L’etiope Gudaf Tsegay ha stabilito la migliore prestazione mondiale dell’anno e il secondo crono più veloce della storia sul miglio indoor femminile con un eccellente 4’16″16 finendo molto forte nella parte conclusiva della gara. Soltanto la connazionale Genzebe Dibaba ha corso più velocemente nella storia con il suo record del mondo stabilito nel 2016 con 4’13”13 al meeting di Stoccolma.
Tsegay detiene il record del mondo dei 1500 metri indoor con il fantastico tempo di 3’53”09 realizzato a Liévin nel 2021. L’anno scorso ha vinto i titoli mondiali indoor sui 1500m a Belgrado nel 2022 e outdoor sui 5000 metri a Eugene.
Le pacemakers hanno finito il loro compito prima degli 800 metri e Tsegay è rimasta da sola contro il cronometro. La fuoriclasse etiope è transitata al passaggio intermedio in 3’59”46.
Gudaf Tsegay: “Speravo di battere il record del mondo, ma l’atletica è questa. Capita di sentirsi bene in allenamento, ma non sempre si riesce a realizzare i propri obiettivi in gara. Spero di poter battere il record un giorno.”
800 metri femminili
La campionessa europea indoor e outdoor Keely Hodgkinson ha vinto la sua prima gara stagionale sugli 800 metri stabilendo il miglior tempo mondiale dell’anno con 1’57”87 sulla pista dove vinse il titolo europeo indoor nel 2021 nel giorno del suo diciannovesimo compleanno.
La studentessa di Criminologia e Psicologia dell’Università di Leeds ha stabilito il secondo miglior crono della sua carriera a livello indoor a 67 centesimi di secondo dal record personale al coperto di 1’57”20 realizzato al meeting di Birmingham lo scorso anno.
La trentasettenne del Benin Noelle Yarigo si è piazzata seconda migliorando nettamente il record nazionale con un eccellente 1’58”48. La settima classificata dei Mondiali di Eugene Anita Horvat ha confermato il suo ottimo momento di forma dopo il successo di Karlsruhe piazzandosi al terzo posto in 2’01”42 davanti alla vincitrice dell’ultima finale della Diamond League Mary Moraa (2’01”61).
Hodginkson ha in agenda gli 800 metri a Birmingham e gli Europei di Istanbul dove difenderà il titolo europeo conquistato a Torun.
Keely Hodgkinson: “La pista di Torun rievoca in me sempre grandi ricordi. Il pubblico era davvero rumoroso e questo mi ha trascinato verso la vittoria. Ho corso una buona gara al debutto stagionale ma, ad essere onesti, sono un po’ delusa del tempo finale. Cercherò di correre un grande tempo nelle prossime gare. Se tutto funzionerà alla perfezione, forse potrò avvicinare il record del mondo, ma è un tempo molto difficile da battere”.
Salto in lungo maschile
Il campione olimpico ed europeo Miltiadis Tentoglou ha realizzato la migliore prestazione mondiale dell’anno del salto in lungo maschile e il record del meeting con l’eccellente misura di 8.40m nel secondo tentativo sulla pedana dove vinse il secondo titolo europeo indoor nel 2021.
Per il lunghista ellenico è la seconda migliore prestazione della sua carriera a livello indoor dopo il record nazionale di 8.55m realizzato ai Mondiali Indoor di Belgrado. Il saltatore greco ha fatto registrare tre altri salti oltre gli 8 metri (8.27m, 8.24m e 8.07m). La gara di Torun è stata una vera anteprima dei prossimi Europei di Istanbul dove Tentoglou sfiderà lo svedese Thobias Montler, ancora secondo con 8.17m come l’anno scorso ai Mondiali Indoor di Belgrado.
Il bronzo olimpico Maykel Massò si è piazzato al terzo posto con 7.84m precedendo lo statunitense Marquis Dendy a pari misura grazie al secondo miglior salto.
Tentoglou ha vinto quasi tutti i titoli, tranne l’oro ai Mondiali all’aperto ma potrebbe colmare la lacuna ai Mondiali di Budapest della prossima estate. In questa stagione si è allenato a Spala in Polonia. Miltiadis ha iniziato la carriera come saltatore in alto. Quando era bambino sognava di fare il motociclista. Ama disegnare e gli piace suonare il pianoforte.
Miltiadis Tentoglou: “Sono molto felice del risultato. Sono venuto qui sapendo di poter saltare lontano. Questo è davvero uno dei tre migliori impianti indoor e ho saltato una grande misura agli Europei indoor due anni fa. Non sono un atleta che ama giocare con il pubblico, ma è davvero fantastico gareggiare davanti ad un pubblico come questo”.
