
La Wanda Diamond League 2020 è partita con il botto fragoroso del primato del mondo di Joshua Cheptegei sui 5000 metri nell’affascinante Stade Louis II di Montecarlo.
Pensare che questa avrebbe dovuto essere soltanto una stagione di transizione.
Invece la serata monegasca ha fatto registrare il primato europeo di Jacob Ingebrigtsen sui 1500 metri e dodici migliori prestazioni mondiali dell’anno. Grande soddisfazione per il Meeting Director Jean Pierre Schoebel e il Principe Alberto di Monaco in tribuna.
I campioni dell’atletica hanno regalato una notte scintillante che ha visto ritornare i fans in uno stadio di atletica. Il pubblico era contingentato (5000 spettatori) e ben distanziato ma non è mancata l’atmosfera grazie all’accompagnamento musicale e al commento sempre competente dell’appassionato speaker francese Christian Charbonel.
5000 metri maschili: Cherptegei batte il record del mondo di Bekele
Il ventitreenne ugandese Joshua Cheptegei è stato di parola mantenendo la promessa della vigilia di voler battere il primato del mondo di Kenenisa Bekele che resisteva dal meeting di Hengelo dell’ormai lontano 2004 con 12’37”35. Cheptegei ha corso esattamente due secondi più velocemente con 12’35”36 dopo essere transitato ai 3000m in 7’35”14 e in 4000 metri in 10’05”46.
Montecarlo ha festeggiato il terzo record del mondo del mezzofondo in tre edizioni consecutivi dopo quelli di Beatrice Chepkoech nei 3000 siepi nel 2018 e di Siifan Hassan sul miglio nel 2019.
Cheptegei ha vinto il titolo mondiale dei 10000 metri a Doha 2019 due anni dopo l’argento dietro a Mo Farah a Londra oltre alla vittoria nella finale della Diamond League di Zurigo sui 5000 metri. Il suo palmares annovera anche l’oro ai Mondiali di cross di Ahrus 2019, due medaglie d’oro sui 5000 e sui 10000 metri ai Giochi del Commonwealth 2018 a Gold Coast e l’oro ai Mondiali Under 20 di Eugene 2014.
Joshua Cheptegei: “Monaco è un posto speciale per me. E’ uno dei luoghi migliori per battere il primato mondale. Non è stato facile trovare le motivazioni quest’anno dopo essere stato a casa a lungo, ma ho la fortuna di avere il coach giusto. Di solito vivo in Europa, ma è stato positivo per me stare con la mia famiglia in Uganda. Celebrerò certamente il record del mondo quando tornerò in Uganda”.
Il keniano Nicolas Kimeli ha migliorato il personale in seconda posizione con 12’51”78 superando Jacob Krop (13’11”32). Primati personali per l’olandese Mike Foppen (13’13”06 record nazionale), lo spagnolo Ouassim Oumaiz (13’13”14) e Jimmy Gressier (13’15”77). Yeman Crippa si è ritirato a a tre giri dalla fine.
Yeman Crippa:
“Purtroppo ho beccato una giornata no. La metto via il prima possibile e ci proverò di nuovo a Ostrava il prossimo 8 Settembre per un nuovo tentativo di battere il record italiano di Salvatore Antibo”.
400 ostacoli maschili: Warholm migliora il record del meeting di Kevin Young
Il record del meeting Herculis di Kevin Young ha resistito 28 anni fino all’edizione di quest’anno. Il due volte campione del mondo Karsten Warholm ha cancellato il 47”60 firmato dallo statunitense nel 1992 fermando il cronometro in un eccellente 47”10, miglior crono mondiale dell’anno. Young corse in 47”60 pochi giorni dopo la vittoria con record del mondo ai Giochi Olimpici di Barcellona.
Warholm ha fortemente voluto correre a Monaco e e ha telefonato all’organizzatore dell’Herculis proponendo di inserire i 400 ostacoli nel programma.
Warholm ha fatto il vuoto alle sue spalle precedendo di quasi due secondi il turco Yasmani Copello (49”04) e l’estone Rasmus Magi (49”23).
