Claudio Stecchi (foto Giancarlo Colombo)
Claudio Stecchi (foto Giancarlo Colombo)

Non è propriamente più un ragazzino Claudio Michel Stecchi, ovviamente da un punto di vista agonistico, che a 28 anni compiuti a novembre stava ancora aspettando l’occasione di partecipare ai suoi primi giochi olimpici, il sogno irrealizzato di tantissimi atleti, anche molto forti che, per motivi fisici, talora non riescono mai a parteciparvi.

Lui di infortuni ne ha subiti tanti, nella sua carriera, che lo hanno costretto anche a saltare stagioni intere ma, da oltre un anno, aveva trovato una adeguata stabilità e si stava avvicinando con grande determinazione all’appuntamento Olimpico dove, pur non avendo ancora esattamente il minimo, 5,80 metri, che aveva saltato a inizio 2019, era messo molto bene a livello di ranking, 15mo.

Il rinvio delle Olimpiadi l’ha colto nella sua casa in campagna, nei pressi di Firenze, dove ha vissuto la sua infanzia e, pur nella comprensibile delusione, la sua preoccupazione da Atleta è più concentrata su quel che potrà essere di questa stagione agonistica.

Gli ho chiesto un commento e mi ha mandato un paio di audio che sintetizzo di seguito.

Le parole di Claudio

Credo che forse, dal punto di vista di noi italiani, volendo essere ottimisti, si sarebbe potuto pensare, per la fine dell’estate, di poter partecipare ai Giochi Olimpici, visto che il contagio è arrivato a fine febbraio.

Ma l’esplosione dell’epidemia, prima in Europa e ormai, giorno dopo giorno, in tutto il mondo, ha reso la decisione del rinvio delle Olimpiadi inevitabile ed ero, ormai, preparato.

Quel che mi lascia perplesso, invece, è quel che potrà accadere adesso, da un punto di vista agonistico, perché se, in qualche modo, ci fosse una stagione all’aperto, si tratterebbe solo di pensare che i Giochi Olimpici sono stati spostati di un anno.

Invece la mia sensazione è che rinvieranno anche gli Europei di Parigi e, di fatto, non si sa assolutamente cosa succederà nei prossimi mesi perché, in questo momento, nessuna gara è confermata.

Ora, per un atleta è una situazione molto strana allenarsi senza avere un preciso obiettivo agonistico; a me è successo di stare fermo, anche per un anno, per infortunio, però mai avrei pensato che mi sarei trovato nella situazione di stare bene e non avere gare in calendario da programmare.

Quindi sono un po’ disorientato ma, ovviamente, continuo ad allenarmi, da solo, con il massimo impegno e mi auguro che, presto, ci possano essere delle comunicazioni ufficiali su quel che potrà accadere di questa stagione“.

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