Salto con l’asta maschile
Il bronzo mondiale di Eugene 2022 Ernest John Obiena ha realizzato il personale stagionale con 5.87m conquistando la seconda vittoria in quattro giorni in terra polacca dopo il successo di Sabato scorso a Lodz con 5.77m. Obiena ha tentato una prova a 5.92m prima di riservare gli ultimi due tentativi a 5.95m.
Obiena è stato seguito nella trasferta polacca dal suo coach Vitaliy Petrov, che allena anche Thiago Braz Da Silva e in passato ha vinto un numero straordinario di medaglie con i suoi allievi Sergey Bubka, Yelena Isinbayeva e Giuseppe Gibilisco, ora allenatore di Claudio Stecchi.
Obiena ha battuto il record asiatico indoor di 5.91m settimana scorsa nel meeting di Upssala in Svezia nella gara vinta da Mondo Duplantis. Obiena è stato l’unico a battere lo svedese lo scorso anno in occasione del meeting di Bruxelles.
Ernest Obiena: “Prendo per buona la vittoria. Non si può dire che è stata una brutta giornata se si porta a casa la vittoria. Mi sto divertendo a gareggiare. I risultati stanno arrivando ma ho ancora molto lavoro da fare. Voglio saltare 6 metri sia a livello indoor sia a livello outdoor.
Nelle Filippine la gente mi riconosce per strada ma non mi sento una superstar. Sono semplicemente un ragazzo che fa quello che ama di più. Lo sport è il modo migliore per mettere il mio paese sulla mappa del mondo. Diversi anni fa mi sono allenato in Polonia. E’ davvero bello tornare a gareggiare qui. In questo paese ci sono meeting organizzati molto bene”.
L’olandese Rutger Koppelaar ha migliorato il record personale indoor con 5.82m battendo per un numero minore di errori il belga Ben Broeders e l’altro olandese Menno Vlonn. Broeders, che ora si allena con Mondo Duplantis ed è stato seguito in tribuna da Greg Duplantis, ha migliorato il record personale indoor con 5.82m.
Claudio Stecchi continua a progredire e supera 5.32m, 5.52m, 5.62m e 5.72m sempre al primo tentativo prima di commettere tre errori alla misura di 5.82m che vale il biglietto per gli Europei Indoor di Istanbul e il record italiano indoor del suo allenatore Giuseppe Gibilisco. Stecchi ha aggiunto due centimetri al personale stagionale di 5.70m realizzato a Lodz Sabato scorso.
Claudio Stecchi: “Se penso che vengo da due anni praticamente senza gare, questo risultato va sicuramente bene. Dopo il 5.55m all’esordio di Gennaio a Sabadell sto migliorando ogni volta. Ero molto alto sull’asticella a 5.72m e fare 5.82m sarebbe stata la ciliegina sulla torta”.
60 metri ostacoli femminili
La campionessa europea outdoor Pia Skrzyszowska ha vinto la terza gara stagionale sui 60 metri ostacoli femminili in uno straordinario record del meeting di 7”79 dopo i successi di Dusseldorf in 7”84 e di Lodz in 7”78. La ventunenne polacca è arrivata a soli due centesimi di secondo dal record nazionale indoor detenuto da Zofia Byelczyk dal 1980.
La gara di Torun è stata di altissimo livello tecnico con quattro atlete al di sotto dei 7”90. La finlandese Reetta Hurske ha migliorato il record nazionale con un fantastico 7”81 confermando il suo eccellente momento di forma.
La vice campionessa mondiale Britany Anderson ha esordito in Europa con un terzo posto con 7”84 precedendo di un soffio la due volte campionessa europea indoor Nadine Visser, che ha migliorato il personale stagionale con 7”85. La svizzera Ditaji Kambundji è scesa sotto gli 8 secondi con 7”94.
Pia Skrzyszowska: “Ho mancato il record nazionale di poco, ma sono contenta di aver battuto il record del meeting. Sono in forma e avrò altre occasioni per battere il record polacco. Può arrivare in qualunque momento. Non so se riuscirò a batterlo agli Europei di Istanbul. Nella rassegna continentale conteranno soprattutto le medaglie, non i record. Il mio punto debole di quest’inverno sono state le partenze.
E’ un aspetto che devo ancora migliorare, ma per fortuna riesco a finire forte. Sono felice che anche dopo una partenza lenta dai blocchi sono riuscita a recuperare sulle avversarie e a vincere tuffandomi sulla linea del traguardo. E’ fantastico gareggiare in un impianto pieno di gente. Torun merita di ospitare un Campionato del Mondo Indoor”.
