Dopo la prima giornata di gara dei mondiali di Glasgow, questa mattina scatta il momento del più grande talento attuale dell’atletica italiana, il diciannovenne specialista del salto in lungo Mattia Furlani, che si presenta all’appuntamento iridato da leader stagionale nel mondo grazie al fantastico balzo realizzato ad Ancona di 8.34, in una serie peraltro che l’ha visto ottenere anche un 8.31 e un 8.24 a dimostrazione di una condizione splendida che autorizza qualsiasi obiettivo nella gara odierna dove, è bene dirlo, il favorito resta ovviamente il super campione di tutto, il greco Miltiadis Tentoglou, il quale negli eventi che contano da sempre il meglio di se pur avendo saltato sinora, nel 2024, meno di Mattia con 8,26.

Gareggeranno in sedici nella competizione che inizierà dalle 11 italiane e vedrà anche altri pericolosi avversari quali su tutti i due giamaicani Carey McLeod e Tayaj Gayle, accreditati in stagione rispettivamente di 8.20 e 8.15, ma non ci sarà il loro connazionale Wajne Pinnock che aveva saltato 8,34 al pari di Mattia, e poi il tedesco Simon Batz con 8,18 e il colombiano Arnovis Dalmero con 8,16.

Solo 10 minuti dopo l’inizio della gara del lungo cominceranno le batterie dei 60 ostacoli uomini dove sarà sui blocchi un altro giovane grande talento azzurro, solo 2 anni più di Furlani, Lorenzo Simonelli che proverà a crescere ancora in una stagione che l’ha visto battere tre volte il primato italiano sino a 7″46 realizzato una settimana fa a Madrid, con la possibilità reale di arrivare nella finale a 8 di stasera per poi continuare a sognare.

Tra i suoi avversari il primatista del mondo, lo statunitense Grant Holloway, che punterà a bissare il successo di due anni fa a Belgrado, forte anche del fatto di aver migliorato in stagione il suo limite sino a 7”27 realizzato nella batteria dei campionati statunitensi di Albuquerque, dove non ha corso la finale perché già qualificato di diritto grazie alla wild card assegnata ai vincitori del World Indoor Tour.

Tra gli altri, il secondo posto sul podio sembra già assegnato al suo connazionale Trey Cunningham, tornato nelle migliori condizioni di forma in questa stagione dopo un infortunio che ha frenato la sua ascesa nel 2023, e lo testimonia il titolo statunitense indoor conquistato con 7”39.

Subito dietro per l’ultimo posto sul podio ci sono vari pretendenti a iniziare dal francese Just Kwaou Mathey e dallo svizzero Jason Joseph, entrambi a 7″43 nel 2024, poi l’altro transalpino Wilhelm Belocian con 7”44, il terzo statunitense Cameron Murray secondo sempre ai campionati USA al coperto con 7”45, il polacco Jakub Szymanski con 7”47 e lo spagnolo Asler Martinez con 7″49, oltre naturalmente Simonelli in una gara in cui la variabile della barriera può spesso riservare delle sorprese.

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Intorno a mezzogiorno cominceranno poi le batterie dei 60 metri donne dove sarà impegnata un’altra grande speranza dell’atletica azzurra in questa manifestazione scozzese, la 24enne Zaynab Dosso che si presenta in una condizione straordinaria, forte del suo 7″02 con cui ha migliorato di 12 centesimi il proprio precedente limite nazionale, ponendosi al terzo posto nelle liste mondiali stagionali.

La grande favorita della vigilia è la velocista di Santa Lucia, Julien Alfred, vincitrice nel 2023 dei titoli indoor NCAA sui 60 con 6”94 che l’ha resa la seconda di sempre nella storia, mentre in stagione è in testa con 6″99 davanti alla polacca Ewa Swoboda, seconda con il tempo di 7”01 realizzato in occasione della vittoria nella tappa del World Indoor Tour Gold di Torun dove Dosso le arrivò a spalla con il suo nuovo primato.

