Femke Bol regina assoluta degli Europei di Monaco

Per l'olandese fantastica tripletta di medaglie d'oro grazie alla staffetta 4x400

La 25esima edizione dei Campionati Europei di atletica leggera, che si concluderanno questa sera a Monaco di Baviera, sarà ricordata soprattutto per la tripletta di medaglie d’oro della formidabile olandese Femke Bol capace di chiudere il traguardo vittoriosa, per la terza volta in quattro giorni in competizioni sul giro di pista dello stadio, grazie al successo di ieri nella staffetta 4×400 con il crono di 3’20″87, che ha rappresenta anche il nuovo record dei Paesi Bassi oltre a quello dei campionati.

Sensazionale quanto fatto dalla 22enne atleta, nata ad Amersfoort il 23 febbraio 2000, che ha corso ben 5 volte i 400 metri, che sono certamente una delle prove più massacranti da un punto di vista fisico e nervoso di tutte quelle dell’atletica, dalla mattina del 16 agosto sino alla sera del 20, realizzando nelle tre finali disputate, oltre a due semifinali, sempre crono di altissimo rilievo tecnico quali il 49″44 sui 400 piani dell’altro record nazionale da lei ottenuto, il 52″67 sui 400 H che ha avvicinato di tanto il 52″03 del suo primato europeo e, infine, ieri sera l’ultima perla che ha regalato alle sue compagne di staffetta la gioia dell’oro continentale.

La leggendaria velocista e lunghista olandese Fanny Blankers-Koen, vincitrice di quattro medaglie olimpiche ai giochi olimpici di Londra 1948, che fece meglio di Femke agli Europei di Bruxelles 1950 ottenendo una tripletta individuale su 100, 200 e 80 metri ostacoli, oltre a un argento nella staffetta 4×100, realizzò la sua impresa su distanze molto meno faticose e, oltretutto, in un’epoca in cui non vi era tutta la concorrenza che vi è adesso per cui quanto fatto della Bol sarà certamente etichettato come un tesoro nazionale da affiancare alla memoria della connazionale, che è stata nominata atleta femminile olandese del ventesimo secolo.

Splendida e avvincente, in ogni caso, la gara di ieri sera con Femke che ha preso il testimone in terza posizione, nell’ultima frazione, con circa sette metri di distanza dalla leader belga Camille Laus che precedeva la britannica Nicole Yeargin, ma poi ha affiancato le due avversarie a metà dell’ultima curva, con un’azione imperiosa, e si è involata verso il traguardo e la vittoria sul rettilineo corso con straordinaria potenza e scioltezza.

Come di consueto Bol, che è una ragazza di assoluta modestia da cui in tanti dovrebbero prendere esempio anche da un punto di vista umano, si è affrettata a dare il merito alle sue compagne di squadra, Eveline Saalberg, Lieke Klaver e Lisanne De Witte.

Anche Klaver, peraltro, ha dato prova di eccezionale tenuta fisica e mentale, alla sua sesta gara della settimana, una in più di Bol ma lei ha fatto i 200 metri e non i 400 ostacoli, e va evidenziato come abbia fortemente contribuito al successo finale correndo un’eccellente seconda frazione e festeggiando nel migliore dei modi il suo 24esimo compleanno.

Le parole di Femke: “Mi piace molto correre con queste ragazze. Sono atlete fantastiche e compagne di squadra straordinarie. È stata una gara meragliosa. Questi campionati sono stati speciali per me“.

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Finale salto con l’asta maschile

Tre salti di 5,65 m, 5,85 m e 5,90 m sono stati sufficienti al campione mondiale e olimpico di salto con l’asta Armand Duplantis per conservare, senza ovviamente alcun probelma, il titolo europeo conquistato quattro anni fa.

Rimaneva solo la domanda di sempre quando gareggia il fenomeno dell’atletica mondiale, su quanto in alto potesse provare a saltare prima di concludere la sua competizione e il 22enne svedese, che sembrava ieri sera molto compassato, ha scelto 6,06 m, un centimetro in più rispetto al suo record dei campionati di Berlino, e una volta superatolo al primo tentativo ha chiuso la gara anche perché la serata non era delle migliori come condizioni atmosferiche.

Le parole di Armand: “Considerando la situazione e le circostanze, non posso lamentarmi. Oggi è stato molto speciale per me. Mi sono concentrato solo sulla vittoria. Penso che in questa stagione ho vissuto ogni tipo di situazione e questi campionati sono stati molto speciali per me. Il pubblico era davvero speciale“.

Sebbene la pioggia fosse diminuita, infatti, il vento continuava a soffiare, come testimoniato dalle bandiere che sventolavano costantemente sul bordo dello stadio, rendendo le condizioni difficili per tutti i concorrenti.

