendo con lo stesso tempo il bronzo europeo indoor Henrik Larsson.

Noah Lyles: “E’ stata una grande gara. E’ stata una delle mie migliori sulla distanza dei 60 metri. Sono impressionato da me stesso per aver corso in 6”44 dopo aver disputato tre round in un giorno. Che grande stagione indoor”.

Chituru Ali è stato frenato dai crampi in finale terminando all’ottavo posto in 8”00.

Chituru Ali: “Avevo belle aspettative per la finale, ma già in semifinale ho avvertito i crampi. Appena ho sentito il bicipite tirare non ho forzato. Sono un po’ amareggiato perché si poteva limare qualcosa. Sognavo di stare vicino a Coleman e a Lyles. Di solito li vedo in tv in Diamond League. Correre contro di loro è stimolante. L’anno scorso mi è servito di lezione. Sono cambiato parecchio. Questo è un buon ritorno. Mi fa sperare per i 100 metri ma proverò anche i 200 metri. Sono sempre disponibile per la staffetta”.

Semifinali 60 metri

Coleman ha vinto agevolmente la semifinale in 6”43 eguagliando la migliore prestazione mondiale dell’anno stabilita da Lyles ai Campionati statunitensi di Albuquerque. L’azzurro Chituru Ali ha migliorato il record personale di quattro centesimi di secondo con 6”53 qualificandosi per la finale. Il comasco allenato da Claudio Licciardello ha preceduto di due centesimi secondo Henrik Larsson diventando il quarto sprinter italiano di sempre sui 60 metri. Ali è partito con un tempo di reazione fantastico di 0.123, il migliore tra gli otto qualificati.

Ackeem Blake ha vinto la seconda semifinale in 6”51 precedendo di un centesimo di secondo il camerunense Emmanuel Eseme, che ha migliorato ancora il suo record nazionale con 6”52.

Noah Lyles ha vinto la terza batteria con il secondo miglior tempo di 6”49 precedendo di tre centesimi di secondo Omanyala.

Batterie 60 metri maschili

Il primatista mondiale indoor Christian Coleman ha corso il tempo più veloce del primo turno eliminatorio dei 60 metri con 6”49 nella sesta batteria malgrado un rallentamento nei metri finali. Il velocista delle Barbados Mario Burke si è classificato al secondo posto con 6”58.

Il campione del mondo dei 100 e dei 200 metri Noah Lyles si è aggiudicato la prima batteria in 6”57 (sesto miglior tempo del primo turno eliminatorio) precedendo il francese Jeff Erius (6”63).

Il primatista africano dei 100 metri Ferdinand Omanyala ha vinto la quarta batteria in 6”52 battendo per due millesimi di secondo il giapponese Shuhei Tada, che ha migliorato il record nazionale.

Il camerunense Emmanuel Eseme si è aggiudicato la sua batteria migliorando di un centesimo di secondo il suo record nazionale con 6”54.

Il giamaicano Ackeem Blake ha fermato il cronometro in 6”55 precedendo di quattro centesimi di secondo il campione europeo indoor del 2019 Jan Volko (6”59).

Il campione italiano indoor 2024 Chituru Ali ha conquistato il successo nella terza batteria in 6”59 (a due soli centesimi dal record personale realizzato in occasione della vittoria agli Assoluti di Ancona) precedendo di un centesimo di secondo il liberiano Emmanuel Matadi.

Samuele Ceccarelli è stato eliminato in batteria con 6”77. Sarebbe bastato correre in 6”71 per passare il turno.

Il bronzo europeo indoor Henrik Larsson è sceso sotto i 6”60 con 6”59.

Getto del peso maschile

Il due volte campione olimpico e mondiale Ryan Crouser ha vinto la sua prima medaglia d’oro ai Mondiali indoor stabilendo il record dei campionati con la formidabile misura di 22.77m al quinto tentativo. Il gigante nativo di Boring in Oregon ha avvicinato il suo record del mondo indoor di 22.82m. Due anni fa Crouser stabilì il record dei campionati di allora con 22.44m ma fu superato dal brasiliano Darlan Romani, che si aggiudicò la medaglia d’oro migliorando il record sudamericano con 22.53m. Nella finale di Glasgow Romani si é piazzato al settimo posto con 21.11m.

