Alessia Trost( Foto Fidal )
Alessia Trost( Foto Fidal )

Sono passati 6 anni e quasi 9 mesi da quel 28 gennaio 2013 quando Alessia Trost, nel corso del meeting internazionale di Třinec (Repubblica Ceca) valicò l’asticella a 2 metri, soglia di eccellenza per qualsiasi saltatrice in alto.

La ragazza di Pordenone non aveva ancora compiuto i vent’anni e vantava già un grande palmares tra cui due titoli mondiali, uno allieve e uno juniores, oltre a tanti titoli italiani a affermazioni nelle più svariate manifestazioni giovanili.

Sempre nel 2013, ricordiamo che Alessia stabilì il suo PB all’aperto, vincendo con 1,98, i campionati europei under 23 a Tampere.

Dopo un 2014 transitorio, nel 2015 ottiene un ottimo argento agli europei indoor di Praga saltando 1,97, ma poi, in estate, per un problema al tendine, deve rinunciare ai mondiali di Pechino.

Nel 2016 non riesce ad andare oltre 1,94 ma ottiene, in ogni caso, il più prestigioso risultato della sua carriera, giungendo quinta nella finale Olimpica di Rio, pur se con una misura non eccelsa: 1,93

A questo punto, forse non totalmente soddisfatta dei risultati ottenuti, specie dopo aver raggiunto a neanche vent’anni la soglia dei 2 metri, Alessia decide di cambiare metodo di allenamento e di sostituire il suo storico allenatore, Gianfranco Chessa che purtroppo è successivamente mancato, con Marco Tamberi.

Ovviamente non mi permetto minimamente di entrare nel merito di una decisione che avrà certamente avuto le sue motivazioni ma, purtroppo, i risultati sperati da Alessia non si sono realizzati e, anche se ottiene, nel 2018, un ottimo bronzo ai mondiali indoor di Birmingham, con 1,93, non le riesce più quell’acuto che apparterrebbe al suo indiscutibile talento e che le potrebbe far ottenere piazzamenti molto più prestigiosi, nelle manifestazioni principali.

L’ennesimo cambio di allenatore nasce, ovviamente, da questa semplice e scontata considerazione. Nei prossimi giorni sapremo chi seguirà Alessia nel suo percorso verso le Olimpiadi e gli Europei del 2020 e nel prosieguo della sua carriera.

A neanche 27 anni, l’atleta azzurra delle Fiamme Gialle, può ancora regalarsi tantissime soddisfazioni a patto di trovare il giusto ambiente e le giuste motivazioni, oltre naturalmente all’applicazione delle necessarie tecniche per valicare, al meglio, l’asticella.

Sarà quindi molto importante capire chi sarà la sua nuova guida tecnica e anche quale sarà la città dove, necessariamente, si dovrà trasferire.

Ve ne daremo conto appena possibile e per ricordare il momento più importante della sua carriera, sotto il video del suo storico salto a 2 metri.

 

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