Per Roberta Bruni il 2019 era stata, certamente, una buona stagione culminata con il prestigioso oro alle Universiadi di Napoli e la partecipazione ai Mondiali di Doha, non brillantissima ma che, in ogni caso, la proietteva verso un 2020 ricco di appuntamenti importanti.
Il salto con l’asta, però, è una specialità durissima, a mio avviso la più difficile di tutto il panorama delle discipline dell’Atletica, in quanto bisogna essere dotati di talento, tecnica, forza esplosiva ed anche di un grandissimo coraggio, perché salire sino a quasi 5 metri non è certo uno scherzo e quindi bisogna che, ogni singolo muscolo del corpo, sia perfettamente allenato per le varie fasi del gesto atletico.
Un amico di SprintNews.it, Valerio Spinella, che ha curato una serie di editoriali su alcuni azzurri che hanno partecipato ai mondiali di Doha, li aveva definiti come “supereroi” e credo, senza ombra di dubbio, che tale appellativo spetti di diritto a sportivi, che sono autentici acrobati, quali i saltatori con l’asta.
Tra l’altro, ricordo che la disciplina è talmente impegnativa e, anche, pericolosa, da essere stata ufficialmente riconosciuta, nel settore femminile, dall’allora Iaaf, solo nel 1992 quando fu ufficializzato il primo record mondiale di 4,05 metri della cinese Sun Caiyun che lo fece a Nanchino, all’aperto, sede quest’anno dei mondiali indoor.
Tornando a Roberta, di cui ricordiamo anche il profilo di lei dettato sempre da Valerio Spinella, durante i giorni di Doha, è stata operata l’altro ieri, a Roma, al Concordia Hospital, dal professor Giovanni Di Giacomo per una lesione al capo lungo del bicipite emersa nelle scorse settimane.
L’intervento è perfettamente riuscito e si prevedono 20 giorni di riposo con tutore e tempi di recupero ipotizzati in 3/4 mesi.
Per la 25enne del Gruppo Sportivo dei Carabinieri, ovviamente, niente stagione indoor ma la prospettiva di poter puntare alla stagione all’aperto, con le Olimpiadi nel mirino ma anche gli Europei di Parigi a fine agosto.
Da tutta la redazione di SprintNews.it un grandissimo in bocca al lupo per una pronta guarigione e la promessa che, appena passato il primo periodo di riabilitazione, la contatteremo per conoscere dalla sua viva voce come procede la ripresa.