Reetta Hurske: “La ragione dei miei buoni risultati è il fatto che sono in salute. Mi piace l’atmosfera di questo meeting. Mi ha aiutato ad andare forte. Ho corso alcune gare molto combattute con Pia. Forse riuscirò a batterla un giorno. Spero di trasferire questo stato di forma nella stagione outdoor e stabilire il record nazionale sui 100 metri ostacoli”.
60 metri femminili
La campionessa mondiale indoor Mujinga Kambundji ha finito forte nella seconda parte della gara per vincere la finale dei 60 metri in un personale stagionale di 7”06 davanti alla vincitrice della Copernicus Cup dell’anno scorso Ewa Swoboda (7”11).
Kambundji non si era espressa al meglio in batteria dove si era piazzata seconda in 7”21 ma in finale ha dimostrato ancora una volta la sua classe realizzando il secondo miglior crono europeo dell’anno a 2 soli centesimi dal 7”04 di Dina Asher Smith a Karlsruhe e si candida ancora tra le favorite per gli Europei di Istanbul dopo il trionfo iridato dell’anno scorso a Belgrado. La statunitense Kayla White ha battuto la britannica al photo-finish in 7”11.
Mujinga Kambundji: “Spero che questa stagione possa andare nello stesso modo del 2022. Punto a correre sempre più veloce con il passare delle settimane. Voglio continuare a migliorarmi anno dopo anno. Il mio personale di 6”96 è un buon risultato ma credo di poter migliorare ancora il mio record. E’ positivo che ci siano tante velociste forti in Europa. Tra noi c’è una sana rivalità. Sono amica di Ewa Swoboda, anche se siamo rivali in pista”.
Ewa Swoboda: “Le gambe mi fanno male. Ho gareggiato molto ultimamente e non c’è molto tempo per svolgere delle vere sessioni di allenamento. Ho in programma di lavorare molto duramente, rimanere in salute e di correre ancora più velocemente. La mia prossima gara sarà ai Campionati nazionali. Sarà una competizione molto importante per me. Sarò contenta se riuscirò a correre in 7”05. La gara di oggi è stata la più soddisfacente in questa stagione.”
60 metri ostacoli maschili
Lo statunitense Daniel Roberts ha eguagliato il personale stagionale nella finale dei 60 metri ostacoli con 7”46 ripetendo il tempo realizzato Sabato scorso a Boston, quando si è piazzato secondo alle spalle di Grant Holloway.
Il cubano Roger Iribarne si é confermato come una delle sorprese della stagione migliorando il personale di cinque centesimi con un eccellente 7”49. Il ventenne polacco Jakub Szymanski si candida come un possibile protagonista agli Europei di Istanbul dopo il terzo posto a Torun in 7”58.
Daniel Roberts: “Non sapevo davvero cosa aspettarmi dalla mia prima gara in Europa. E’ andata davvero bene. Ho ancora quattro gare in programma e sento di poter migliorare il mio personale. Mi piace vincere le gare indoor, ma queste sono solo gare di preparazione per lavorare su alcuni dettagli tecnici.
L’obiettivo principale è la stagione outdoor. Voglio qualificarmi per i Mondiali di Budapest e affrontare ogni gara senza paura. In passato non sono riuscito a raggiungere il mio potenziale e voglio che possa cambiare qualcosa”.
3000 metri femminili
La finalista olimpica dei 1500 metri e argento mondiale indoor degli 800 metri Freweni Hailu ha piazzato l’allungo decisivo nell’ultimo giro dopo una gara inizialmente tattica e si è imposta sui 3000 metri femminili in 8’46”92 in una sorta di campionato etiope con quattro atlete del paese africano ai primi quattro posti.
La medaglia di bronzo mondiale indoor Eygayehu Taye si è piazzata seconda in 8’47”81 davanti alla campionessa mondiale indoor dei 3000 Lemlem Hailu (8:49.10) e alla medaglia d’argento mondale dei 3000 siepi Werkwuha Getachew (8’51”55). L’unica atleta europea in grado di inserirsi nel dominio etiope è stata l’olandese Maureen Koster, quinta al traguardo in 8’51”62.
1500 metri metri maschili
Il francese di origini marocchine Azzedine Habz, studente di sociologia all’Università di Parigi, si candida come un possibile protagonista dei prossimi Europei di Istanbul con la vittoria sui 1500 metri in 3’35”39 davanti al recente vincitore del meeting di Karlsruhe George Mils, che è sceso sotto i 3’36” (3’35”92) per la seconda volta in questa stagione dopo il 3’35”88 realizzato in occasione della vittoria a Karlsruhe. Mills, campione europeo under 18 nel 2018, studia educazione fisica a Brighton ed è figlio dell’ex calciatore del Manchester City Danny Mills.