Oltre a Duplantis, il migliore è stato il 23enne saltatore tedesco Bo Kanda Lita Baehre, quarto ai Campionati Mondiali di Atletica 2019, che si è guadagnato l’argento con la misura di 5,85 metri.

Il bronzo è andato al norvegese Pal Haugen Lillefosse mentre il francese Renaud Lavillenie, ex primatista mondiale e tre volte campione europeo, ha saltato 5,65 m con il suo primo tentativo, ma non è riuscito ad andare oltre, passando a 5,75 m prima di fallire tre prove a 5,85 m.

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Finale giavellotto femminile

La 19enne lanciatrice greca Elina Tzengko ha conquistato la quarta medaglia d’oro per il suo Paese a questi campionati grazie a un record personale di 65,81 m al secondo turno.

Ha condiviso il podio con la 41enne Barbora Spotakova, detentrice del record mondiale, che ha conquistato la sua prima medaglia importante dopo il titolo mondiale del 2017, e la sua prima medaglia europea dopo l’oro conquistato a Zurigo nel 2014, grazie al bronzo ottenuto all’ultimo turno con 60,68 m.

Si tratta della quarta medaglia europea della sua storica carriera, che risale all’ultima volta che Monaco ha ospitato questi campionati, nel 2002.

Tzengko, figlia di immigrati albanesi che ha ottenuto la cittadinanza greca nel 2018, è stata in testa dall’inizio alla fine, aprendo con 60,82 m e proseguendo con il suo miglior risultato della serata, prima di concludere con 64,57 m.

Fantastica anche la prova della serba Adriana Vilagos, ancora più giovane della Tzengko con i suoi 18 anni e ancora juniores l’anno prossimo, che ha chiuso al secondo posto per una medaglia d’argento conquistata con la misura di 62,01.

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Finale 800 femminili

Trionfo della britannica Keely Hodgkinson che, dopo aver conquistato l’argento dietro ad Athing Mu ai Campionati mondiali di atletica e dietro a Mary Moraa del Kenya ai Giochi del Commonwealth, ha conquistato la vittoria con un fantastico rettilineo che l’ha portata a chiudere con il crono di 1’59″04.

La francese Renelle Lamote si è classificata seconda per la terza volta consecutiva, con il tempo di 1’59″49, mentre la polacca Anna Wielgosz ha chiuso al terzo posto in 1’59″87, davanti alla svizzera Lore Hoffman.

Le parole di Hodgkinson: “Sono molto felice di essere venuta qui e di essere finalmente salita sul gradino più alto del podio. È stato un anno difficile dal punto di vista mentale, ma sono arrivato alla fine con un oro e due argenti“.

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Finale staffetta 4×400 maschile

Dopo quella della Hodgkinson che ha rappresentato la 122esima medaglia d’oro per la Gran Bretagna a un campionato europeo dal 1934, è arrivata la 123esima con la staffetta 4×400 degli uomini con la prima frazione affidata a sorpresa al campione continentale del giro di pista ma la tattica si è rivelata vincente e gli altri componenti della squadra sono stati all’altezza, tra cui oltre a Lewis Davey ed Alex Haydock-Wilson, anche Charlie Dobson già visto nei 200 metri dove è arrivato quarto battuto sul traguardo da Filippo Tortu,

L’ultimo frazionista è stato Haydock-Wilson che ha chiuso nel crono finale di 2’59″35.

Dylan Borlee ha superato Jordier e ha conquistato l’argento per il Belgio, campione in carica con 2’59″49, mentre la Francia si è piazzata terza in 2’59″64.

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Finale 3000 siepi femminile

Luiza Gega ha conquistato la seconda medaglia d’oro di tutti i tempi ai campionati europei per l’Albania, dopo essere arrivata seconda nella disciplina ad Amsterdam 2016, con il crono di 9’11″31 che rappresenta il record dei campionati stabilito dalla russa Yuliya Zaripova a Barcellona nel 2010.

Le parole di Gega: “Volevo tanto questa medaglia. Fin dall’inizio ho cercato di correre forte. So come correre da sola perché mi alleno da sola e quando sono entrata nell’ultimo giro, mi sono detta: ‘Vai, Luiza, vai. Puoi realizzare il tuo sogno. Questa è la prima medaglia per il mio Paese. Sono così felice. Ho lavorato così duramente per questo“.

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Tutti gli orari degli del 21 agosto con anche gli azzurri presenti

  • 19.05 Alto F Finale: Elena Vallortigara
  • 19.10 100hs F Semifinali: Maria Elisa Di Di Lazzaro
  • 19.40 800 M Finale: Simone Barontini
  • 19.50 Giavellotto M Finale
  • 20.00 10.000 M Finale: Yeman Crippa, Pietro Riva
  • 20.45 100hs F Finale: ev. Elisa Maria Di Lazzaro
  • 21.12 4×100 M Finale
  • 21.22 4×100 F Finale: Italia
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