Crouser ha realizzato I migliori quattro lanci della finale con 22.77m, 22.69m, 22.51m e 22.36m.

Ryan Crouser: “E’ un grande onore. C’era un’atmosfera fantastica. Mi ha dato molta energia. E’ un trampolino di lancio sulla strada che porta alle Olimpiadi. Dal punto di vista tecnico ho avuto delle incertezze ma avevo molta forza”.

Tom Walsh ha vinto l’argento con 22.07m al quinto tentativo nel giorno del suo trentaduesimo compleanno. Il neozelandese ha collezionato la sua quinta medaglia ai Mondiali indoor dopo gli ori nel 2016 e nel 2018 e i due bronzi nel 2014 e nel 2022.

L’azzurro Leonardo Fabbri ha conquistato una splendida medaglia di bronzo con la misura di 21.96m al primo tentativo. Il primatista italiano indoor ha battuto il campione europeo indoor Zane Weir, che ha incrementato di un cm il personale stagionale indoor con 21.85m precedendo il due volte campione mondiale under 20 Jacko Gill (21.69).

Fabbri ha incominciato la finale con il suo miglior lancio di 21.96m al primo tentativo. Walsh ha risposto superando la barriera dei 22 metri con 22.07m. Crouser si è portato in testa con un lancio di 22.36m e ha proseguito la sua finale con un nullo e un altro lancio da 22.00m.

Walsh ha fatto registrare le misure di 21.65m e 21.06m al secondo e al terzo tentativo. Il due volte campione del mondo under 20 Jacko Gill ha superato i 21 metri con 21.18m. Weir si è portato in quarta posizione con un lancio da 21.31m dopo un nullo e 20.80m.

Crouser ha incrementato la sua miglior misura con 22.51m al quarto tentativo. Walsh ha superato i 22 metri per la seconda volta con 22.03m. Weir ha realizzato la sua miglior misura di giornata con 21.85m. Gill ed il nigeriano Chukuebuka Enekwechi si sono migliorati lanciando rispettivamente con 21.69m e 21.60m. Fabbri ha realizzato la sua seconda miglior misura di giornata con 21.82m al quarto tentativo.

Crouser ha realizzato il record dei campionati di 22.77m al quinto tentativo prima di concludere la finale con 22.69m.

Leonardo Fabbri: “Volevo regalare una soddisfazione a tutti gli italiani che ci stanno guardando, li voglio far appassionare al getto del peso perché per troppo tempo è stato lontano dalle luci della ribalta. Con me e Zane Weir è bello rendere felici gli italiani. Due lanciatori in maglia azzurra tra i miglior al mondo, avanti così ! Prima della gara sapevo quanto fosse importante piazzare il primo lancio. Il riscaldamento è stato bruttissimo. Ho tirato un peso fuori settore. Al primo lancio ho trovato subito un 21.96m molto facile. Poi ho provato a forzare. Volevo una misura importante per avvicinarmi a Crouser e batterlo. L’ho visto esultare per un lancio da 22.36m. Questo vuol dire che gli ho messo un po’ di paura. Io non ho paura di lui. A me non piace farmi battere. Zane Weir è partito male. E’ stato bravo a riprendersi e arrivare quarto. Sicuramente sarà per lui una motivazione in vista delle Olimpiadi di Parigi. Il nostro allenatore Paolo Dal Soglio si è arrabbiato. All’ultimo lancio ho chiesto la “clap” al pubblico. Mi sono irrigidito troppo. Ho lanciato veramente male, ma puntavo al record europeo di 22.55m. So di valerlo.

