Marcin Lewandowski - Ivana Spanovic (foto archivio)
Marcin Lewandowski - Ivana Spanovic (foto archivio)
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Il campione europeo indoor dei 1500 metri Marcin Lewandowski e la medaglia d’oro mondiale indoor 2018 del salto in lungo Ivana Spanovic hanno concesso, per Instagram Live, sul sito della European Athletics.

Lewandowski ha parlato dell’attuale situazione in Polonia ai tempi del Coronavirus.

La situazione è uguale a quella di tutti gli altri paesi. E’ tutto chiuso. Non potevo neanche andare ad allenarmi nel bosco. Mi sono allenato a casa sul tapis-roulant e ho improvvisato molto, ma sono tutti nella stessa situazione. Sto dando del mio meglio.

Sono tornato indietro agli allenamenti invernali e svolgo molto lavoro di resistenza. Credo ancora che possa esserci una stagione di gare a fine estate tra Agosto e Settembre e per questo continuo ad allenarmi. Ho accumulato molti chilometri ma ora ho deciso di tirare il fiato. La decisione di posticipare le Olimpiadi è stato un momento difficile.

Non avrei mai pensato che potessero spostare le Olimpiadi ma la salute è l’aspetto più importante. Sono una persona positiva. L’anno scorso è andato molto bene e sono concentrato ormai sui 1500 metri. Ho 33 anni, ma mi sento ancora molto bene. Non ho problemi fisici e le cose andranno ancora meglio nel 2021. Avrò un altro anno per allenarmi al meglio”.

Il campione polacco ha poi raccontato dei suoi allenamenti sotto la guida di suo fratello Tomasz e dei suoi progetti futuri.

Gli allenamenti con mio fratello funzionano bene. Quando corro lui è il mio coach e non mio fratello. Ho molto rispetto per Tomasz, che mi segue da quando avevo 14 anni. Sulla strada verso Tokyo 2021 avrò anche gli Europei Indoor di Torun in Polonia.

E’ l’evento che mantiene alta la mia motivazione. Saranno i primi grandi campionati internazionali dopo Doha 2019 e difenderò il titolo vinto a Glasgow 2019. Sarebbe il modo migliore per finire la mia carriera indoor; non voglio comunque finire la mia carriera l’anno prossimo e mi allenerò in modo diverso.

Ho due figli di 4 e 6 anni. Normalmente trascorro 300 giorni lontano da casa e non è facile rimanere lontano dalla mia famiglia. Continuerò ad allenarmi ma starò di più con i miei. Voglio fare come Nick Willis, che si è allenato a casa e ha vinto il bronzo a Rio. Perché non potrei farcela anch’io ? Nel frattempo è uscito il mio nuovo libro “My Race”, che parla della mia vita in pista, anche se non è una vera biografia”.

Lewandowski ha corso tempi compresi tra 1’43” e 1’44” sugli 800 metri per undici anni consecutivi.

E’ un risultato che impressiona anche me. Non so come spiegarlo ma penso che sia merito di Tomasz. E’ lui la chiave del mio successo. Ho corso i 1500 e gli 800 metri nella mia carriera.

Se dovessi scegliere, preferisco gli 800 metri perché sono meno duri ! Sono faticosi ma solo negli ultimi 200 metri. Ho raggiunto cinque o sei finali mondiali o olimpiche sugli 800m ma non ho mai vinto medaglie. Sono arrivato quarto tre volte. E’ stata una grande decisione cambiare specialità ai 1500 metri a 31 anni”.

In un’altra intervista per la serie di “At Home with guest” dell’Associazione Europea la tre volte campionessa europea e mondiale indoor del salto in lungo Ivana Spanovic ha parlato del suo ritorno in pedana dopo il lockdown ma anche della prima medaglia da senior ai Mondiali di Mosca 2013 e il possibile addio alle gare ai Mondiali Indoor 2022 a Belgrado davanti al pubblico di casa.

