Darlan Romani grande sorpresa dei mondiali indoor

Il pesista brasiliano ha sorprendentemente battuto il campione olimpico Crouser

Prima dell’inizio dei campionati del mondo al coperto di Belgrado c’erano quattro titoli che sembravano già assegnati, senza alcuna possibilità di battaglia per la vittoria finale, quello dell’asta di Duplantis, dei 60 ostacoli di Holloway, del triplo femminile della Rojas e, naturalmente, quello del getto del peso maschile dove si presentava per la prima volta a una massima manifestazione iridata al coperto, il campione olimpico, nonché primatista del mondo, Ryan Crouser.

L’unica domanda che ci si poteva fare, per queste gare, era se i quattro atleti strafavoriti sarebbero riusciti anche a battere i loro record del mondo e così è stato per 3 di loro, con Holloway che l’ha solo eguagliato, mentre clamorosamente Crouser è stato battuto dal brasiliano Darlan Romani che, con il suo successo, ha scatenato un entusiasmo calcistico da parte del commentatore del suo paese presente in tribuna stampa.

Romani ha vinto la gara grazie a un ottimo lancio di 22,53, con un progresso di ben 82 cm rispetto al suo precedente personale al coperto, che è anche record sudamericano, realizzando tra l’altro il primato dei campionati, mentre lo statunitense che pur aveva ottenuto un’ottima prima misura a 22,44, non è più riuscito a migliorarsi e si è dovuto accontentare della medaglia d’argento.

Con la sua eccellente prestazione, il 30enne pesista brasiliano nato il 9 aprile 1991 a Concordia, comune dello regione di Santa Caterina, ha realizzato il settimo miglior lancio indoor di tutti i tempi, anche se il suo personale assoluto all’aperto è più lungo di 7 centimetri con quel 22,61 che realizzò, nel 2019, in occasione della sua vittoria nella tappa statunitense Prefontaine Classic della Diamond League, che prima della vittoria di sabato scorso aveva rappresentato il momento agonistico migliore della sua carriera.

Crouser, peraltro, non perdeva una gara di getto del peso da oltre due anni, esattamente dalla finale mondiale all’aperto di Doha 2019, e ha rivelato alla fine che negli ultimi mesi è stato afflitto da un problema al nervo radiale del suo braccio, che lo ha un po’ rallentato negli allenamenti.

Le parole di Ryan: “Non riesco da un po’ di tempo nella mia azione di lancio a estendere completamente il mio braccio anche se sto migliorando. Non sono contento di come è andata. Sarei stato felice di vincere, ma non mi aspettavo che un 22,44m non bastasse. Enormi congratulazioni a Romani.

Sono stato molto soddisfatto di come ho iniziato, ma un po’ frustrato da come ho lanciato negli ultimi turni. Non ero abbastanza pronto per una gara che durasse così tanto tempo e alla fine ero molto stanco“.

La storia agonista di Romani è quella di un ottimo atleta che molto spesso si è dovuto accontentare, nelle massime manifestazioni internazionali, di posizioni vicine al podio, e addirittura negli ultimi 3 grandi appuntamenti mondiali, quali le Olimpiadi di Tokyo 2021, i Mondiali di Doha 2019 e i Mondiali al coperto di Birmingham 2018, aveva ottenuto il quarto posto, la cosiddetta medaglia di cartone che spesso risulta molto indigesta per un atleta.

Ricordiamo poi, tra i suoi pur eccellenti piazzamenti, il quinto posto dei giochi a cinque cerchi disputati nella sua Nazione, a Rio nel 2016, ma in ogni caso una costanza di rendimento straordinaria che è stata premiata dalla gioia incontenibile ricevuta dalla sua grande prima vittoria internazionale di sabato scorso, giusto riconoscimento per il tantissimo lavoro sempre fatto e per non essersi mai fatto abbattere dai risultati sfiorati di pochissimo, anche perché si è sempre trovato di fronte avversari dai contenuti tecnici elevatissimi.

Non facili, tra l’altro, gli ultimi due anni per l’atleta brasiliano con tantissimi problemi legati a un intervento chirurgico subito, il lockdown per il Covid nel 2020, un anno senza il suo allenatore, ma soprattutto il fatto che la madre e il fratello si ammalarono del virus e furono portati in ospedale ma che l’atleta, andato a trovarli è stato anche lui contagiato, finendo per essere infettato.

Questo ha comportato per lui una perdita di peso di oltre 10 kg, un mese di stop dagli allenamenti e tutta quella stagione condizionata inevitabilmente.

Il titolo mondiale di Belgrado, quindi, riveste per lui un significato ancora più grande e, naturalmente, un enorme stimolo a fare ancora meglio per i prossimi appuntamenti quali su tutti i mondiali di Eugene, in Oregon.

Ma il sogno reale di Mister Incredibile, come viene soprannominato per la sua somiglianza con un personaggio dei fumetti, è quello di una medaglia olimpica a Parigi 2024 dopo averla sfiorata a Tokyo.

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