Tra le altre pericolose avversarie dell’azzurra la statunitense Aleia Hobbs che ha vinto il suo secondo titolo mondiale indoor sui 60 metri con 7”02 in altitudine ad Albuquerque, poi la connazionale Mikiah Brisco, la giamaicana Shashalee Forbes che un record personale sui 60 di 7”03 all’aperto a Kingston, ma attenzione pure alla sua connazionale Briana Williams e alla lussemburghese Patrizia Van der Weken che ha migliorato il suo record nazionale con 7”09 nel meeting del Lussemburgo davanti al pubblico di casa.

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Sotto la presentazione delle altre gare di finale diretta dove saranno impegnati altri 5 azzurri nella giornata.

Salto triplo maschile

Fabrice Hughes Zango cerca il primo titolo mondiale indoor dopo aver completato la collezione di medaglie ai Mondiali outdoor (bronzo a Doha 2019, argento a Eugene 2022 e oro a Budapest 2023) e il bronzo alle Olimpiadi di Tokyo 2021. Il triplista burkinabé allenato dal francese Teddy Tamgho ha vinto le due gare stagionali a Val de Reuil con 17.15m e a Liévin con 17.21m.

Il finalista olimpico e mondiale Yasser Triki ha avuto una buona stagione 2024 nella quale si è piazzato secondo a Liévin con 17.18m e terzo a Torun con 16.93m e a Madrid con 16.66m.

Il tedesco Max Hess ha sempre gareggiato molto bene nelle grandi rassegne internazionali indoor e potrebbe essere un candidato per le medaglie. Hess ha vinto quattro medaglie europee indoor a Belgrado 2017, Glasgow 2019, Torun 2021 e a Istanbul 2023 e l’argento ai Mondiali indoor a Portland 2016. Quest’anno Hess ha vinto il titolo tedesco indoor con 17.03m e si è piazzato secondo a Madrid con 16.96m.

Emmanuel Ihemeje si è piazzato al secondo posto ai Campionati Italiani indoor di Ancona stabilendo il personale stagionale con 17.03m e si è piazzato al quarto posto a Liévin con 16.93m. Ihemeje, che ha vinto i titoli NCAA indoor e outdoor nel 2021, ha raggiunto due finali ai Mondiali outdoor piazzandosi quinto a Eugene 2022 con 17.17m e ottavo a Budapest 2023 con 16.93m.

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3000 metri maschili

Il campione del mondo dei 1500 metri outdoor di Budapest Josh Kerr correrà i 3000 metri davanti al pubblico di casa. Kerr ha stabilito il record del mondo sulle due miglia correndo in 8’00”67 nella tappa del World Indoor Tour di Boston. Il mezzofondista scozzese ha vinto la medaglia di bronzo sui 1500 metri alle Olimpiadi di Tokyo stabilendo il record personale con 3’29”05 e il titolo iridato con 3’29”38 a Budapest 2023.

L’etiope Selemon Barega insegue la sua terza medaglia ai Mondiali indoor sui 3000 metri dopo il secondo posto a Birmingham 2018 e l’oro a Belgrado 2022. Barega ha dimostrato di essere in grandi condizioni di forma in questa stagione vincendo due gare di 3000 metri nel World Indoor Tour Gold di Torun in 7’25”82 e a Liévin in 7’31”38.

L’altro etiope Getnet Wale, quarto classificato sui 3000 metri siepi alle Olimpiadi di Tokyo 2021 e in due edizioni dei Mondiali di Doha 2019 e di Eugene 2022, si è piazzato secondo ad Astana in 7’34”36 e a Torun in 7’26”73 e terzo a Liévin in 7’35”04.

Lo statunitense Yared Nuguse punta a vincere la prima medaglia della sua carriera a livello globale dopo il quinto posto sui 1500 metri ai Mondiali di Budapest in 3’30”25. In questa stagione Nuguse ha vinto il Wanamaker Mile in 3’47”83 ai Millrose Games di New York e i 3000 metri ai Campionati statunitensi di Albuquerque.

