Ottavia Cestonaro (foto FIDAL)
Ottavia Cestonaro (foto FIDAL)

Ottavia Cestonaro è tornata a disputare una gara di salto triplo dopo l’intervento chirurgico al ginocchio sinistro a fine Marzo.

La triplista veneta ha realizzato la buona misura di 13.62m sulla pedana di casa nella sua Vicenza cambiando piede di stacco e con rincorsa ridotta a dodici passi anziché quella competa a sedici passi.

La figlia d’arte di Sergio Cestonaro ha fatto registrare altre due misure valide da 13.49m al terzo tentativo e 13.58m al quinto. Le misure ottenute sono migliori rispetto al 13.36m realizzato durante la stagione indoor. La primatista italiana juniores Veronica Zanon si è classificata seconda con 13.34m.

Durante l’estate 2020 Ottavia si era esibita sui 100 ostacoli correndo in 14”52 al Meeting Brazzale di Vicenza.

Lo scorso anno la vicentina si è classificata terza con 14.18m nel Campionato Europeo per nazioni di Bydgoszcz in Polonia e ha sfiorato i 14 metri ai Mondiali di Doha nella qualificazione con 13.97m.

A fine Ottobre ha conquistato la medaglia d’argento ai Mondiali militari di Wuhan in Cina.

Cestonaro è stata allenata fin dagli esordi dal papà Sergio, tecnico appassionato e animatore dell’attività dell’Atletica Vicentina. La sorella maggiore Maria Vittoria è stata una lanciatrice e ora lavora come fisioterapista.

Nella sua carriera Ottavia ha vinto la medaglia d’oro agli Europei Under 20 allo Stadio Raul Guidobaldi di Rieti nel 2013 e si è aggiudicata sei titoli nazionali (tre di triplo nel 2015, 2018 e 2019 a livello outdoor, 2018 nel triplo indoor e due vittorie nel pentathlon indoor nel 2016 e 2017).

Nel 2018 ha superato per la prima volta i 14 metri con 14.06m con vento a favore di +3.2 m/s e successivamente 14.05 regolare in occasione della medaglia d’argento ai Giochi del Mediterraneo di Tarragona.

Dopo la laurea in tecnologie forestali e ambientali a Padova studia scienze motorie all’Università di Verona.

Sono felicissima per aver fatto sei salti senza sentire dolore e per le ottime sensazioni che ho provato. L’obiettivo era superare i 13 metri, che per me sono un buon indicatore con rincorsa ridotta.

Al primo salto quasi non ci credevo, ma il gesto era facile e decontratto, anche se nuovo dopo appena due mesi di lavoro. Neppure con una rincorsa completa avevo realizzato una misura come questa all’esordio negli anni scorsi. La velocità di entrata non è massimale e va migliorata ancora la tecnica.

Vuol dire che si può crescere. Penso che sia la strada giusta, insieme al papà-coach Sergio, alla sorella fisioterapista Maria Vittoria e a Barbara Lah che ci aiuta nella parte tecnica. Avevo una voglia pazzesca di saltare, di impegnarmi per rientrare. In quei venti giorni di stampelle e nei due mesi di riabilitazione pensavo solo a tornare in pedana prima possibile e a fare ciò che amo” ha affermato Ottavia Cestonaro.

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