Diminuzione netta del numero dei contagiati, oggi 16.377, ma con un numero ben più basso di tamponi effettuati, 130.524, che alza leggermente la percentuale del rapporto tra i due dati, che si porta all’12,55%.
La situazione nelle strutture ospedaliere è stabile, nella misura in cui il numero dei ricoverati nei reparti intensivi è scesa di 9 unità, ma è leggermente salito di 308 quello nei reparti normali.
Le vittime odierne sono in aumento, rispetto ad ieri, 672 oggi, per un totale da inizio epidemia di 55.349.
Prima delle consuete immagini riassuntive il nostro solito personale invito.
Leggo da varie parti, anche da persone che conosco personalmente e stimo per altri versi, l’invito a una sorta di disobbedienza civica, perché le misure imposte dal Governo limiterebbero la nostra libertà.
Fermo restando che nessun Governo al mondo sarà mai perfetto, questa epidemia non è una semplice influenza e non può essere affrontata come tale.
Utilizzare delle protezioni e delle precauzioni non limita la nostra libertà, ma è solo un atto di rispetto verso i più deboli che, a causa di questo virus, in ogni età, possono perdere la vita.
Rispettiamo e tuteliamo queste persone, dunque, e cerchiamo di non essere egoisti in nome di principi che vanno fatti valere in ben altre situazioni.
La prima immagine descrive, partendo dal 30 giugno scorso, la tendenza dei dati riportati sotto.
- tamponi fatti
- positivi reali
- deceduti
- rapporto tamponi/positivi (grafico in copertina)
Nella seconda immagine, il grafico che identifica la curva delle persone ricoverate in terapia intensiva, partendo dalla data del 3 aprile in cui, con oltre 4.000 ricoveri, si era giunti al numero massimo in pieno lockdown nazionale totale.
La raffigurazione è molto eloquente nella misura in cui ci si sta, giorno dopo giorno, avvicinando a quel picco massimo di aprile, anche se anche oggi la curva è ancora in lieve discesa.
Nella terza immagine grafica si identifica la curva delle persone ricoverate in reparti normali, partendo dal numero massimo raggiunto in primavera, il 3 aprile, di circa 27.500 ricoverati.
Ad oggi, tale numero è già stato abbondantemente superato ed oggi, per la prima volta dopo giorni, è tornata leggermente a salire.