Larissa Iapichino (foto Colombo/FIDAL)
Larissa Iapichino (foto Colombo/FIDAL)

In una delle introduzioni sinora fatte dei prossimi Campionati Europei al coperto, che si disputeranno a Torun dal 4 al 7 marzo, avevamo titolato “Gli Europei della consacrazione” alludendo al fatto che, mai come in questa edizione, da tanti anni a questa parte, si prospettassero ottime opportunità per gli atleti/e azzurri.

Quel che è accaduto, agonisticamente parlando, nelle ultime due settimane, ha confermato e rafforzato la nostra previsione, grazie a delle importanti conferme con, su tutte, quelle di Gianmarco Tamberi di Larissa Iapichino la quale, ricordiamo ancora una volta, ha ottenuto il primato del mondo juniores, nel salto in lungo, oltre al primato italiano assoluto e la miglior prestazione mondiale dell’anno.

È inevitabile pensare a loro quando si voglia pensare a due possibili successi, con tutti gli scongiuri del caso, in quanto quel che hanno fatto vedere sabato e domenica scorsa al Palaindoor di Ancona è stato qualcosa di sensazionale.

Certo, bisogna essere realisti in quanto sia Gimbo che Larissa si troveranno contro, presumibilmente, avversari/ie di grandissimo prestigio a cominciare, proprio nel salto in lungo di Larissa, dalla fenomenale tedesca Malaika Mihambo, campionessa mondiale ed europea outdoor, che vanta un personale di 7,30 metri e uno stagionale, nel 2021, di 6,77.

Chiaro che un’atleta di tale spessore può, in qualsiasi momento, tirare fuori una grande prestazione, ma non solo lei rappresenta un grande ostacolo per le ambizioni legittime di Larissa, in quanto dovrebbe esserci anche la fortissima svedese Khaddi Sagnia che vanta un personale di 6,92, sia al coperto che all’aperto, e che quest’anno ha già saltato 6,82.

Infine, a parte le sorprese sempre possibili, l’altra pretendente al podio dovrebbe essere la serba Ivana Španović, altro grande fenomeno, 7,24 di personale indoor e 7,10 outdoor, campionessa mondiale ed europea indoor in carica, leggermente in calo di risultati negli ultimi due anni per alcuni problemi fisici, ma dotata di enorme  esperienza, e in crescita di condizione avendo saltato, proprio sabato scorso in Turchia, 6,75 metri.

Gianmarco Tamberi (foto Grana/FIDAL)

Tornando a Gimbo, invece, suoi due avversari dovrebbero essere i due atleti che l’hanno battuto, per numero minore di errori, nella Copernicus Cup Cup, proprio di Torun, il bielorusso Maksim Nedasekau e l’ucraino Andriy Protsenko, ma la successiva prova del saltatore azzurro agli italiani, dove si è ulteriormente migliorato con 2,35 saltato alla prima, non possono che dargli grandissima fiducia, grazie anche alla sua indiscutibile esperienza e capacità di competere per i titoli più importanti.

Se Larissa e Gianmarco, pur con ottime possibilità, si troveranno avversarie/i di enorme prestigio internazionale, Marcell Jacobs sino allo scorso fine settimana sembrava nella condizione di poter vincere il titolo europeo indoor, senza troppi problemi, grazie a una eccellente e continuativa condizione messa in mostra nelle gare disputate, e al fatto di avere realizzato, con 6″53, la miglior prestazione europea dell’anno.

Marcell Jacobs (foto Grana/FIDAL)
Marcell Jacobs (foto Grana/FIDAL)

Il grande crono, 6″52, di Kevin Kranz a Dortmund sabato sera nel corso dei campionati tedesci assoluti indoor, ha un po’ minato le nostre convinzioni in merito, e a ciò aggiungiamo che in vari sono andati sotto i 6″60 tra cui, sempre sabato scorso, anche lo svizzero Silvan Wicki  6″59, mentre il campione in carica, lo slovacco Ján Volko è in crescita, ma non ha fatto meglio di 6″61, proprio nell’ultima gara dei campionati nazionali del suo paese.

Continuiamo, in ogni caso, a considerare Marcell grande favorito della competizione europea, auspicando solo che non abbia raggiunto la miglior condizione troppo presto.

Discorso a parte vale per l’altro nostro grande possibile protagonista degli Euroindoor, Leonardo Fabbri, che abbiamo scoperto essere reduce dal Covid-19, preso in Sudafrica, che certamente l’ha indebolito, lui che fa della forza uno degli aspetti principali della sua disciplina, il getto del peso.

Leonardo Fabbri (foto Grana/FIDAL)
Leonardo Fabbri (foto Grana/FIDAL)

Gli avversari di Leo saranno certamente agguerriti, a cominciare dal polacco Michał Haratyk 21,83 in stagione e del ceco Tomáš Stanek 21,48, ma ce ne sono anche tantissimi altri e bisognerà lanciare ben oltre i 21 metri, per poter aspirare a posizioni di podio, misure che Fabbrino vale ampiamente, ma occorrerà vedere se il recupero della condizione stia proseguendo nel miglior dei modi.

Grande fiducia, in ogni caso, nell’azzurro che ha più volte dichiarato che, a Torun, arriverà al top.

Vediamo allora, gara per gara, i possibili azzurri/e convocati/e con le massime aspettative che potrebbero avere.