Karsen Warholm: “E’ stato un bel modo per iniziare la stagione. Mi sono sentito bene. Il lavoro sta pagando. Ho finito forte e sono davvero felice. E’ bello rivedere il pubblico, sentire il rumore della gente e avere degli avversari al mio fianco. Ho tenuto la cadenza di 13 passi tra un ostacolo e l’altro per tutta la gara. Sono contento di come ho completato la gara”.
Salto con l’asta maschile: Duplantis migliora il mondiale stagionale all’aperto con 6.00 metri
Armand “Mondo” Duplantis ha vinto per la prima volta al Louis II di Montecarlo migliorando il primato mondiale stagionale con 6.00m prima di tentare tre prove senza successo a 6.15m, un centimetro in più rispetto al record mondiale all’aperto di Sergey Bubka. Purtroppo è mancata la sfida con Sam Kendricks, le cui aste non sono arrivate in Europa. Anche Duplantis ha avuto una disavventura con le aste ma la madre ha guidato per 25 ore dalla Svezia per trasportarle a Monaco.
Armand Duplantis: “E’ stato un risultato importante per me. Volevo superare 6 metri e dimostrare a tutti e a me stesso di essere in forma per raggiungere queste misure. Mi sento ancora un po’ arrugginito. Fisicamente mi sento bene ma mi manca il ritmo.
Il salto da 6 metri è stato un buon tentativo. Nelle ultime tre gare ho gareggiato senza pubblico ed era una realtà a cui purtroppo mi stavo abituando. Stasera avevo bisogno del pubblico per caricarmi. Ora gareggerò ai Campionati svedesi tra 48 ore. Mia madre e i suoi amici faranno altre 25 ore di auto per riportare le aste in Svezia. Dovrò fare qualcosa di speciale quando tornerò in Svezia”.
Il fiorentino Claudio Stecchi ha superato 5.50m al primo tentativo prima di sbagliare tre prove a 5.60m e ha chiuso al quarto posto.
Claudio Stecchi: “Ho saltato male tecnicamente. Sinceramente non so che dire perché oggi stavo bene. Gli allenamenti vanno a dovere. Nel 5.60m ho sbagliato la rincorsa al primo, un po’ meglio al secondo, ho mancato di poco il terzo. Stasera mollavo negli ultimi passi”.
200 metrI: Noah Lyles batte il fratello Josephus
Noah Lyles ha vinto per la seconda volta in carriera sui 200 metri a Montecarlo in 19”76 arrivando a 11 centesimi di secondo dal suo record del meeting realizzato due anni fa. Il tempo di Noah Lyles migliora di quattro centesimi il mondiale stagionale di Kenny Bednarek.
Il fratello Josephus Lyles ha avvicinato il personale di sei centesimi di secondo con 20”30 in seconda posizione al debutto in un meeting della Diamond League. Il neo campione tedesco dei 100 metri Deniz Almas si è confermato su alti livelli anche sui 200 metri dopo il 10”10”09 ai Campionati tedeschi classificandosi terzo in 20”64 davanti al britannico Adam Gemili (20”68) e al campione europeo Ramil Gulyev (20”80).
Noah Lyles: “Avevo aspettative molto alte e direi che la gara ha l’approvazione di Noah ma non sono pienamente soddisfatto. Avevo fiducia che mio fratello potesse fare una bella gara e avvicinarsi a me. La gara è andata bene e posso fare altrettanto nelle prossime competizioni”.
1500 metri maschili: Cheruiyot trascina Jakob Ingebrigtsen al primato europeo
Montecarlo non tradisce neanche questa volta offrendo una gara di 1500 metri di altissimi contenuti tecnici con tre tempi al di sotto dei 3’30”. Il campione del mondo in carica Timothy Cheruiyot ha vinto per il terzo anno consecutivo nel Principato di Monaco confermandosi sui livelli delle passate edizioni con 3’28”45 (a soli quattro centesimi di secondo dal record personale).
Alle sue spalle Jakob Ingebrigtsen non finisce di stupire realizzando il primato europeo con 3’28”68, tempo che migliora il precedente record stabilito dal grande Mo Farah (3’28”81”) sempre nel Principato. Jakob ha tolto il record norvegese al fratello Filip, che corse in 3’30”01 nel 2018.
