Risalgono i contagiati, 32.191, a fronte però di un numero di tamponi fatti ben maggiore rispetto a ieri, 208.458, che abbassa significativamente la percentuale del rapporto tra i due dati, e la porta al 15,44%, -2.48%, per quello che è uno degli indici più significativi da tenere d’occhio.
Ancor in aumento il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva, oggi + 120, che è arrivato a un totale di 3.712, mentre quelli nei reparti normali sono 33.820, 538 più di ieri.
Le vittime odierne sono state 731, in netto aumento rispetto alle 504 di ieri, per un totale da inizio epidemia di 46.237.
Prima delle consuete immagine riassuntive il nostro personale invito.
Leggo da varie parti, anche da persone che conosco personalmente e stimo per altri versi, l’invito a una sorta di disobbedienza civica, perché le misure imposte dal Governo limiterebbero la nostra libertà.
Fermo restando che nessun Governo al mondo sarà mai perfetto, questa epidemia non è una semplice influenza e non può essere affrontata come tale.
Utilizzare delle protezioni e delle precauzioni non limita la nostra libertà, ma è solo un atto di rispetto verso i più deboli che, a causa di questo virus, in ogni età, possono perdere la vita.
Rispettiamo e tuteliamo queste persone, dunque, e cerchiamo di non essere egoisti in nome di principi che vanno fatti valere in ben altre situazioni.
La prima immagine descrive, partendo dal 30 giugno scorso, la tendenza dei dati riportati sotto.
- tamponi fatti
- positivi reali
- deceduti
- rapporto tamponi/positivi (grafico in copertina)
Nella seconda immagine, il grafico che identifica la curva delle persone ricoverate in terapia intensiva, partendo dalla data del 3 aprile in cui, con oltre 4.000 ricoveri, si era giunti al numero massimo in pieno lockdown nazionale totale.
La raffigurazione è molto eloquente nella misura in cui si sta, giorno dopo giorno, raggiungendo molto velocemente quel picco massimo di aprile.
Per dovere di cronaca, e parziale rassicurazione, le autorità sanitarie hanno dichiarato, proprio nelle ultime ore, che il numero massimo di posti in questi speciali reparti è ormai arrivato a quasi 10.000, ben più alto di quello di marzo/aprile.
Nella terza immagine grafica si identifica la curva delle persone ricoverate in reparti normali, partendo dal numero massimo raggiunto in primavera, il 3 aprile, di circa 27.500 ricoverati.
Ad oggi, tale numero è già stato abbondantemente superato.
Nella quarta immagine il grafico, che non vorremmo vedere, identifica la curva delle persone decedute il cui numero massimo era stato di 968, il 27 marzo.