Emmanuel Ihemeje è un nome che abbiamo sentito nominare molte volte nelle ultime settimane grazie ad un hop, step, jump di 17,26 metri che in una sola volta, nel salto triplo, gli è valso il personale di quasi un metro, il minimo per le Olimpiadi di Tokyo e la vittoria agli NCAA indoor.
Emmanuel è un saltatore classe 1998 che nel 2017 ha indossato per la prima volta la maglia azzurra ai Campionati Europei Junior dove ha chiuso al sesto posto.
La sua storia atletica è interessante: a Grosseto ha conosciuto Teddy Tamgho, oro iridato nella specialità, che gli ha chiesto di unirsi al suo gruppo di allenamento al Creps di Reims, in Francia. Il triplista azzurro si è quindi trasferito in Francia per allenarsi con il campione.
Rimane a Reims due anni, poi si trasferisce in America grazie ad una borsa di studio sportiva, alla California State University, per raggiungere la sua famiglia che nel frattempo si era trasferita negli States. La pandemia gli impedisce di potersi allenare come vorrebbe e Emmanuel si trasferisce a Eugene, alla Oregon University dove vince un’altra borsa di studio.
In America passa da un personale di 16.28m ad uno di 16.41m fino a quell’over 17 che gli permetterà di indossare la divisa dell’Italia per la seconda volta e nella competizione che più conta.
Attualmente sempre negli States, gli abbiamo posto alcune domande per cominciare a conoscerlo un po’ di più.
Ciao Emmanuel Quasi un metro di PB, exploit incredibile con minimo olimpico. Hai cambiato qualcosa nella tecnica o negli allenamenti?
Penso di aver capito il salto triplo. Gli allenamenti sono fatti su misura per me.
Quando e perché hai iniziato a fare atletica?
Ho iniziato Atletica perché correvo veloce e mi piaceva fare le gare con gli amici.
Hai iniziato facendo i 400 ostacoli , come sei passato al triplo?
Il mio ex ex allenatore ha deciso un giorno di farmi provare il salto triplo.
Hai vissuto due anni in Francia, poi sei andato negli USA, come sono andate le due esperienze?
Ho avuto grandissime esperienze in Francia dove sono maturato da atleta professionista e negli States ho usato l’ esperienza francese a mio vantaggio con tutto l’oro che il mondo dell’atletica americana offriva (impianti, medici, recovery etc).
Come mai hai deciso di andare in America?
Per stare vicino alla mia famiglia.
Cosa stai studiando? Quali sono i tuoi passi futuri?
Sto studiando biologia e intanto voglio laurearmi, poi si vedrà.
Ti aspettavi di fare il minimo olimpico? Cosa ti aspetti da Tokyo?
Assolutamente no. Da Tokyo mi aspetto di rappresentare al meglio la maglia azzurra.
Quali saranno le tue prossime uscite?
Le NCAA Finals Nationals a Eugene dal 9 a 12 giugno.