Lo spagnolo Jesus Gomez si è piazzato al terzo posto con il record stagionale di 3’36”33 davanti al finalista olimpico Michal Rozmys (3’36”54).
Azedine Habz: “Sono davvero felice, ma non sono sorpreso di aver vinto. Ho vinto un paio di gare di recente a Stoccolma sui 1500m e a Gand sugli 800m. Ho corso gli 800 in 1’46”85 di recente e sapevo di essere in forma. Voglio vincere una medaglia agli Europei di Istanbul.”
400 metri femminili
La campionessa europea indoor e outdoor della staffetta 4×400 Lieke Klaver ha vinto la seconda gara stagionale sui 400 metri femminili in 51”14 avvicinando di 14 centesimi il suo primato indoor realizzato a Ostrava settimana scorsa. Klaver si allena con l’amica Femke Bol e studia Scienze applicate all’Università. La campionessa europea under 23 Lada Vondrova si è piazzata al secondo posto in 51”91.
Lieke Klaver: “Sono felice del tempo. I primi 200 metri sono stati un po’ lenti. Quest’inverno sto partendo più lentamente ma non fa parte di un piano. Non penso che questa pista sia la più veloce in assoluto, ma mi piace venire a Torun e spero di tornare qui in futuro. Ho altre gare sui 200 e sui 400 metri nelle prossime settimane. Non vogloi parlare di aspettative per Istanbul. Voglio semplicemente dare del mio meglio”.
400 metri maschili
Il bronzo dei Mondiali indoor Carl Bengstrom ha vinto il duello tutto scandinavo dei 400 metri in 46”15 battendo il danese Benjamin Lobo Vedel (46”50).
Carl Bengstom: “Sono sceso in pista per vincere. Il mio personale è quasi un secondo più veloce del tempo che ho fatto qui a Torun. Credo di poter battere il mio record quest’inverno. E’ difficile prevedere quello che succederà agli Europei di Istanbul. Prima di tutto voglio raggiungere la finale e poi vedremo cosa accadrà”.
800 metri maschili
La Svezia ha fatto doppietta nelle gare in pista vincendo anche gli 800 metri con Andreas Kramer, che ha fermato il cronometro in 1’46”37 davanti al keniano Collins Kipruto (1’46”82) e allo spagnolo Adrian Ben (1’46”86).
Andreas Kramer: “Mi aspettavo di vincere o di realizzare un buon tempo. Almeno sono riuscito a raggiungere uno dei due obiettivi. I primi 500 metri sono stati troppo lenti. Ho messo a segno una buona striscia vincente ed è positivo proseguirla. I Campionati sono sempre molto impegnativi perché ci sono tre turni da superare. Sono passati alcuni anni dalla mia ultima medaglia agli Europei Indoor e voglio salire sul podio”.
Il campione europeo under 23 Simone Barontini si è piazzato al quinto posto migliorando il personale con un un ottimo 1’47”42. Il laureato in economia e commercio di Ancona allenato da Fabrizio Dubbini si era già messo in luce quest’inverno con il personale sui 400 metri di 47”00 e la vittoria sugli 800 metri al meeting di Manchester.
Simone Barontini: “Speravo un po’ meglio. Sono riuscito a migliorare il personale che era vecchio di due anni, ma avevo altri obiettivi. Queste gare servono per trovare la forma. Ho avuto buone sensazioni quando ho cambiato ritmo, a 150 metri dal traguardo, però non mi sono piaciuto all’inizio sgomitando troppo in seconda corsia e forse sarei dovuto partire un po’ prima”.
Salto in alto maschile
Il neozelandese Hamish Kerr ha vinto il salto in alto maschile superando tutte le misure fino a 2.27m al primo tentativo battendo per un numero minore di errori il medagliato degli Europei di Monaco Tobias Poyte. Il polacco Norbert Kobielski si è piazzato al terzo posto con 2.24m.
Hamish Kerr: “Sono venuto qui con l’aspettativa di saltare una buona misura. So che altri saltatori avevano fatto bene su questa pedana come agli Europei del 2021 e volevo sfruttare al meglio le potenzialità di questo impianto. Sono deluso della misura ma felice della vittoria.
Dieci giorni fa ero in Nuova Zelanda e c’erano 30 gradi. Qui in Polonia ho trovato la neve, ma mi sono adattato bene a questo cambiamento. Gli impianti indoor in Europa sono fantastici. Volevo venire in Europa perché spero di avere chance migliori di realizzare una buona misura”.