L’ultimo allenamento è stato pazzesco. Ho fatto una misura incredibile. Ma va benissimo così. Queste gare si fanno per prendere la medaglia. E la medaglia c’è, anche se di bronzo. Era il compleanno di Walsh e non volevo rovinargli la festa. Mi dispiace che non ci siano Marcell Jacobs e Gianmarco Tamberi. Ho 26 anni e sono tra i più “vecchi”. Questo fa capire quanto l’atletica sia vivace. Domattina andrò a fare il tifo per il “bambino” Furlani. Roma e Parigi ? Ormai si va per vincere una medaglia. Lo dobbiamo a Paolo Dal Soglio che è arrivato quarto ad Atlanta 1996 per un centimetro. Io e Zane dobbiamo prendere una medaglia alle Olimpiadi. Se lo merita”.

Salto in alto femminile

La fuoriclasse australiana Nicola Olyslagers ha vinto il suo primo titolo mondiale della sua carriera con 1.99m al terzo tentativo nel salto in alto femminile. Olylsagers ha arricchito la sua bacheca che comprende l’argento olimpico di Tokyo 2021 quando si chiamava ancora con il cognome da nubile McDermott e il bronzo ai Mondiali di Budapest 2023.

Olyslagers ha superato tutte le misure fino a 1.95m al primo tentativo prima di superare 1.97m al secondo tentativo e 1.99m alla terza prova. Dopo ogni salto la saltatrice nata da madre di origini croate scriveva come al solito i suoi appunti sul suo prezioso quaderno per cercare di imparare dagli errori e migliorare nel salto successivo.

Nicola Olyslagers: “Avevo la sensazione che sarebbe stara una bella sfida perché non gareggiavo nelle indoor dal 2017. Sapevo che dovevo uscire dalla mia comfort zone dell’Australia. La pedana era molto veloce. Ho dovuto lottare in ogni salto. Quando l’asticella è salita a 1.99m mi sono ricordata che avevo saltato questa misura due settimane fa in una serata fredda a Melbourne. L’obiettivo di oggi non era vincere, ma saltare una grande misura e sono riuscita a fare entrambe le cose”.

La campionessa mondiale in carica Yaroslava Mahuchik ha superato 1.92m, 1.95 e 1.97m alla prima prova ma ha commesso tre errori a 1.99m e si è dovuta accontentare della medaglia d’argento dopo le vittorie ai Mondiali indoor di Belgrado 2022 e ai Mondiali all’aperto di Budapest 2023.

La slovena Lia Apostolovski ha valicato tutte le misure fino a 1.95m al primo tentativo prima di commettere un errore a 1.97m aggiudicandosi la medaglia di bronzo. La tedesca Christina Honsel si é piazzata al quarto posto eguagliando il personale stagionale con 1.95m. Angelina Topic si è piazzata al quinto posto con 1.92m.

Getto del peso donne

La canadese Sarah Mitton ha vinto la prima medaglia d’oro dell’edizione 2024 dei Mondiali Indoor di atletica di Glasgow 2024 con l’eccellente misura di 20.22m.

Mitton è salita al secondo nelle liste mondiali dell’anno (solo l’olandese Jessica Schilder ha fatto meglio nel 2024 con la misura di 20.31m realizzata ai Campionati nazionali di Apeldoorn).

L’atleta proveniente dal paese con la bandiera con la foglia d’acero ha aggiunto l’oro mondiale indoor alla sua collezione che comprende l’argento ai Mondiali all’aperto di Budapest 2023 e il titolo ai Giochi del Commonwealth di Birmingham 2023.

Sarah Mitton: “E’ una sensazione fantastica la mia prima medaglia d’oro mondiale. Sono davvero contenta per le misure realizzate da tutte le atlete. Le nostre gare si decidono sempre per pochi centimetri. La Scozia è davvero il mio posto preferito a parte la Nova Scotia. Voglio tornare in futuro. Prima non potevo dire di essere campionessa del mondo e ora non smetterò di dirlo. Nessuno mi potrà togliere la gioia di questo momento. Sto continuando a progredire e miglioro di anno in anno. Ora sono più fiduciosa. Penso di essere in grado di realizzare altre grandi prestazioni”.