Pietro Arese ha migliorato lo storico record italiano indoor dei 3000 metri di Gennaro Di Napoli fermando il cronometro in 7’38”42 al meeting francese di Metz. Ha strappato anche il record italiano dei 1500 metri a Ossama Meslek a Padova con 3’37”03 ma questo tempo è stato successivamente migliorato da Federico Riva e dallo stesso Meslek che si è ripreso il primato nazionale portandolo a 3’35”63 a Torun.

Arese si è piazzato quarto sui 1500m ai Mondiali outdoor a Monaco di Baviera con 3’35”00 e quinto sulla stessa distanza agli Europei Indoor di Istanbul. Lo scorso anno ha migliorato il record personale correndo i 1500m in 3’33”11 nella semifinale dei Mondiali di Budapest.

Federico Riva ha strappato il record italiano dei 1500 metri ad Arese correndo in 3’36”74 a Miramas, dove ha battuto Selemon Barega. L’atleta romano allenato da Vittorio Di Saverio ha fatto successivamente doppietta vincendo i 1500 e i 3000 metri agli Assoluti di Ancona davanti ad Arese.

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3000 metri femminili

Gudaf Tsegay insegue la terza medaglia della sua carriera ai Mondiali indoor. Tsegay si è piazzata al terzo posto sui 1500 metri a Portland 2016 e ha vinto la medaglia d’oro sulla stessa distanza a Belgrado 2022 stabilendo il record dei campionati con 3’57”19.

Nella sua carriera a livello outdoor la fuoriclasse europea ha vinto due medaglie d’oro ai Mondiali sui 5000 metri a Eugene 2022 e sui 10000 metri a Budapest 2023 e ha migliorato il record del mondo dei 5000 metri di Faith Kipyegon con 14’00”21 nella finale della Diamond League di Eugene. Nelle due gare disputate in questa stagione Tsegay ha sempre vinto sui 1500 metri con 3’58”11 a Boston e sui 3000 metri a Liévin in 8’17”11 stabilendo il terzo miglior tempo della storia.

L’Etiopia schiera anche Hirut Meshesha, che è scesa due volte al di sotto dei 8’30” in questa stagione con 8’28”46 a Metz e 8’29”71 a Liévin.

Laura Muir correrà I 3000 metri davanti al pubblico di casa. La trentenne scozzese ha vinto l’argento sui 1500 metri e il bronzo sui 3000 metri ai Mondiali indoor di Birmingham 2018 e ha realizzato la doppietta su entrambe le distanze agli Europei Indoor alla Emirates Arena di Glasgow nel 2019, l’argento sui 1500 metri alle Olimpiadi di Tokyo 2021 stabilendo il record britannico con3’54”30, il bronzo ai Mondiali di Eugene 2022 e due ori agli Europei outdoor a Berlino 2018 e a Monaco 2022. Durante questa stagione indoor Muir ha vinto la gara delle due miglia ai Millrose Games in 9’04”84 e i 3000 metri ai Campionati Britannici di Birmingham in 8’58”80.

Elle St. Pierre proverà a vincere la seconda medaglia della sua carriera ai Mondiali Indoor due anni dopo l’argento sui 3000 metri in 8’42”02 a Belgrado 2022. La mezzofondista statunitense ha stabilito due record durante la stagione del World Indoor Tour correndo il miglio con 4’16”41 a New York e 8’25”25 sui 3000 metri a Boston.

Jessica Hull si é messa in luce nelle gare del World Indoor Tour 2024. La mezzofondista australiana ha vinto i 3000 metri a Boston stabilendo il record dell’Oceania indoor con 8’24”93 e si è piazzata seconda nel Wanamaker Mile di New York in 4’19”03.

La keniana Beatrice Chepkoech ha migliorato il record nazionale sui 1500 metri con 4’01”17 a Torun e il primato personale con 8’30”87 a Liévin. Chepkoech detiene il record del mondo dei 3000 siepi con il tempo di 8’44”32 realizzato a Montecarlo nel 2019 nell’anno del titolo mondiale in questa specialità a Doha. L’anno scorso Chepkoech ha vinto la medagla d’argento ai Mondiali di Budapest sui 3000 siepi in 8’58”98 e si è piazzata seconda nella finale della Diamond League di Eugene in 8’51”67.