Il figlio d’arte scozzese Jake Wightman è sceso per la prima volta sotto i 3’30” con 3’29”47 superando il norvegese Filip Ingebrigtsen (3’30”35) e il due volte campione del mondo indoor dei 3000 metri Yomif Kejelcha (3’32”69).
Timothy Cheruiyot: “Il primo giro è stato duro. Ho cercato di tirare al massimo nell’ultimo giro perché Jakob stava correndo forte. E’ stato bello correre con i fratelli Ingebrigtsen. Dopo essermi allenato da solo per tanto tempo è stata una grande emozione poter correre davanti ai nostri fans”.
Jacob Insebrigtsen: “Ho visto che Cheruiyot stava faticando dopo essere partito troppo forte. Non ho mai perso una sessione di allenamento. Ero motivato dopo i Mondiali di Doha. Per questo sto correndo molto forte”
1000 metri femminili: Kipyegon secondo miglior crono di sempre
Faith Kipyegon ha fatto registrare il secondo miglior crono di sempre sui 1000 metri con 2’29”15, tempo che vale anche il record africano e del Commonwealth e il primato della Diamond League.
Il primato del continente africano era detenuto dalla grande Maria Mutola. La campionessa olimpica dei 1500m ha mancato di 17 centesimi di secondo il record mondiale di Svetlana Masterkova. Laura Muir ha battuto il record britannico con 2’30”82 precedendo l’irlandese Clara Mageean (record nazionale con 2’31”06), l’amica Jemma Reekie (2’31”11) e l’ugandese Halimah Nakaay (2’32”12).
Faith Kipyegon: “Sono contenta di essere tornata a gareggiare. E’ stata una grande gara. La concorrenza di Laura mi ha stimolato. Allenarmi durante il lockdown è stato difficile. Tutte le piste in Kenya erano chiuse ma sono riuscita ad allenarmi e sono felice di aver vinto”
Laura Muir: “E’ bello essere tornata in pista. Ho corso una sola volta a Trieste ma qui ho trovato un grande campo di partenti. La risposta del pubblico è stata eccellente. Io e Jemma Reekie abbiamo lavorato bene durante il lockdown. Ci stimoliamo a vicenda. Correre questo tempo mi dà tanta fiducia. Sono felice per il record britannico e non vedo l’ora dell’anno prossimo”.
5000 metri maschili: Obiri firma il miglior crono mondiale dell’anno
La due volte campionessa del mondo Hellen Obiri ha vinto il primo grande 5000 metri dell’anno stabilendo la migliore prestazione mondiale dell’anno e il record del meeting con 14’22”12”. L’etiope Letsenbet Gidey si è classificata seconda stabilendo il personale stagionale con 14’26”57 davanti alla britannica Laura Weightman (14’35”44) e all’australiana Jesica Hull (14’43”80).
800 metri maschili: Brazier e Hoppel scendono sotto la migliore prestazione mondiale dell’anno
Una grande gara di 800 metri maschile degna della tradizione di Montecarlo con una pioggia di primati personali. Il campione del mondo Donavan Brazier ha realizzato la migliore prestazione mondiale dell’anno con 1’43”15 trascinando sotto il muro dell’1’44” l’altro statunitense Bryce Hoppel (1’43”23).
Il canadese Marco Arop (finalista ai Mondiali di Doha) si è classificato terzo migliorando il personale con 1’44”14. Il francese Benjamin Robert ha sorpreso al quarto posto con il primato personale (1’44”56) superando il britannico Kyle Langford (1’44”83) e il tedesco Marc Reuther (1’44”93).
Donovan Brazier: “Ho ottime sensazioni e sono contento di essermi confermato anche qui a Monaco. E’ eccitante vincere questa gara contro quattro dei migliori otto ottocentisti del mondo. Ti puoi allenare tutti i giorni ma senza gare è difficile trovare le motivazioni. E’ bello avere un piano di gare definito. Gareggerò a Szekesfehrvar il 19 Agosto”.
3000 siepi maschili: El Bakkali vince per la terza volta a Montecarlo
Il marocchino Soufiane El Bakkali ha firmato l’ennesima migliore prestazione mondiale dell’anno di una serata magica fermando il cronometro in 8’08”04 davanti al giovane keniano Leonard Bett (8’08”78) e al francese Bedrani (8’13”43). El Bakkali ha vinto per la terza volta a Monaco e corse in 7’58”15 nel 2018.
