Andrew Howe (foto archivio Fastweb Cup 2020)
Andrew Howe (foto archivio Fastweb Cup 2020)

Andrew Howe ha compiuto il 12 maggio scorso 35 anni ed è reduce da una stagione agonistica post lockdown molto contenuta in cui l’abbiamo visto fare pochissime gare, un paio di salto in lungo di cui la prima, la migliore, con un salto a 7,66 metri alla Fasweb Cup di Rieti, ma anche un 100 metri.

L’avevo intervistato  a fine aprile e l’avevo sentito molto carico oltre al fatto che ci aveva tenuto a smentire il fatto, apparso su qualche sito, che volesse dedicarsi solamente al salto in lungo e, in ogni caso, mi aveva detto come il suo obiettivo fossero certamente le Olimpiadi del 2021 che avrebbe cercato, con tutta la passione di sempre, di poter disputare.

Questa strana stagione gli è, probabilmente, servita, al di là delle poche gare disputate, a capire quale fosse la direzione migliore da prendere in vista del 2021 e, qualche giorno fa, in un interessante intervista rilasciata a Eurosport ha chiarito le sue ambizioni.

"Mi sento abbastanza bene, sono convinto di poter tornare a far vedere le cose dei tempi migliori: ho cambiato allenatore e ho un intero team che mi supporta. 
Mia madre, poi, svolge un ruolo da motivatrice. Colui che mi sta seguendo più da vicino, venendo a Rieti tutti i giorni, però, è Stefano Serranò, il capo allenatore. 
È lui che mi sta aiutando di più in questo momento, mi da una mano in qualsiasi cosa e ha lavorato sul programma di preparazione. 
Ci stiamo concentrando soprattutto sul salto in lungo, la mia specialità, quello che so fare meglio."

Quindi la novità che si desume è che Andrew si alleni sempre meno nel gruppo di Maria Chiara Milardi, pur continuando a farlo sul campo del Raul Guidobaldi di Rieti, e che sia sempre più concentrato sul suo grande amore agonistico, il salto in lungo, in vista dei Giochi Olimpici, come spiegato in un altro passaggio dell’intervista dove parla di questo particolare 2020.

"Quest'anno per tornare ad allenarmi ho avuto diverse difficoltà legate al covid in quanto per poter tornare a fare salto in lungo c'è bisogno di un periodo di lavoro tecnico molto più ampio. Anche agli ultimi campionati italiani sono stato in difficoltà dal punto di vista tecnico, ma a livello fisico sto molto bene. Anche per questo, non do valenza a quest'ultimo anno, lo prendo come viene e cerco di captare le problematiche che ci sono state per migliorare. Mi sono detto: “Ok, da qui si riparte: ricominciamo da zero”, volevo ritrovare le sensazioni che avevo quando saltavo molto lontano. Non mi sono buttato giù per via dell’età, sono maturo e anzi…mi sento meglio di prima (ride ndr.). Ho una maturità a livello motorio sicuramente diversa, cresciuta insieme alla consapevolezza di me stesso. Sono ripartito da qui, ora sono diverse settimane che ho ricominciato la preparazione e sta andando molto bene."

Ma il punto principale dell’intervista a Eurosport è quello in cui il grande campione mostra tutto il suo ottimismo per i prossimi mesi in cui dichiara di voler cominciare a gareggiare nel corso delle indoor per puntare deciso verso la ricerca del minimo olimpico, 8,22 per il salto in lungo, misura certo non semplice da raggiungere, ma che il suo straordinario talento gli può sempre regalare.

"Ho le carte in regola per partecipare alla prossima Olimpiade perché ho le idee chiare, so quello che voglio e dove voglio andare a parare, principalmente sul salto in lungo. Inizierò a gareggiare già da questo inverno, l’obiettivo, al momento, è di fare il minimo olimpico visto che non avrò la possibilità di gareggiare moltissimo. Guardo solo alla finale dell’Olimpiade di Tokyo 2021!"

In bocca al lupo Andrew, veramente di cuore!

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