La tedesca Yemisi Ogunleye ha preso la testa della gara con il primato personale di 20.19m nel primo tentativo migliorandosi rispetto al suo precedente record di 19.57m. Mitton ha aperto la gara con un lancio da 19.40m al primo tentativo prima di fare un nullo alla seconda prova. La nordamericana ha superato Ogunleye con un lancio da 20.20m al quarto lancio e si è migliorata ancora con il lancio più lungo di giornata di 20.22m al sesto tentativo. Ogunleye ha fatto registrare un solo lancio valido di 19.71m al terzo tentativo.

Yemisi Ogunleye: “Raggiungere la barriera dei 20 metri al primo tentativo è stata una sensazione quasi irreale. E’ incredibile tornare a casa con una medaglia d’argento. E’ un regalo per tutto il mio team”.

La due volte campionessa del mondo outdoor Chase Ealey Jackson, ha vinto la medaglia di bronzo con un miglior lancio di 19.67m al secondo tentativo due anni dopo aver conquistato la medaglia d’argento nella precedente edizione dei Mondiali di Belgrado 2022.

La lanciatrice statunitense, che gareggia ora con il cognome Jackson dopo il matrimonio con Mitch Jackson, ha realizzato una buona serie comprendente altri lanci validi da 19.56m, 19.26m, 19.60m e 19.29m.

La neozelandese Maddison-Lee Wesche si è classificata al quarto posto con un lancio da 19.62m realizzato al quinto tentativo.

L’olandese Jessica Schilder, che vinse la medaglia di bronzo ai Mondiali indoor di Belgrado 2022, si è classificata al quinto posto con 19.37m nel suo unico lancio valido.

Mitton si é classificata seconda dietro a Ealey Jackson ai Mondiali di Budapest 2023. La canadese è nata a Liverpool nella provincia scozzese della Nova Scotia. Si è laureata in biologia presso l’Università di Windsor nel 2018 e ha ritardato il suo progetto di proseguire gli studi in biologia marina per concentrarsi sull’atletica. Mitton vinse la medaglia d’oro alle Universiadi di Napoli del 2019. Nelle gare stagionali prima dei Mondiali di Glasgow aveva realizzato un miglior lancio di 20.08m a Nehwizdy.

Pentathlon femminile

La belga Noor Vidts ha vinto la sua seconda medaglia mondiale indoor consecutiva nel pentathlon femminile stabilendo la migliore prestazione mondiale dell’anno con 4773 punti due anni dopo la vittoria a Belgrado 2022 con il record personale di 4929 punti. La due volte campionessa mondiale under 20 e oro europeo under 23 Saga Vanninen si è aggiudicata la medaglia d’argento stabilendo il record nazionale con 4677 punti davanti l’olandese Sofie Dokter (4571 punti). Sveva Gerevini ha sfiorato l’impresa del podio iridato piazzandosi al quarto posto con uno strepitoso record italiano di 4558 punti.

Vidts ha iniziato la gara con un buon 8”27 sui 60 metri ostacoli prima di piazzarsi al secondo posto nel salto in alto con 1.79m. La belga ha preso la testa della classifica generale con 2034 punti dopo due prove e ha concluso la sessione mattutina con il record personale indoor nel getto del peso di 14.26m, ma è stata superata da Vanninen, che ha vinto il getto del peso con mezzo metro di vantaggio con 15.01m prendendo la testa della gara generale con 2883 punti dopo tre prove con 38 punti di vantaggio su Vidts.

Vidts ha sfiorato il record personale di soli dieci centimetri nel salto in lungo con un ottimo 6.50m. La belga si è avvicinata di soli nove punti a Vanninen, che ha migliorato il personale stagionale con 6.41m.

