Stadio Olimpico Tokyo (foto comitato organizzatore)
Stadio Olimpico Tokyo (foto comitato organizzatore)

L’idea è stata quella di creare uno stadio che, in qualche modo, seguisse lo stile dei famosi Giardini Giapponesi e alla fine, come era ovvio che fosse, ci sono perfettamente riusciti, creando un impianto che, forse, è destinato a diventare il più bello del Mondo.

Le prime immagini che arrivano dal New National Stadium di Tokio, disegnato dal famoso architetto giapponese Kengo Kuma, ci raccontano qualcosa veramente di incantevole, caratterizzato da una copertura in cui sono state impiegate ben 12.928 tavole di cedro provenienti da tutte le 47 prefetture del Giappone, con passeggiate all’esterno dell’impianto ricche di alberi e piante di ogni tipo.

Il marrone degli alberi e il verde delle piante ricorrono anche nei 5 colori dei seggiolini e creano quell’effetto”pixel” già visto al San Paolo di Napoli, in occasione delle Universiadi.

Lungo il quinto anello corre “The Grove in The Sky”, una passeggiata che si trova a 30 metri d’altezza rispetto al piano della strada ed è lunga 850 metri tutti pieni di panchine, alberi e fiori.

Viene già definito lo stadio foresta o giardino e, grazie al grandissimo impiego di materiali naturali e al forte innesto di vegetazione intorno, si spera di contrastare il grandissimo caldo previsto, e i Giapponesi raramente sbagliano, per il periodo delle Olimpiadi. Al contrario di Doha non sono stati inseriti, all’interno dello stadio, impianti di climatizzazione ma, in ogni caso, ci saranno 185 grandi ventilatori e 8 nebulizzatori.

Il primo gennaio 2020 ci sarà il primo appuntamento con un evento agonistico importante, la finale della Coppa dell’Imperatore di calcio, ma la vera inaugurazione verrà fatta in una gara non ufficiale, il 21 dicembre, che vedrà la presenza, addirittura, di sua maestà Usain Bolt.

Per contrastare il grande caldo, e qui sta la scommessa anche di chi punta sempre e solo su precise certezze, si spera nel vento del nord che, a detta degli ingegneri e architetti giapponesi che hanno lavorato all’impresa, potrà essere canalizzato all’interno dell’impianto al fine di procurare refrigerio.

Per la cronaca, il costo finale dell’impianto è stato 1,3 miliardi di euro, cifra astronomica ma nettamente inferiore ai primi preventivi che parlavano di somme anche ben oltre i 2 miliardi.

Probabilmente solo i Giapponesi potevano permettersi un simile investimento ma la sensazione è che, se l’abbiano fatto, certamente avranno fatto molto bene i conti sul ritorno.

Tokio National Stadium esterno (foto gazzetta.it)
Tokio National Stadium esterno (foto gazzetta.it)
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