Kipruto domina la maratona di Boston

Netta vittoria del keniano nella più antica 42,195 km del mondo. Tra le donne successo della connazionale Kipyogei.

Non era favoritissimo ma certamente uno degli atleti più accreditati e alla fine, in una gara non velocissima, Benson Kipruto ha vinto la Boston Marathon nel crono di 2h09’51, tempo non paragonabile rispetto ad altre maratone a causa di un percorso fatto di continui saliscendi che non consentono certamente di realizzare prestazioni eccezionali.

Per il 30enne keniano la prima grande affermazione in una 42,195 chilometri di primissimo livello, tra l’altro la più antica della storia dell’Atletica con le sue 125 edizioni e, alla fine, un premio di 150.000 dollari.

Al secondo posto l’etiope Berthanu Lemi che precede quasi in volata il connazionale Jemal Yimer (2h10’37 contro 2h10’38) e l’altro etiope Tsedat Ayana che invece è giunto leggermente più staccato in 2h10’47.

Come sempre, la maratona di Boston 2021 è stata appannaggio degli atleti africani poiché in quinta posizione si è classificato l’altro keniano Leonard Barsoton e poi ancora Etiopia con Bayelign Teshager.

Il primo rappresentante fuori dal continente nero è stato lo statunitense Colin Bennie, mentre straordinaria e spettacolare è stata la gara del suo connazionale CJ Albertson che, nel giorno del suo 28esimo compleanno, può essere considerato il vincitore morale della competizione.

Albertson, infatti, poco dopo la partenza ha iniziato una fuga solitaria che l’ha tenuto in testa sino a circa il 34esimo chilometro, arrivando ad avere sugli avversari un vantaggio sempre più consistente al punto che a metà percorso, la mezza maratona, è passato in 1h04’08, suo record personale sulla distanza, davanti rispetto ai diretti inseguitori di ben 2 minuti e 13 secondi.

Ma dopo i 21,097 chilometri, il gruppo dietro composto da 16 uomini, tra cui il vincitore di Boston 2017 Geoffrey Kirui, il due volte vincitore di Boston Lelisa Desisa e il detentore del record di mezza maratona etiope Jemal Yimer, ha cominciato a reagire per recuperare il grande svantaggio.

Quando Albertson ha raggiunto i 30 km (1h33’03), il suo vantaggio era sceso a 54 secondi e poi si è definitivamente azzerato poco prima dei 34 km e, una volta raggiunto, il coraggioso statunitense è stato subito staccato dal gruppo che aveva 14 atleti ancora.

Dopo il 35esimo chilometro corso in 1h49’25, c’è stato l’attacco decisivo di Kipruto che ha aperto un divario significativo sul resto della compagnia coprendo i successivi cinque chilometri in 14’05 e lasciando tutti a circa 37 secondi di distanza, a poco più di due chilometri dall’arrivo, per poi incrementare ancora e vincere con 48 secondi al traguardo.

È la seconda vittoria di Kipruto in una maratona nel 2021 dopo quella in 2h10’16 di Praga in maggio. Prima di quest’anno, il suo unico altro trionfo sulla distanza era arrivato a Toronto nel 2018 (2h07’24) dove, peraltro, nel 2019 ha ottenuto il suo attuale personale di 2h05’13 pur chiudendo quarto.

Le parole di Kipruto: “La gara è stata più lenta di quanto pensassi. Non c’erano pacemakers. I fans ci hanno sostenuto molto lungo il percorso”.

Le dichiarazioni di Albertson: “Ho creduto di essere il miglior atleta del mondo in discesa. Non ho corso forte, ma semplicemente al massimo delle mie possibilità. Sono un ottimo corridore in discesa e dovevo trarre vantaggio da questa fase della gara perché sapevo di essere meno forte in salita”.

Prime 10 posizioni maschili

  1. Benson Kipruto (KEN) 2h09’51
  2. Lemi Berhanu (ETH) 2h10’37
  3. Jemal Yimer (ETH) 2h10’38
  4. Tsedat Ayana (ETH) 2h10’47
  5. Leonard Barsoton (KEN) 2h11’11
  6. Bayelign Teshager (ETH) 2h11’16
  7. Colin Bennie (USA) 2h11’26
  8. Dejene Debela (ETH) 2h11’38
  9. Wilson Chebet (KEN) 2h11’40
  10. CJ Albertson (USA) 2h11’44

La gara femminile

Tra le donne vittoria a sorpresa della keniana Diana Chemtai Kipyogei in 2h24’45 che ha battuto la favorita connazionale Edna Kiplagat in 2h25’09, e Mary Ngugi con 2h25’20.

Kipyogei che era alla sua terza maratona in carriera, la prima nella serie Abbott World Marathon Majors, ha costruito il suo successo totalmente inaspettato attaccando dopo il 29esimo chilometro e staccando tutte le atlete che erano in un grande gruppo di circa 15 donne, guidato dalla statunitense Nell Rojas, che ha passato la metà percorso in 1h14’11.

La keniana, in realtà, ha approfittato dall’esitazione di tutte che si controllavano a vicenda e che hanno dato subito poco peso alla sua azione che è stata inizialmente solo contrastata dall’etiope Netsanet Gudeta, campionessa mondiale di mezza maratona 2016, che si è messa all’inseguimento.

Kipyogei ha rallentato dopo un po’ e, al 30esimo km, aveva un vantaggio di 10 secondi sul resto del gruppo.

Gudeta, infine, ha raggiunto Kipyogei al 34esimo km ma la keniana ha reagito subito ed è ripartita scavando un nuovo solco che si sarebbe poi rivelato decisivo.

Al 40esimo km il vantaggio di Kipyogei è salito a 27 secondi con dietro la grande azione finale della favorita alla vigilia, l’altra keniana Kiplagat, che però è riuscita solo a superare Gudeta per passare al secondo posto.

Le dichiarazioni della Kipyogei: “Sono davvero felice della vittoria. Le colline sono state la parte più difficile del percorso. Ho continuato a guardarmi alle spalle per essere sicura che non si avvicinasse nessuna delle mie avversarie.”

Prime 10 posizioni femminili

  1. Diana Kipyogei (KEN) 2h24’45
  2. Edna Kiplagat (KEN) 2h25’09
  3. Mary Ngugi (KEN) 2h25’20
  4. Monicah Ngige (KEN) 2h25’32
  5. Netsanet Gudeta (ETH) 2h26’09
  6. Nell Rojas (USA) 2h27’12
  7. Workenesh Edesa (ETH) 2h27’38
  8. Atsede Baysa (ETH) 2h28’04
  9. Biruktayit Eshetu (ETH) 2h29’05
  10. Tigist Abayechew (ETH) 2h29’06

La più antica maratona del mondo, che si svolge tradizionalmente in aprile, si è svolta 910 giorni dopo l’ultima edizione nel 2019 prima dell’interruzione causata dalla pandemia.

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