Ludovica Cavalli cerca un’altra finale iridata dopo l’undicesimo posto ai Mondiali di Budapest sui 1500 metri dopo aver vinto il titolo italiano ad Ancona in 8’47”78 sui 3000 e i 1500 metri nella tappa del World Indoor Tour di Madrid in 4’07”01.

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Salto con l’asta donne

La britannica Molly Caudery proverà a regalare la medaglia d’oro nel salto con l’asta al pubblico di casa. Caudery ha stabilito le migliori due prestazioni mondiali dell’anno con 4.86m nel meeting di salto con l’asta di Rouen e 4.85m ai Campionati britannici di Birmingham. La britannica si è piazzata quinta ai Mondiali di Budapest con il record personale di 4.75m confermandosi come l’erede di Holly Bradshaw, medaglia di bronzo a Tokyo 2021.

Katie Moon ha vinto la medaglia d’oro a Tokyo 2021 con 4.90m e due ori mondiali a Eugene 2022 con 4.85m e a Budapest 2023 con 4.90m. Moon ha vinto di recente il titolo statunitense indoor ad Albuquerque con 4.80m.

La neozelandese Eliza McCartney ha vinto il bronzo olimpico a Rio de Janeiro 2016 e si è classificata al quarto posto ai Mondiali di Birmingham 2018. McCartney ha vinto la gara del World Indoor Tour Gold a Liévin stabilendo la seconda migliore prestazione mondiale dell’anno con 4.84m.

Sandi Morris insegue il terzo titolo mondiale indoor dopo aver vinto a Birmingham 2018 con 4.95m e a Belgrado 2022 con 4.85m. Morris ha stabilito il personale stagionale con 4.82m a Reno in Nevada e si è classificata al secondo posto ai Campionati statunitensi di Albuquerque con 4.75m.

La statunitense Bridget Williams si é piazzata seconda con 4.83m a Clermont Ferrand e terza al meeting di Rouen con 4.80m.

La campionessa del Commonwealth del 2018 Alysha Newman ha migliorato il record canadese di un centimetro a Clermont Ferrand settimana scorsa. Williams vinse il bronzo alle Universiadi di Napoli nella gara vinta da Roberta Bruni.

La finlandese Wilma Murto ha migliorato il record nazionale di un centimetro superando 4.81m a Kuortane lo scorso Gennaio. Murto proverà ad aggiungere un’altra medaglia alla sua collezione che comprende gli ori agli Europei outdoor di Monaco di Baviera 2022 e agli Europei Indoor di Istanbul 2023.

L’ex ginnasta zurighese Angelica Moser, campionessa europea indoor a Torun 2021 e quinta ai Mondiali di Budapest 2023, si è piazzata terza al meeting di Liévin con il primato stagionale di 4.73m.

Tra le protagoniste ci sarà anche l’azzurra Roberta Bruni, primatista italiana all’aperto con il 4.73m realizzato a Chiari lo scorso anno. L’astista romana allenata dal tecnico cubano Alexandre Navas a Pamplona in Spagna ha realizzato un personale stagionale di 4.65m a Roubaix in Francia e tre volte 4.53m a Ostrava, a Clermont Ferrand e a Rouen.

Ekaterini Stefanidi ha vinto gli ori alle Olimpiadi di Rio 2016, ai Mondiali di Londra 2017 e agli Europei di Berlino 2018. Anche se non è nella sua forma migliore l’astista greca è sempre un atleta che merita grande attenzione e ha superato un personale stagionale di 4.64m a Seattle. Le altre atlete da seguire sono la francese Margot Chevrier, quinta agli Europei indoor di Istanbul 2023, e la ceca Amalie Svabikova, medaglia di bronzo agli Europei indoor di Istanbul 2023 con 4.70m.

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