Vidts ha concluso la prova con 2’12”99 negli 800 metri, correndo quasi otto secondi più velocemente rispetto a Vanninen, che ha tagliato il traguardo in 2’20”54. Vidts ha aumentato il suo vantaggio su Vanninen portandolo a 96 punti. Vanninen è diventata la prima donna finlandese a vincere una medaglia ai Mondiali indoor.

Noor Vidts: “E’ un risultato pazzesco. Sono davvero felice. E’ stata una giornata lunga e faticosa”.

Gerevini ha corso I 60 metri ostacoli in 8”28 prima di superare 1.76m nel salto in alto e lanciare 12.58 nel getto del peso. Nella sessione serale la cremonese si è piazzata terza nel salto in lungo con 6.26m scalando la classifica generale di quattro posizioni portandosi al quarto posto con 3624 punti, 10 in meno rispetto all’olandese Sofie Dokter prima degli 800 metri finali.

La lombarda ci ha provato fino in fondo con coraggio ma ha subito la rimonta di Dokter, che ha migliorato il personale di quattro secondi con 2’11”89. Gerevini ha tagliato il traguardo in 2’12”07 chiudendo con 4559 punti. L’alieva di Pietro Frittoli ha aggiunto 21 punti al suo precedente record italiano stabilito nel meeting francese di Aubière. Il precedente miglior risultato di una specialista delle prove multiple italiana era il sesto posto di Gertrud Bacher ai Mondiali outdoor di Parigi 2003.

Sveva Gerevini: “Per me non è una soddisfazione completa. Io che credevo tanto alla medaglia di bronzo. Avevo detto al mio allenatore: ’Oggi facciamo la storia. Man mano che passava la giornata sono riuscita a risollevarmi anche dalle difficoltà iniziali, per esempio nel salto in alto, e ho avuto sempre più convinzione di potercela fare, di meritarlo, soprattutto dopo l’anno che ho affrontato nel 2023 per l’infortunio”.

Maria Vicente ha corso il migliore tempo sui 60 metri ostacoli ma si è infortunata gravemente al tendine d’Achille durante un tentativo a 1.73m. La campionessa mondiale under 18 di eptathlon di Nairobi 2017 arrivava a questi mondiali con la migliore prestazione mondiale dell’anno di 4728 punti realizzata lo scorso Gennaio a Aubiére.

Maria Vicente: “La competizione è finita per me. Il dottore mi ha detto che mi sono rotta il tendine d’Achille. Lo stesso dottore che mi ha operato l’ultima volta mi opererà ancora a Barcellona. Grazie per il sostegno. Tornerò di sicuro come ho fatto in passato”.

Batterie 800 metri femminili

La scozzese Jemma Reekie ha realizzato il miglior tempo di tutte le batterie degli 800 metri con 1’59”45. Reekie ha lasciato il gruppo dell’allenatore Andy Young ed è seguita ora dall’ex primatista mondiale dei 400 metri ostacoli Sally Gunnell e da Joe Bigg.

Jemma Reekie: “Sono molto felice della prestazione. Finalmente sono arrivata ad un grande appuntamento internazionale in grandi condizioni di forma. E’ un campionato che si disputa in casa e questo rende tutto più speciale”.

L’azzurra Eloisa Coiro ha realizzato il secondo miglior tempo tra tutte le qualificate alla semifinale con 1’59”76, sua prima prestazione in carriera sotto i 2 minuti a livello indoor. L’atleta romana diventa la seconda italiana di sempre al coperto alle spalle della primatista nazionale elisa Cusma, che corse in 1’59”25 in occasione della medaglia di bronzo agli Europei Indoor di Torino 2009.

Eloisa Coiro: “Sono cresciuta tantissimo. E’ dall’anno scorso che sto infilando un risultato dietro l’altro. Mi sento cambiata e sento che posso fare tanto di più. Sono contenta di questo primato personale. Ho corso il più determinata possibile e dietro questa convinzione c’è tutto il mio team, a partire da coach Emilio De Bonis. Questi risultati si costruiscono in squadra e sono veramente grata di avere persone così al mio fianco”.