Ho trascorso sette settimane lontano dalla pista. Ho avuto sensazioni diverse rispetto a quelle che provai nell’ultima sessione di allenamento. Ho dovuto allenarmi sul tapis roulant e negli ultimi giorni ho sentito dolori in tutto il corpo. Ho potuto svolgere allenamenti di potenziamento nella mia palestra a casa.

Durante il lockdown non ho scoperto nuovi hobby ma ho riscoperto vecchie passioni. Mi piace cucinare. Mio fratello maggiore è uno chef e ho imparato molte cose da lui. Mi piace cucinare da quando avevo 18 anni e durante la off-season invito spesso i miei amici”.

Spanovic ha contribuito a rendere l’atletica sempre più popolare grazie ai tanti successi. Nel 2017 la ragazza originaria della regione di Vojvodina regalò al pubblico di casa un super salto da 7.24m agli Europei Indoor di Belgrado.

Il più grande successo della mia carriera è aver notato che tutti i corsi organizzati dai club di atletica sono prenotati da tanti ragazzi che si sono avvicinati al nostro sport grazie ai miei risultati. Mi piace dimostrare alla gente e soprattutto ai bambini che tutto è possibile con il duro lavoro.

Nel 2012 ho avuto una stagione molto difficile perché venivo da una serie di infortuni dell’anno precedente. Inoltre mi sono trasferita in un’altra città per allenarmi con il nuovo coach Goran Obradovic.

Prima di allora avevo vinto un titolo mondiale juniores ed ero stata seconda agli Europei Under 20. Ero giovane e non avevo pazienza. Il passaggio dalla categoria junior a quella senior non è stato semplice e avevo molte pressioni e aspettative.

Dopo la delusione delle Olimpiadi di Londra mi sono presa un periodo di pausa. Dal 2013 al 2017 in poi sono sempre salita sul podio in tutte le più importanti manifestazioni tranne che ai Mondiali di Londra dove mi sono piazzata quarta. Il momento più bello della mia carriera è stato il titolo europeo indoor a Belgrado.

Di solito non mostro emozioni quando sono in gara ma quel giorno era diverso. Molte persone sono venute a vedere cosa potevo fare nel mio paese. Tra due anni ci saranno i Mondiali Indoor a Belgrado e penso di poter fare qualcosa di simile con l’esperienza accumulata in tutti questi anni.

Un aspetto della mia carriera che non molti conoscono è il fatto di detenere il record serbo del pentathlon indoor con 4240 punti.

Ogni tanto svolgo qualche allenamento sugli ostacoli e provo il salto in alto per divertimento, mentre non mi alleno per gli 800 metri perché non mi piacciono molto: ho paura di farmi male superando gli ostacoli e per questo ho deciso di rinunciare al pentathlon.

Mi piace l’allenamento del salto triplo ma preferisco non farlo per non rischiare infortuni”.

Spanovic è ancora molto motivata dopo tanti anni di carriera alle spalle e punta alla sua quarta Olimpiade.

Alle Olimpiadi di Rio ho vinto la medaglia di bronzo, ma avevo la sensazione di aver perso l’oro. Sento di non aver raggiunto tutto nella mia carriera.

Voglio vedere come vanno le cose a Tokyo e chiudere la mia carriera ai Mondiali Indoor di Belgrado. Quando smetterò di gareggiare mi piacerebbe viaggiare per il mondo e godermi nuove esperienze senza dover vedere solo stadi, alberghi ed aeroporti”.

Spanovic ha parlato del bel rapporto di amicizia con le avversarie

Nonostante la rivalità siamo tutte buone amiche. Quando mi infortunai l’anno scorso a Berlino, ero da sola. Mi sembrava di vivere un disastro. Molte delle mie avversarie sono venute da me per sostenermi. Sapevano il dolore che provavo. E’ stato un momento che ricorderò per sempre. Sono felice di poter dire di avere tanti amici nell’atletica”.

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