Soufiane El Bakkali: “Sono contento di gareggiare a Monaco. E’ un grande meeting perché vengono realizzati grandi tempi. Ho trascorso il lockdown in Marocco e mi sono allenato a 1600 metri di altitudine”.
110 metri ostacoli maschlli: Ortega batte Pozzi, Dal Molin migliora il personale stagionale
Lo spagnolo di origini cubane Orlando Ortega ha vinto il primo confronto stagionale con i migliori specialisti del mondo facendo registrare la migliore prestazione mondiale dell’anno con 13”11. Sulla pista del Louis II Ortega si era già imposto nel 2016 nell’anno in cui vinse la medaglia d’argento alle Olimpiadi di Rio de Janeiro.
Andy Pozzi ha perso la migliore prestazione mondiale dell’anno ma si è migliorato rispetto alla gara di Turku con 13”14. Il francese Wilhelm Belocian si è classificato terzo con il personale stagionale 13”18 precedendo il campione del mondo Grant Holloway (13”19) e un ottimo Paolo Dal Molin, che ha migliorato il personale stagionale di quattro centesimi di secondo con 13”61.
Orlando Ortega: “E’ stata una gara straordinaria. Ho cercato di dare il meglio di me stesso. E’ stato difficile cercare di trovare le giuste motivazioni in allenamento. Sono contento di iniziare la stagione con la migliore prestazione mondiale dell’anno. La prossima gara sarà a Szekesfehrvar”.
Paolo Dal Molin: “Mi ero prefissato di andare a prendere uno dei quattro big. Ovviamente stiamo parlando di mostri e devo dire che tutto sommato va bene così, considerato le mie condizioni attuali. L’importante era fare una gara solida. E’ tutto fieno in cascina. Proseguo il mio tour de force con l’obiettivo di divertirmi. Domenica sono a Leverkusen e Domenica a Szekeszfehrvar”.
Salto in alto femminile: Mahuchik vince il derby ucraino con Levchenko
La vice campionessa del mondo e primatista mondiale under 20 Yaroslava Mahuchik ha vinto il derby ucraino Yulia Levchenko con la stessa misura di 1.98m ma con un numero minore di errori. Erika Furlani si è classificata settima con 1.84m.
100 metri femminili: Prima vittoria in Diamond League per Ajla Del Ponte
La svizzera del Canton Ticino Ajla Del Ponte continua la sua stagione da sogno vincendo la prima gara di Diamond League della sua carriera in 11”16 davanti alla statunitense Aleia Hobbs (11”28), alla tedesca Gina Luckenkemper (11”31) e alla medaglia di bronzo iridata Marie Josée Ta Lou (11”39).
La dottoressa in medicina Anna Bongiorni si è ben difesa confermando i recenti buoni risultati con il sesto posto in 11”44. Del Ponte è attesa ora in altri grandi meeting a Stoccolma, Ostrava, Roma e al Galà dei Castelli di Bellinzona nel meeting di casa.
Ajla Del Ponte: “Sono venuta qui per conquistare una piazzamento tra le prime tre. E’ una bella sensazione tornare alle gare con una competizione della Diamond League. Non volevo vedere questa stagione come un anno perso. Voglio continuare a migliorarmi nonostante la pandemia”.
Anna Bongiorni: “Sono abbastanza contenta perché il confronto con le altre è stato ottimo. Al di là delle vincitrici eravamo tutte vicine, nel giro di quindici centesimi, e parliamo di atlete con un personale completamente diverso dal mio. L’esperienza è stata bellissima, mi ha dato una carica pazzesca. Per me è importante misurarmi con loro”
400 metri femminili: Irby vince la prima gara della sua carriera in Diamond League
La giovane statunitense Lynna Irby ha vinto la prima gara della sua carriera in Diamond League in 50”50 superando la finalista mondiale Jadeline Jonathas (51”40) e la ventenne olandese Femke Bol (51”57).
Salto triplo femminile: Seconda vittoria a Monaco per Rojas
La primatista mondiale indoor Yulimar Rojas ha vinto per il secondo anno consecutivo nel Principato con 14.27m davanti alla bulgara Gabriela Petrova (14.18m) e alla portoghese Patricia Mamona (14.08m).