L’etiope Habitam Alemu, leader mondiale stagionale con 1’57”86, ha vinto la sua batteria con 2’00”50 battendo la primatista giamaicana Natoya Goule Toppin (2’00”83). Tsige Dugume ha corso lo stesso tempo di Alemu aggiudicandosi la quarta batteria davanti alla rappresentante Noelle Yarigo (2’01”13).

La campionessa europea under 20 Audrey Werro si è imposta nella seconda batteria in 2’01”83 davanti all’australiana Catherine Bissett (2’02”04).

L’ugandese Halimah Nakaayi e la svizzera Lore Hoffmann si sono qualificate classificandosi prima e seconda nella loro batteria in 2’02”42 e in 2’02”53.

800 metri maschili

Il campione del mondo in carica Mariano Garcia ha corso il tempo più veloce nelle batterie degli 800 metri maschili con 1’45”81 battendo lo statunitense Isiaiah Harris che si è piazzato secondo in 1’46”12. Prima della partenza Garcia ha mimato il gesto dell’accensione della motocicletta, sua grande passione al di fuori della pista di atletica.

Il campione statunitense indoor del 2024 Bryce Hoppel si è aggiudicato la seconda batteria in 1’46”15 davanti al marocchino Abdelati El Guesse (1’46”29).

Elliott Crestan ha conquistato la vittoria nella terza batteria in 1’46”79 davanti al neo primatista italiano Catalin Tecuceanu (1’47”07).

Il giovane talento bresciano Francesco Pernici ha demolito di due secondi il record personale con 1’47”38. Il suo precedente record personale indoor era l’1’49”15 realizzato in occasione della vittoria agli Assoluti di Ancona.

Mohamed Al Goumed si é qualificato grazie alla vittoria nella prima batteria in 1’46”49 precedendo Tsepiso Maselela del Botswana (1’46”75)

Semifinali 400 metri femminili

La primatista del mondo indoor Femke Bol ha realizzato il miglior tempo delle semifinali dei 400 metri femminili correndo in 50”66. La campionessa statunitense indoor Alexis Holmes è scesa al di sotto dei 51 secondi con 50”99.

Lieke Klaver ha vinto la prima semifinale stabilendo il terzo miglior tempo delle qualificate alla finale con 51”18. La statunitense Talitha Diggs (figlia d’arte dell’ex ottocentista Joetta Clarke Diggs) si è piazzata seconda in 51”28.

Semifinali 400 metri maschili

Il primatista mondiale dei 400 metri ostacoli Karsten Warholm ha esordito in questa stagione correndo la batteria in 46”68 e la semifinale in 45”86 nell’impianto dove vinse il titolo europeo indoor nel 2019.

Il belga Alexander Doom ha vinto l’altra semifinale migliorando il record personale con 45”69. Il portoghese Joao Coelho è sceso per la prima volta in carriera sotto i 46 secondi con 45”98.

Batterie 1500 metri femminili

La campionessa statunitense outdoor dei 1500 metri Nikki Hiltz ha vinto la prima batteria migliorando il record personale con 4’04”34 davanti alla britannica Georgia Bell (4’04”39).

La vincitrice del World Indoor Tour Diribe Welteji si é imposta agevolmente nella terza batteria in 4’07”17 davanti alla portoghese Salomé Afonso (4’07”55).

Batterie 1500 metri maschili

Il campione del mondo under 20 di Nairobi 2021 Vincent Keter ha corso il tempo più veloce delle batterie dei 1500 metri maschili con 3’38”95 battendo Hobbs Kessler (3’39”07). Il bronzo mondiale dei 1500 metri Narve Nordas si è imposto agevolmente nella sua batteria in 3’42”09.

Cole Hocker si é aggiudicato la prima batteria in 3’39”32 davanti allo svedese Samuel Philstrom (3’39”63) e al due volte campione del mondo indoor dei 1500 metri Samuel Tefera (3’39”66).

 

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