60 metri

Nella gara maschile oltre a Jacobs ci sarà Luca Lai, terzo agli assoluti di Ancona e dotato del minimo previsto dalla FIDAL di 6″65 che, invece, non ha Chituru Ali, che ha corso in 6″69 ad Ancona, suo personale, ma che gli è valso il secondo posto sul podio, per cui non sembra improbabile possa essere portato in Polonia.

Nella gara femminile, nessuna azzurra ha il minimo di 7″28, per cui vedremo le decisioni tecniche in merito, soprattutto, alla campionessa italiana Vittoria Fontana, 7″35 e personale ad Ancona, e a Irene Siragusa che, però, ha già corso in stagione in 7″31.

A parte Marcell, su cui ci siamo abbondantemente dilungati, per gli altri azzurri/e impegnati pochissime possibilità di passare anche un solo turno, ma la soddisfazione di una importante esperienza internazionale.

400 metri

In campo maschile sia Aceti che Scotti, in possesso del minimo di 47″00 non dovrebbero correre la gara individuale, ma concentrarsi sulla staffetta 4×400, mentre di Robert Grant, anche lui sotto i 47 in stagione, non abbiamo notizie precise.

Tra le donne, stesso discorso, visto che ci sarà l’impegno della staffetta e, comunque, il minimo di 53″00 ce l’ha l’ottima Rebecca Borga, campionessa italiana, mentre Alice Mangione ha fatto peggio solo di 1 centesimo.

800 metri

Ci saranno Simone Barontini tra i maschi, con 1’47″85, rispetto all’1’48″00 necessario e Irene Baldessari ed Elena Bellò, tra le donne, con 2’02″71 e 2’03″45, rispetto al 2’03″50 richiesto.

1500 metri

Pietro Arese, Yassin Bouih e Joao Bussotti Neves sono già qualificati tra gli uomini con 3’40″54, 3’41″57  e 3’41″79 che è sotto il 3’42 richiesto.

Tra le atlete, anche se non ha raggiunto il limite di 4’12″00, pensiamo che Gaia Sabbatini meriti assolutamente il premio della convocazione per questa manifestazione, mentre il sogno di tutti gli appassionati sarebbe vedere presente anche Federica Del Buono, non ancora al meglio ma battagliera che, proprio stasera a Madrid, sarà in gara per verificare le sue possibilità.

3000 metri

Qualificato certamente Yassin Bouih che ha corso in 7’47″98 ben al di sotto del minimo richiesto di 7’55″00, e potrà fare una buona gara, a Torun, anche se è difficile fare un pronostico.

Tra le donne, Ludovica Cavalli ha avvicinato il minimo di 9’05″00 correndo 95 centesimi peggio, per cui potrebbe avere delle possibilità di essere portata in Polonia a fare una importante esperienza.

60 ostacoli

In campo femminile certa la presenza di Luminosa Bogliolo, con il suo crono di 8″00 ottenuto a Torun che rappresenta il suo personale.

Molto agguerrite le avversarie tra cui su tutte l’olandese Nadine Visser, 7″81 oggi a Madrid, la britannica Tiffany Porter, 7″89 e la finlandese Nooralotta Neziri, 7″91 in una gara, quella dei 60 ostacoli, in cui Luminosa soffre un po’ la sua uscita dai blocchi non eccezionale.

La finale, comunque, è alla sua portata mentre non ha il minimo di 8″12, ma è in crescita di condizione, la campionessa italiana Elisa Maria Di Lazzaro, che ha appena stabilito il personale di 8″16.

Tra i maschi qualificato, con ottime prospettive di finale e a qualcosa di più, Paolo Dal Molin, apparso in grandissimo spolvero con un ottimo 7″55, a 4 centesimi dal suo record italiano, che se ripetuto potrebbe valergli tanto.

Da valutare la posizione di Frank Koua ottimo campione italiano ad Ancona con il personale di 7″78.

Salto in alto

Di Gimbo Tamberi abbiamo parlato.

Tra le donne, dovrebbe certamente esserci Alessia Trost, in grande crescita, che con il suo 1,94 riveste la quarta posizione stagionale in Europa, mentre Elena Vallortigara, avendo rinunciato agli assoluti, non sappiamo se abbia qualche piccolo problema fisico.

Per entrambe avversarie fortissime, a cominciare dall’ucraina Yaroslava Mahuchikh e dalla russa Marija Lasitskene, ma l’obiettivo è di fare bene e trovare sempre maggiori convinzioni delle proprie possibilità.

Salto con l’asta

Crediamo non ci sarà nessun azzurro/a.

Salto in lungo

Tra le donne oltre a Larissa, buona condizione mostrata da Laura Strati, 6,66, un po’ lontana dal 6,80 richiesto ma, a nostro avviso, meriterebbe il premio della convocazione.

Tra gli uomini, Randazzo non è in condizione per cui, pur in assenza di minimo, meriterebbe una possibilità di esperienza il campione italiano Antonino Trio.

Salto triplo

Tobia Bocchi ha saltato 16,89 in stagione, suo personale indoor e assoluto, per cui crediamo possa essere certamente convocato nonostante non abbia raggiunto i 16,95 richiesti.

Tra le donne niente da fare.

Getto del peso

Leonardo Fabbri su tutti, mentre Zane Weir è rimasto in Sudafrica.

Staffetta 4×400 metri

Qualificate entrambe le squadre, maschile e femminile.

Prove Multiple

Ci sarà certamente il neo primatista italiano dell’eptathlon Dario Dester.

Sport OK Junior