Vincenzo Spadafora (Foto Adnkronos)
Vincenzo Spadafora (Foto Adnkronos)

Vi avevamo dato conto, ieri sera, delle parole del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte che, nel corso della conferenza stampa di proroga delle misure restrittive sino al 13 aprile, aveva preannunciato la sospensione di ogni attività sportiva,  intesa anche come allenamento presso ogni tipo di struttura pubblica o privata.

A una domanda specifica di un giornalista, Conte aveva poi risposto che il singolo atleta poteva certamente allenarsi individualmente, senza entrare nel merito di dove ma, evidentemente, intendeva casa propria e, a tal proposito, questa mattina, il ministro dello sport Vincenzo Spadafora lo ha voluto precisare con una dichiarazione specifica fatta tramite video postato su facebook.

La sintesi delle parole del Ministro

“Abbiamo davanti a noi giorni importanti, che sono complicati e potremo vedere la differenza e cominciare da dopo Pasqua.

Ecco perché nei prossimi dieci giorni, sino al 13 aprile, saranno ancora vietate tutte le competizioni sportive, di ogni ordine e grado, ma dobbiamo chiedere un ulteriore sacrificio ai nostri atleti per cui abbiamo anche vietato ogni tipo di allenamento in qualsivoglia struttura.

Lo so che è un sacrificio, anche e soprattutto per tutti coloro che si stanno allenando, ma serve a tutelare loro stessi e tutti quanti noi.

Sono ancora alti i dati delle persone che muoiono tutti i giorni e davanti a questi numeri non c’è sacrificio che non si possa fare per invertire la rotta.

Saranno dieci giorni importanti e dopo ci sarà tempo per riprendere gli allenamenti, consentendo ai nostri atleti di competere al meglio. Questo sacrificio vale la pena di farlo

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